
La testimonianza del presidente della Cooperativa Presenza Sociale, Marina Mattiuzzo
Il Faro on line – “Da oggi siamo senza l’assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer, però in compenso abbiamo il trenino turistico”. È una delle tante testimonianze che si ripetono a ritmo serrato da stamattina sui vari social network. Il progetto sollievo per i malati di Alzheimer della Regione Lazio è scaduto. E così per 13 famiglie ritorna l’incubo solitudine.
“Da questa mattina, senza che nessuno ci abbia avvertito – spiega Maurizio Pagliuca, che ha un genitore con questa patologia – il progetto Alzheimer è stato interrotto. Si tratta di un progetto sollievo finanziato con 59mila euro dalla Regione Lazio che permetteva a 13 famiglie del nostro Comune di poter usufruire un’ora al giorno, 4 volte alla settimana, dell’aiuto di due operatrici specializzate della cooperativa Presenza Sociale per le faccende più spinose che riguardano i nostri cari colpiti da questa terribile malattia. La cosa assurda è che il Bando Regionale doveva chiudere ieri ma essendo partito con estremo ritardo e dunque essendoci ancora soldi in cassa poteva essere prorogato almeno di un mese e mezzo, sperando poi di poter accedere a settembre a un nuovo bando. Purtroppo però la Regione Lazio pur di fronte alle tante proteste delle famiglie e della cooperativa ha fatto orecchie da mercante e da oggi non abbiamo più assistenza. È veramente frustrante che le istituzioni continuino a lasciarci da soli. Il Comune di Fiumicino? Non ne parliamo, come se non esistessimo. Non ci sono mai i fondi, poi però si spendono 35mila euro per un trenino turistico, decine di migliaia di euro per dei carotaggi e progetti per un sottopasso per poi spenderne 1 milione per un nuovo assurdo progetto del Ponte Due Giugno. Siamo veramente alla frutta. Qui si sta ragionando se dover chiudere oggi o fra un mese, senza che ci sia alcun piano o progetto a lungo respiro per noi famiglie che siamo continuamente abbandonate a noi stesse”.
Il bando lanciato dal Comune per reperire la cooperativa che ci occupasse di questo progetto di sollievo per malati di Alzheimer dopo l’ok al finanziamento regionale è stato lanciato lo scorso agosto. Poi il nuovo avviso pubblico per reperire le famiglie al quale risposero solo 30 persone (di qui la polemica che fosse stato mal pubblicizzato). Di queste 30 ne furono scelte 15 che poi scesero a 13 per la scomparsa di due. L’avvio del servizio è arrivato solo a febbraio 2014, ben cinque mesi dopo aver affidato l’assistenza domiciliare alla cooperativa Presenza Sociale.
“Abbiamo chiesto alla Regione – spiega il presidente della Cooperativa Presenza Sociale, Marina Mattiuzzo – di poter continuare il servizio fino a esaurimento fondi prorogando quindi di un mese e mezzo il progetto. Purtroppo a oggi non ci è arrivata alcuna risposta e quindi da questa mattina abbiamo dovuto cessare qualsiasi attività. Siamo comunque disposti a riprendere l’assistenza domiciliare in qualsiasi momento, naturalmente a fronte di una comunicazione da parte della Regione Lazio”.
ASSISTENZA ALZHEIMER: STOP DELLA REGIONE
“Da oggi siamo senza l’assistenza domiciliare per i malati di Alzheimer, però in compenso abbiamo il trenino turistico”. È una delle tante testimonianze che si ripetono a ritmo serrato da stamattina sui vari social network. Il progetto sollievo per i malati di Alzheimer della Regione Lazio è scaduto. E così per 13 famiglie ripiomba l’incubo solitudine.
“Da questa mattina, senza che nessuno ci abbia avvertito – spiega Maurizio Pagliuca, che ha un genitore con questa patologia – il progetto Alzheimer è stato interrotto. Si tratta di un progetto sollievo finanziato con 59mila euro dalla Regione Lazio che permetteva a 13 famiglie del nostro Comune di poter usufruire un’ora al giorno, 4 volte alla settimana, dell’aiuto di due operatrici specializzate della cooperativa Presenza Sociale per le faccende più spinose che riguardano i nostri cari colpiti da questa terribile malattia. La cosa assurda è che il Bando Regionale doveva chiudere ieri ma essendo partito con estremo ritardo e dunque essendoci ancora soldi in cassa poteva essere prorogato almeno di un mese e mezzo, sperando poi di poter accedere a settembre a un nuovo bando. Purtroppo però la Regione Lazio pur di fronte alle tante proteste delle famiglie e della cooperativa ha fatto orecchie da mercante e da oggi non abbiamo più assistenza. È veramente frustrante che le istituzioni continuino a lasciarci da soli. Il Comune di Fiumicino? Non ne parliamo, come se non esistessimo. Non ci sono mai i fondi, poi però si spendono 35mila euro per un trenino turistico, decine di migliaia di euro per dei carotaggi e progetti per un sottopasso per poi spenderne 1 milione per un nuovo assurdo progetto del Ponte Due Giugno. Siamo veramente alla frutta. Qui si sta ragionando se dover chiudere oggi o fra un mese, senza che ci sia alcun piano o progetto a lungo respiro per noi famiglie che siamo continuamente abbandonate a noi stesse”.
Il bando lanciato dal Comune per reperire la cooperativa che ci occupasse di questo progetto di sollievo per malati di Alzheimer dopo l’ok al finanziamento regionale è stato lanciato lo scorso agosto. Poi il nuovo avviso pubblico per reperire le famiglie al quale risposero solo 30 persone (di qui la polemica che fosse stato mal pubblicizzato). Di queste 30 ne furono scelte 15 che poi scesero a 13 per la scomparsa di due. L’avvio del servizio è arrivato solo a febbraio 2014, ben cinque mesi dopo aver affidato l’assistenza domiciliare alla cooperativa Presenza Sociale.
“Abbiamo chiesto alla Regione – spiega il presidente della Cooperativa Presenza Sociale, Marina Mattiuzzo – di poter continuare il servizio fino a esaurimento fondi prorogando quindi di un mese e mezzo il progetto. Purtroppo a oggi non ci è arrivata alcuna risposta e quindi da questa mattina abbiamo dovuto cessare qualsiasi attività. Siamo comunque disposti a riprendere l’assistenza domiciliare in qualsiasi momento, naturalmente a fronte di una comunicazione da parte della Regione Lazio”.