I medici di Medicina generale hanno fatto leva verso i centri residenziali, evidenziando però soprattutto la tematica dei Centri di Assistenza Domiciliare
Il Faro on line – Sono proseguite oggi le audizioni che la Commissione VII, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), sta tenendo sulla PL 88/2013, concernente “Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali della Regione Lazio”. Ad essere ascoltate, la Consulta regionale per la disabilità e l’handicap, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), la FIMMG (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), la Conferenza regionale del volontariato, l’AIFI Lazio (Associazione italiana fisioterapisti) ed altre associazioni che si occupano di riabilitazione.
Nella prima audizione, la Consulta regionale per la disabilità e la FISH, che sono state ascoltate congiuntamente data l’omogeneità della tematica, hanno preso in considerazione in modo particolare il problema della presa in carico del disabile, con particolare enfasi, da parte della Consulta, sul periodo di tempo successivo alla scomparsa dei genitori dello stesso; la FISH, da parte sua, ha specificato la necessità di creare, da parte regionale, degli alloggi di tipo familiare per questo tipo di utenza, nel rispetto delle linee guida dettate dalla Convenzione ONU dei diritti delle persone con disabilità.
Sottolineati anche, da parte di entrambe le associazioni, i timori legati ai nuovi criteri di compartecipazione alla spesa sanitaria, che sembrano, a loro avviso, non tutelare completamente i nuclei che hanno a che fare con tali tipi di problematiche. A proposito di tali temi, Olimpia Tarzia (Lista Storace) ha ricordato come la legge sul “quoziente familiare”, già vigente e che necessiterebbe solo di rifinanziamento, preveda già delle agevolazioni collegate alla presenza nei nuclei di persone disabili. I medici di Medicina generale, poi, hanno fatto leva su alcuni punti della pl, dai centri residenziali al telesoccorso, evidenziando però soprattutto la tematica dei Centri di Assistenza Domiciliare (art. 49 della pl), poiché l’assistenza domiciliare è al momento molto carente, a loro avviso, aspetto che ha anche un’importante ricaduta economica, nella misura in cui i compiti non assolti da quella vanno a ricadere sul sistema ospedaliero.
A questo proposito, Maria Teresa Petrangolini (Per il Lazio) ha osservato che andrà fatto un lavoro di raccordo tra questa pl e la normativa sulle “case della salute”; anche il consigliere Fabio De Lillo (Nuovo centrodestra) è intervenuto sul tema, riconoscendone la primaria importanza. Quindi è stata la volta della Conferenza regionale del volontariato, organismo assembleare che riunisce numerose organizzazioni di volontariato a livello regionale: i suoi rilievi alla normativa in preparazione si sono incentrati, da un lato, sui livelli essenziali delle prestazioni, per i quali si chiede un esplicito riferimento alla legge 328/2000, e, dall’altro, al ruolo delle associazioni di volontariato e in particolare della stessa Conferenza, il cui coinvolgimento si ritiene debba essere reso obbligatorio dalla riforma del welfare in discussione.
La mattinata di audizioni si è conclusa con i rappresentanti dell’AIFI e di altre associazioni operanti nel settore riabilitativo, che nei loro rilievi alla pl hanno cercato di far rilevare una carenza generale nella considerazione di questo tipo di figure, che invece, specie con riferimento alla disabilità, rivestono una fondamentale importanza e quindi necessitano di una precisazione dei ruoli a livello legislativo. Presenti all’audizione di stamane anche i consiglieri Davide Barillari (Movimento 5 stelle) e Marta Bonafoni (Per il Lazio).