Petrillo e Antonelli: “Una battaglia di civiltà e primo tassello contro l’ignoranza e l’omofobia”
Il Faro on line – “Accolgo con grande entusiasmo la decisione del Sindaco Esterino Montino di emanare una disposizione sindacale per il riconoscimento dei matrimoni all’estero contratti da persone dello stesso sesso. Ricorderemo il mese di ottobre 2014 come il mese dei diritti civili. Giovedì prossimo, dopo la mozione di SEL votata a maggioranza lo scorso luglio, porteremo in Consiglio Comunale la discussione sul regolamento delle unioni civili”. Lo dichiara il presidente della commissione politiche sociali Angelo Petrillo.
“Ora l’amministrazione grazie a questa disposizione sindacale prosegue con fermezza e determinazione il percorso intrapreso. E’ anche e soprattutto con l’estensione dei diritti e con la discussione di determinate tematiche che si può combattere l’omofobia. Questa è la giusta risposta all’ignoranza di chi non riesce a vedere al di là dei propri schemi e pregiudizi. Ricordiamo che è un atto svolto nel pieno rispetto della legge che prevede questo obbligo quando si tratta di matrimoni celebrati legittimamente secondo le norme dei Paesi in cui si sono svolti”.
“Come sempre però quando si parla di tematiche come matrimonio tra persone dello stesso sesso, diritti degli immigrati, testamento biologico, eutanasia ecc, succede che ciò sia percepito come una questione che riguarda solo determinate categorie, piccole minoranze e condizioni personali e sociali di scarsa importanza e quindi non prioritari”.
“Sulla trascrizione delle unioni omosessuali sposo appieno la decisione del sindaco Montino”. È il commento della consigliera comunale Erica Antonelli in merito alla decisione del primo cittadino di Fiumicino di registrare i matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso. “Si tratta di un atto democratico e di formale riconoscimento dei diritti civili, che devono essere garantiti a tutti e a tutte. Montino a Fiumicino, come Marino a Roma, sta rispondendo adeguatamente ad una necessità tanto sociale quanto culturale. Ma serve l’impegno del Parlamento: serve un progetto normativo che estenda il matrimonio civile alle coppie omosessuali e che difenda il diritto di ognuno a vivere la propria affettività con serenità e tutele giuridiche”.
“Ma siete sicuri che tali diritti non facciano la differenza nella vita di quelle persone? Se fosse così probabilmente oggi non avremmo il suffragio universale, l’abolizione dell’ apartheid, il voto alle donne, lo statuto dei lavori e tutto quello che ci rende un paese civile. Tutti gli argomenti affrontanti in un Comune sono delle priorità, non per questo tali ragionamenti debbano venire sempre dopo. Sconfiggere l’omo – trans-fobia dilagante e presente anche tra chi dovrebbe difendere i diritti di tutti i suoi cittadini è sicuramente una priorità”.
“La trascrizione dei matrimoni celebrati all’estero è un primo tassello per la battaglia di civiltà che deve affrontare il nostro Paese su cui anche il Comune di Fiumicino e Sinistra Ecologia e Libertà sono in prima linea”.