Ok a modifiche su pianificazione paesistica e Piano casa

6 ottobre 2014 | 17:45
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Ok a modifiche su pianificazione paesistica e Piano casa

Un emendamento di Storace aggiunge la possibilità di ricorrere allo strumento del mutuo sociale negli interventi destinati ad edilizia residenziale sociale

Il Faro on line – Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato a maggioranza, con 27 voti a favore e 16 contrari, la proposta di legge n. 76, il primo dei due provvedimenti che modificano il ‘Piano casa’. L’altro, la proposta di legge n. 75, illustrata in chiusura di seduta dall’assessore regionale alle Politiche del territorio, mobilità e rifiuti, Michele Civita, sarà esaminata alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva.

L’esame della proposta di legge n. 76 era iniziato il 16 luglio scorso e si è concluso oggi, dopo 8 diverse sedute articolate in 4 settimane, con la modifica di due leggi regionali: Con l’articolo 1 si interviene sulla legge n. 24 del 1998 (“Pianificazione paesistica e tutela dei beni e delle aree sottoposti a vincolo paesistico”), introducendo modifiche che, secondo quanto spiegato dall’assessore Civita, sono state concordate con il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) in maniera da evitare il contenzioso avviato dal ministero stesso di fronte alla Corte costituzionale. Tra l’altro, vengono riviste in senso restrittivo alcune norme che riguardano deroghe urbanistiche per realizzare impianti sciistici e viene introdotta la possibilità di realizzare piccoli impianti di compostaggio in zona agricola.

Con l’articolo 2, invece, vengono modificate alcune norme della legge n.21 del 2009 (cosiddetto ‘Piano casa’) che erano state introdotte dalla Legge n. 10 del 2011 e che – in parte – erano anch’esse oggetto di contenzioso con il Mibact. Alcune di queste modifiche riguardano l’esclusione dall’ambito di applicazione del ‘Piano casa’ degli edifici situati nelle aree naturali protette, salvo alcune eccezioni introdotte con un emendamento del consigliere Pietro Sbardella. Vengono, inoltre, modificate le norme che riguardano i programmi integrati di recupero, tornando al testo originario del 2009 e modulando in maniera differente i premi di cubatura previsti, che vengono aumentati fino al 150 per cento, limitatamente agli interventi sul recupero di aree costiere.

Anche qui l’assessore ha dato parere favorevole a un emendamento di Sbardella che ha alzato la quota dal 100 al 150 per cento. Infine, con il ritorno alla separazione tra i Programmi integrati per il ripristino ambientale e quelli per il riordino urbano e delle periferie, un emendamento del vicepresidente Francesco Storace aggiunge la possibilità di ricorrere allo strumento del mutuo sociale negli interventi destinati ad edilizia residenziale sociale, nell’ambito di quelli di sostituzione edilizia, di modifica della destinazione d’uso e di incremento della volumetria superficie demolita. Hanno espresso voto contrario a nome dei propri gruppi i consiglieri Devid Porrello (M5S), Giuseppe Simeone (Pdl-FI), Pietro Di Paolantonio (Ncd), Francesco Storace (La Destra) e Pietro Sbardella (Misto). Ha votato contro anche Giancarlo Righini (FdI).

Gli ordini del giorno

Prima del voto finale sulla proposta di legge, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato cinque ordini del giorno: il primo, a firma Marta Bonafoni (Per il Lazio), Gianluca Quadrana (Lista Civica Zingaretti) e Gino De Paolis (Sel), mpegna il presidente della Giunta regionale e l’assessore competente ad avviare le procedure per l’apposizione di vincolo di “monumento naturale” all’area del lago dell’ex Snia Viscosa, affinché “ne venga garantita la salvaguardia e la tutela delle acque, della flora e della fauna”.

In subordine, i consiglieri chiedono che il lago naturale sia quantomeno incluso nell’elenco delle acque pubbliche, adeguatamente tutelato come elemento di valore naturale e paesaggistico; il secondo e il terzo ordine del giorno, presentati dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Devid Porrello), impegnano il presidente della Regione e la Giunta a porre in essere tutte le azioni utili a verificare la corretta e puntuale applicazione della Legge regionale n. 21 del 2009, con particolare attenzione verso gli interventi in fase di istruttoria aperta e conclusa, nonché il disagio di coloro che hanno acquistato in buona fede immobili per i quali si trovano indagati. 

Il quarto ordine del giorno, dei consiglieri Giancarlo Righini (FdI), Luca Gramazio (Pdl – FI), Pietro Di Paolantonio (Ncd) e Pietro Sbardella (Gruppo Misto), impegna il presidente e la Giunta regionale ad individuare le aree naturali protette per le quali non sono state mai approvate le relative perimetrazioni, al fine di completare tempestivamente le procedure in tal senso e dare così certezze ai cittadini che vivono a ridosso di queste aree; il quinto, infine, a firma Gino De Paolis (Sel), impegna la Giunta regionale a limitare le autorizzazioni ai soli impianti di compostaggio con una capacità totale di trattamento non superiore a 25.000 tonnellate annue.