Enti regionali: nuovi limiti ai compensi degli amministratori
Così gli emolumenti degli amministratori non potranno essere superiori al trattamento annuo omnicomprensivo dei consiglieri regionali, pari a 133.200 euro lordi
Il Faro on line – Gli amministratori degli enti pubblici dipendenti della Regione Lazio non potranno guadagnare più dei consiglieri regionali. E’ quanto stabilisce il nuovo regolamento concernente la “Classificazione degli enti pubblici dipendenti della Regione Lazio istituiti ai sensi dell’articolo 55 dello statuto della Regione per fasce, sulla base di indicatori e determinazione del limite massimo delle indennità annue lorde da corrispondere ai componenti degli organi amministrativi o agli organi cui sono attribuiti tutti i poteri di gestione, ordinaria e straordinaria”.
Lo schema di deliberazione n. 79 ha ottenuto il parere favorevole, a maggioranza, dalla IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd). Così gli emolumenti degli amministratori dell’Agenzia regionale per la mobilità (Aremol), dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura nel Lazio (Arsial), dell’Agenzia regionale per i trapianti e le patologie connesse (Art), dell’Istituto regionale per gli studi giuridici del Lazio “Arturo Carlo Jemolo”, dell’Istituto per le Ville Tuscolane (Irvit), dell’Ente per il diritto agli studi universitari del Lazio – Laziodisu e dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale del Lazio (Arpa) non potranno essere superiori al trattamento annuo omnicomprensivo dei consiglieri regionali, pari a 133.200 euro lordi.
I tetti massimi dell’indennità annua lorda da corrispondere ai componenti degli organi amministrativi o agli organi monocratici degli enti regionali variano al variare delle dimensioni degli stessi. Come ha spiegato in commissione l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, sono stati individuati tre indicatori, sulla base dei quali gli enti regionali saranno classificati in tre fasce: le entrate correnti, le spese in conto capitale e il numero dei dipendenti in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Agli amministratori degli enti di prima fascia, vale a dire con indicatori più alti negli ultimi tre esercizi finanziari, è applicato un limite retributivo pari al 100% del trattamento economico dei consiglieri regionali.
Per gli amministratori degli enti di seconda fascia il limite retributivo è pari al 50% del trattamento dei consiglieri, mentre per quelli degli enti di terza fascia è pari al 30%. Il regolamento approvato oggi dalla IV commissione segue l’analogo provvedimento che riguarda le società controllate dalla Regione Lazio, varato in attuazione della la prima spending review regionale (legge 4 del 2013). Nel corso della seduta odierna, la Commissione Bilancio ha dato parere favorevole anche ad altri tre provvedimenti. Innanzi tutto, allo stanziamento di 120 mila euro per la Pl n. 150, concernente “Contributi per l’adattamento di veicoli destinati al trasporto delle persone con disabilità permanente, affette da grave limitazione della capacità deambulazione”, approvata in sede primaria dalla commissione Politiche sociali e salute.
Con lo schema di deliberazione n. 85, “Patto di stabilità regionale orizzontale 2014: adozione dell’articolato per l’attuazione del patto di stabilità regionale orizzontale 2014 e approvazione delle variazioni degli obiettivi programmatici relativi all’esercizio finanziario 2014 degli enti locali del Lazio in materia di patto di stabilità interno”, vengono attribuiti a 23 comuni laziali sotto i 5000 abitanti spazi finanziari per 3.634.000 euro (a fronte di 83 milioni richiesti complessivamente da comuni e provincie del Lazio). Infine, grazie allo schema di deliberazione n. 84, saranno sbloccati i fondi destinati al Sistema informativo regionale (Sir) e alle spese di funzionamento della società regionale Lait SpA.