Russo D’Auria: “Si canta e si balla, mentre l’economia locale affonda. Come sul Titanic”

28 luglio 2014 | 04:05
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Russo D’Auria: “Si canta e si balla, mentre l’economia locale affonda. Come sul Titanic”

Il leader di Gil: “Deluso dalla mancanza di politiche reali per rilanciare occupazione e reddito”

Il Faro on line – “C’è una povertà dilagante in giro. Le luci dei riflettori dei concerti sono solo un abbaglio. La realtà che ci circonda è drammatica, e c’è bisogno che qualcuno lo ricordi. Ogni giorno, perché i problemi la gente ce li ha ha ogni giorno, e non passano né con l’estate né con i concerti”. A fare il punto della situazione è Mario Russo D’Auria, leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino). “Questo ruolo antipatico di ripetere le stesse cose me lo prendo io, anche perché ogni giorno i  cittadini che incontro mi ripetono le stesse cose: mancanza di lavoro, niente soldi per campare, tasse troppo alte, disperazione. Chiunque è salito al vertice del Comune ha parlato delle ricchezze del territorio, del fatto di mettere a sistema ristorazione, mare, turismo, archeologia, aeroporto, ecc., ma ogni volta non è cambiato nulla. Nemmeno adesso abbiamo visto valorizzare le cosiddette ricchezze di Fiumicino per creare economia”.

E spente le luci della ribalta, resta la desolazione. Una vera e propria guerra tra poveri, con un aumento a dismisura di chi prova la fortuna giocando e perde anche quel po’ che ha, con l’aumento della prostituzione non organizzata ma casalinga, con la droga che fa sballare per dimenticare i problemi.

Ma attenzione – prosegue Russo D’Auria -. In molti ormai sono fuorilegge senza neanche accorgersene: chi non può più pagare il bollo, chi va in giro con l’assicurazione scaduta, chi non paga l’Imu: tutti fuorilegge, ma non tutti delinquenti. La maggior parte proprio non ce la fa a trovare i soldi per pagare tutto. Ecco – conclude Russo D’Auria – questo dovrebbe essere il primo pensiero, costante, dire unico di questa Amministrazione: far ripartire l’economia. Così stiamo andando tutti a fondo, e l’orchestrina suona, come sul Titanic”.