Toti: “via libera alle primarie per il centrodestra”

27 luglio 2014 | 19:02
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Toti: “via libera alle primarie per il centrodestra”

Intervista all’eurodeputato di Fi sul dopo Berlusconi a Ponza d’Autore

Il Faro on line – “Il patto del Nazareno esiste e io l’ho visto. Io come molti altri dirigenti di Forza Italia” rivela Giovanni Toti nel corso della rassegna culturale Ponza D’Autore, durante la serata “Dopo con o senza Berlusconi?”, cui ha partecipato con Peter Gomez, Giuseppe Cruciani, Virman Cusenza e moderata da Luca Telese. “È un semplicissimo foglio di carta che prevede alcune tappe schematiche del processo di riforma. Una cosa semplicissima nella sua banalità, un appunto scritto a penna sulle cose da fare: la legge elettorale per cui la partenza era il modello spagnolo, e riguardo il Senato prevedeva tre clausole: la non elettività, il non compenso, e la fine del bicameralismo, ovvero la doppia approvazione delle leggi”.

A Gomez che gli chiede se nel documento ci fossero le firme di Renzi e Berlusconi, Toti risponde che non c’era nessuna firma, ma che la calligrafia non era quella di Berlusconi, ipotizza fosse quella di Verdini, con un sorriso ironico. Quando il focus dell’intervista si sposta sul suo nuovo incarico da eurodeputato afferma: “Renzi aveva promesso cinque grandi riforme in cento giorni, era ridicolo che le proponesse, infatti non ne ha fatta neanche una, ora ha corretto il tiro e ha dichiarato che le farà entro mille giorni, che è più ragionevole, ma è il gioco alla tabellina del 10. Questa stampa cane da guardia che con Berlusconi non ha fatto sconti – ma neanche con D’Alema e con Prodi – con Renzi ha un altro atteggiamento”. “Non c’era una riga sui giornali italiani il giorno dopo che Renzi ha fatto il discorso a Strasburgo in un’aula semivuota – incalza Giovanni Toti – con Schulz che si è alzato e se n’è andato mentre lui parlava. Di Barroso che appena finito di parlare se n’è andato. Nessuno che abbia scritto che quando Renzi ha replicato a Manfred Weber c’era il parlamento semideserto, e Weber non ha nemmeno ascoltato la replica di Renzi ma si è alzato prima perché non la riteneva rilevante, replica che abbiamo sentito solo io e Laura Comi”.

Ma il punto scottante del momento è sicuramente il futuro del centrodestra. “È evidente che non potrà essere Silvio Berlusconi il nuovo candidato premier alle prossime elezioni”, sostiene Giovanni Toti nel corso della rassegna culturale. “Come verrà scelto il nuovo candidato premier? Probabilmente con lo strumento delle primarie, che non per forza però sono lo strumento migliore. Solo in Italia dove i partiti sono particolarmente delegittimati – per colpa loro, perché hanno dato pessimi esempi – le primarie sono viste come la panacea”. “Io non sono contrario alle preferenze – dichiara concludendo – non avrei paura a correre alle primarie, ma sono comunque uno strumento da usare con cautela per selezionare la nuova classe dirigente. Nella prima repubblica sono state anzi il volano della spesa pubblica e del debito pubblico che oggi supera il 135%”.