Avvisi di garanzia nei confronti di due funzionari del comune e due responsabili della ego eco srl

23 ottobre 2014 | 15:00
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Avvisi di garanzia nei confronti di due funzionari del comune e due responsabili della ego eco srl

Indagine delle fiamme gialle sull’anomala procedura di aggiudicazione della gara di appalto

Il Faro on line – i finanzieri del comando provinciale di latina nella mattinata odierna hanno notificato quattro avvisi di garanzia e di conclusione delle indagini preliminari emessi a firma  del sostituto procuratore della repubblica di latina dott. giuseppe miliano nei confronti dell’amministratore  e del responsabile del cantiere della ego eco srl di cassino (fr) nonché di due responsabili del settore ambiente del comune di minturno (lt).

La procura della repubblica di latina, ha contestato, a vario titolo, i reati di concorso in frode in pubblica fornitura, truffa ai danni dello stato, falso e violazioni in materia ambientale (artt. 110, 356, 640, e 479 c.p. nonché 256 d.lvo152/2006).gli atti in argomento traggono origine da una complessa ed articolata indagine, svolta dalle fiamme gialle del gruppo di formia durata circa due anni e sviscerata nel suo complesso partendo dalla anomala procedura di aggiudicazione della gara di appalto, ma soprattutto dall’analisi del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani svolto nel comune sud pontino con particolare riferimento alla raccolta differenziata.

L’attivita’ investigativa delle fiamme gialle si e’ sviluppata dopo un’attenta disamina del materiale probatorio acquisito nel corso delle indagini, che hanno permesso di acclarare che il servizio non veniva eseguito come previsto, ponendo in luce una moltitudine di irregolarita’. per il periodo esaminato 2010-2013 la società non ha effettuato la differenziata in quanto “miscelava” tutti i rifiuti, ha omesso la pulizia delle strade minturnesi, ha impiegato minori mezzi e risorse umane rispetto al capitolato d’oneri dell’appalto, fino ad arrivare all’illecito smaltimento con il contestuale sotterramento dei rifiuti all’interno di un deposito illegalmente utilizzato come isola ecologica e ubicato nel comune di minturno localita’ parchi.

In tale ambito gia’ alla fine del 2013 vi fu un sequestro di oltre 400 tonnellate di rifiuti solidi urbani e 13.000 litri di scarti liquidi gassosi, catalogati, a seguito delle analisi di laboratorio effettuate dall’arpa lazio, quali rifiuti speciali.emergeva tra l’altro che, con la consapevolezza dei funzionari dell’ente locale, la società appaltatrice aveva percepito, a fronte dell’ingannevole documentazione amministrativa  presentata ed attestante la regolare esecuzione del servizio svolto, illegittime liquidazioni di pagamento per un importo di circa  7.000.000 di euro, sui quali sono in corso accertamenti finalizzati all’individuazioni di responsabilita’ contabili per danni erariali.