Anselmi: la fretta populistica di De Vecchis è cattiva consigliera. Confusa persino la citta’

12 luglio 2014 | 19:47
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Anselmi: la fretta populistica di De Vecchis è cattiva consigliera. Confusa persino la citta’

Caso-Huai’an – La risposta di Anna Maria Anselmi, vicesindaco e assessore alle attività produttive

Il Faro on line – Dal vice sindaco Anna Maria Anselmi, riceviamo e pubblichiamo. “Gentile Direttore, intervengo  a seguito della lettera del consigliere De Vecchis pubblicata su “Il Faro on line”  in data 11/07/2014. Sono costretta , in primo luogo, a stigmatizzare l’impostazione che la Sua testata ha voluto dare all’articolo, visto che, proprio in apertura, ha inserito una mia dichiarazione con un’estrapolazione del tutto arbitraria che non rende onore né al testo intero, né al dovere giornalistico di una chiara e corretta informazione. Approfitto per confermare la posizione etica ed ideologica della sottoscritta – e della Giunta comunale intera – a riguardo delle forme di violenza, in particolare quella usata contro le donne, così come recitava il mio testo appena prima della frase strumentalmente usata, all’interno della premessa appositamente scritta:“(…) è opportuno da parte nostra ribadire condanna e rifiuto nei confronti di qualunque altro tipo di violenza che offenda e calpesti anche i più elementari diritti umani e civili. Questa è la nostra precisa e forte posizione che non può non vederci nemici di ogni comportamento contrario a imprescindibili norme di convivenza civile.

”Nel ribadire il concetto, voglio approfittare per precisare che il mio incipit serviva proprio a prendere nettamente le distanze da posizioni, come quella del consigliere De Vecchis, che straripano di retorica e blando populismo. Confesso che auspicavo un non ulteriore intervento da parte del consigliere, noto per la compulsiva ricerca di una qualunque ribalta ove consumare la sua bulimia affabulatoria che così spesso lo porta ad andare fuori le righe dei problemi; il narcisismo verbale di De Vecchis è il più delle volte inutile al sano e proficuo confronto politico.
Ora domando a Lei, Direttore: alla sua testata risulta in modo documentato e irrefutabile l’esistenza ad oggi nella città di Huai’an di “un campo di torture nel quale vengono rinchiusi donne e bambini“? Oppure, per approssimazione in eccesso, si dà per scontato quanto nel vago e confuso accusare del consigliere De Vecchis si vuole far riferimento a quell’episodio dell’ottobre del 2000 e denunciato  il 13 febbraio 2001 in seno alla COMMISSIONE PER I DIRITTI UMANI Cinquantasettesima sessione..? Forse è così, ma è veramente interessante notare come non si tratti della città cinese di HUAI’AN la cui Delegazione abbiamo accolto ed ospitato, bensì di HUAINAN: città lontanissime tra di loro per distretti e province, l’una di c.ca 5.400.000 abit., l’altra di c.ca 2.300.00 abitanti…

Il problema della violenza non si risolve a questo punto, né in questo modo, certamente. Per decoro e dignità intellettuale dovrebbe invece risolversi la sempiterna fretta del consigliere a prendere parola e penna… Demagogia e facile populismo non debbono consentire di seminare faziosità inutili e dannose: l’Italia, come ben ho sottolineato nella chiusura della mia risposta all’interrogazione, non ha un ecosistema economico nazionale in grado di far vivere il Paese in quella condizione autarchica che il consigliere De Vecchis evidentemente vorrebbe riesumare… Roba da far ridere anche i più sprovveduti tra coloro che non sono riusciti a salire sugli scranni di un qualche consiglio comunale!Tanto per fare un solo esempio di economia aperta e dell’importanza degli scambi con un Paese come la Cina, cito il prossimo evento di ‘Lineapelle’, settore di grande importanza nell’intera filiera moda-calzature-pellami e le parole di Salvatore Mercogliano, amministratore delegato: “Gli espositori saranno oltre 1.100 e aspettiamo 18mila buyer da 110 Paesi (…). L’appuntamento successivo è a Guangzhou, in Cina, il 9 e 10 ottobre, per’ Lineapelle Asia’, nata nel 2003. In tutto organizziamo 13 eventi fieristici nel mondo ed è anche grazie a queste vetrine globali che la conceria ha un export superiore al 76%”.

In nome del “dio denaro” (citazione da un articolo del ‘Sole 24 ore’ di cui il Consigliere De Vecchis si appropria senza nemmeno virgolettarla) non si debbono commettere delitti e malversazioni, come – purtroppo – avviene tutti i giorni in ogni angolo del mondo. E’ vero. Ma è altrettanto vero che l’espressione non deve essere, né rimanere una formula vuota da usare a piacimento sporgendosi da un qualche pulpito.

L’economia tutta ha necessità di un’etica di comportamento e di controllo che deve vederci tutti accomunati. E’ esattamente questo che risiede nella missione di un politico. E’ esattamente questo che il consigliere De Vecchis avrebbe dovuto fare invece di mettersi di traverso con tutta la debolezza delle sue argomentazioni. Noi non possiamo che auspicare lo sviluppo dell’economia del nostro territorio anche in termini di scambio con economie diverse con cui allacciare sinergie produttive. In questa direzione sarebbe utile la collaborazione attenta e consapevole anche da parte dell’opposizione che non si metta a ringhiare solo per il gusto di farlo, ma desse il proprio contributo a che venga assicurato il rispetto di ogni dovere e diritto”.