Spending review, via libera al revisore dei conti unico

9 maggio 2014 | 08:34
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Spending review, via libera al revisore dei conti unico

Via libera in commissione Bilancio alla riduzione del numero dei revisori dei conti. All’esame le nuove norme sui requisiti per i direttori delle Asl

Il Faro on line – Meno spese con il revisore dei conti unico negli enti regionali, al posto dei collegi formati da tre membri. La nuova disposizione che riguarderà enti parco, consorzi di bonifica, l’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura del Lazio (Arsial), l’Istituto regionale di studi giuridici A. C. Jemolo e l’Istituto per le ville tuscolane (Irvit) ha ottenuto il parere favorevole, con alcuni emendamenti, della IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd). All’esame la proposta di legge regionale n. 147, “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione Lazio: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale, nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie”.

Oltre 640 gli emendamenti e i subemendamenti presentati. Sempre presente l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore. Nelle tre sessioni di lavoro di questa settimana la IV commissione si è soffermata ad approfondire alcuni aspetti dell’articolo 2 del provvedimento (“Disposizioni in materia di organizzazione sanitaria”), riguardanti i collegi sindacali e i requisiti per la nomina dei dirigenti apicali delle Asl, delle aziende ospedaliere, di Ares 118 e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico del Lazio (Irccs). In merito agli organismi di controllo, la pl 147 prevede la riduzione da cinque a tre del numero dei membri del collegio sindacale. Il dibattito in commissione si è focalizzato sulle modalità di nomina dei tre componenti effettivi e di un supplente.

Grazie a un emendamento ad hoc dell’assessore Sartore, un componente effettivo dovrebbe essere designato dal Ministero dell’economia e delle finanze, uno dalla Giunta e uno dal Consiglio regionale con la maggioranza dei quattro quinti dei componenti. Al centro del confronto fra consiglieri di maggioranza e di opposizione i ruoli di controllori e controllati all’interno degli enti regionali, ma l’intensità del dibattito è cresciuta con l’esame di un emendamento del vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Storace (La Destra), volto a escludere dalla nomina a direttore generale di Asl e aziende ospedaliere “anche coloro che siano stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, dalla magistratura contabile”.

Tema assai delicato, come è stato evidenziato nel corso di diversi interventi, anche alla luce dei tempi della giustizia e dei doverosi distinguo di carattere giuridico che occorre fare sulle sentenze della Corte dei conti, come ha evidenziato il consigliere Eugenio Patanè (Pd). Espressione della linea più garantista il consigliere Gino De Paolis (Sel), secondo il quale “una persona è colpevole quando è condannata in via definitiva, vale a dire dopo tre gradi di giudizio”. Su posizioni opposte Valentina Corrado (M5s), secondo la quale “chi ha causato un danno erariale non può tenere la cassa di un ente pubblico”.

Un sub emendamento dell’assessore Sartore all’emendamento Storace non ha sciolto il nodo, così il capogruppo del Pd, Marco Vincenzi, ha chiesto un ulteriore approfondimento sul tema che verrà affrontato nuovamente alla ripresa dei lavori della IV commissione prevista per mercoledì 14 maggio alle ore 11,00. Finora dunque sono sette gli articoli, sui 42 della pl 147, che hanno ottenuto il parere favorevole della IV commissione. Oltre all’articolo 3 sul revisore unico approvato questa settimana, hanno ottenuto il via libera i seguenti articoli: l’articolo 1, “Funzioni e compiti degli organi di controllo degli enti pubblici dipendenti”; il 3, “Anticipazioni di tesoreria o di cassa degli enti pubblici dipendenti della Regione”.

Il 5, “Soppressione del consorzio di gestione delle grotte di Pastena e Collepardo”, il 6 che stabilisce la soppressione del “Comitato tecnico-scientifico per l’ambiente”, non operativo da almeno tre anni; il 7 che prevede la soppressione dell’Agenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali del Lazio (Abecol), perché adesso c’è un apposito organismo nazionale che svolge le sue stesse funzioni; l’articolo 9 che modifica la legge di assestamento di bilancio 2008-2010 (legge regionale n. 14/2008), fissando al 31 dicembre 2014 il nuovo termine entro il quale l’azienda ospedaliera San Camillo dovrà provvedere a trasferire alla Regione il possesso degli immobili dell’ex ospedale Forlanini, non più destinato ad attività sanitaria.