
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma dell’associazione culturale 2punto11
Il Faro on line – Leggendo il programma degli eventi previsti per allietare le calde serate estive dei nostri concittadini non si può che rimanere favorevolmente colpiti dalla mole di appuntamenti proposti dalla nostra amministrazione.
Sulle prime dobbiamo ammettere di essere rimasti molto favorevolmente compiaciuti e non neghiamo di aver anche esclamato qualcosa tipo “accipicchia stavolta non possiamo proprio dire nulla e dobbiamo alzare le mani di fronte all’evidenza”. Ma è risaputo che noi siamo un bel po’ tignosi e non ci siamo fermati davanti alla prima impressione perché, diciamocela tutta, non riuscivamo a credere che questa amministrazione fosse riuscita a proporre una cosa così troppo positiva, e in effetti avevamo ragione.
Eh sì, non è tutt’oro quello che luccica, infatti quello che sembra essere un programma di avvenimenti degni di ben più blasonate località turistiche nasconde in realtà una piccola grande furbizia alla quale Montino e compagni sono ricorsi per inzeppare i manifesti di appuntamenti ed eventi (peraltro tutti molto interessanti). Se si approfondisce meglio infatti si evince che la stragrande maggioranza di questi happening non sono niente altro che il frutto di iniziative private e spontanee di singoli operatori commerciali o di singole organizzazioni del territorio che si sarebbero svolti indipendentemente dalla volontà dell’amministrazione che in questo caso sembra approfittare dell’impegno di singoli per fare bella figura davanti a tutti.
Ovviamente non ci è dato sapere se effettivamente quanto diciamo corrisponda alla realtà perché dal trasparentissimo palazzo di vetro di via Portuense nulla trapela in merito a ciò. Per cui possiamo solo provare a fare alcune congetture: se quello che diciamo è vero ci chiediamo perché non coinvolgere anche altre realtà sia associative che commerciali nella promozione di altre manifestazioni? Perché limitarsi solo a quelle proposte, per esempio, da soli due operatori balneari o da un solo centro commerciale? Se si fosse operato altrimenti il calendario sarebbe risultato ancora più ricco. Al netto di tutte le iniziative private, quindi, ci pare che la somma spesa per finanziare le poche serate veramente “pubbliche” sia sproporzionata rispetto a quanto proposto.
Se invece quello che diciamo è falso la domanda da porre viene spontanea: perché finanziare con soldi pubblici iniziative da svolgere su esercizi commerciali privati?
Dei complimenti sinceri vanno comunque rivolti a Montino per come sa gestire la comunicazione che risulta essere, dal punto di vista della propaganda politica, ineccepibile. Bravo, tanti cittadini abboccheranno. Ma non tutti.
Associazione Culturale “2punto11”