Rassegna su Pasolini: “una vita futura”, teatro del lido di Ostia

30 ottobre 2014 | 14:54
Share0
Rassegna su Pasolini: “una vita futura”, teatro del lido di Ostia

Un evento a 39 anni dall’assassinio del poeta

Il Faro on Line – Al Teatro del Lido di Ostia dal 1° novembre una rassegna multidisciplinare – tra fotografia, danza e cinema – per ripercorrere l’opera di Pasolini nel 39imo anniversario della sua morte.
Da sabato 1 a domenica 30 novembre sarà possibile visitare gratuitamente la mostra “Pasolini” di Davide Toffolo, una rilettura delle parole del grande poeta friulano attraverso la forza evocativa del romanzo a fumetti.
La rassegna dedicata a Pasolini proseguirà sabato 1 novembre ore 21 con “Danze rotte. Nella bolla di Pasolini” coreografia e danza Benedetta Capanna, una passeggiata nella quotidianità romana scandita dalle suggestioni e dalle descrizioni pasoliniane.  Domenica 2 novembre ore 18 sarà la volta del film “Pasolini, la verità nascosta” di Federico Bruno. Portando nuove inedite informazioni sull’ipotesi di omicidio, il regista aggiorna e smentisce la tesi ufficiale sulla morte di Pasolini e ne fa conoscere il pensiero e la forza creativa (proiezione ad ingresso gratuito).

PROGRAMMA
da sabato 1 a domenica 30 novembre
PASOLINI – mostra opere di Davide Toffolo
ingresso gratuito
L’esposizione presenta al visitatore una scelta, in sequenza cronologica, di 23 tavole altamente rappresentative, estratte dall’opera di Davide Toffolo, “Intervista a Pasolini”, titolo della sua prima edizione del 2002, oggi più semplicemente “Pasolini” per i tipi della Coconino Press (Fandango) new edition del 2011. E’ un viaggio nella parola del poeta friuliano, una lunga intervista fantastica condotta sui luoghi della sua vita, per recuperare il pensiero di un intellettuale che ha messo a disposizione della poesia la sua intera esistenza. Un’occasione per riascoltare la voce e per rivedere i luoghi dell’Italia Pasoliniana, oggi. Casarsa e il “casel” di Versuta, Bologna e i luoghi della sua adolescenza, Roma nel sognante parco della Caffarella o dentro il bar dei ragazzi di “Accattone”, il deserto dell’Etna dal quale si vede “il terzo mondo”, ultimo orizzonte per il pensiero del poeta, sono le tappe di questo gioco dell’incontro che il disegnatore Davide Toffolo ingaggia con il sig. Pasolini pronto a concedere nelle interviste il proprio attualissimo pensiero. Il graphic novel è una sorta di diario scritto e disegnato nella inconfondibile cifra stilistica dell’Autore, un modo inedito per affrontare una parte del pensiero del Novecento con un linguaggio, il Fumetto, che più di altri rappresenta il secolo appena passato. Per realizzare questo impossibile confronto l’autore ne ha ripercorso i luoghi fisicamente, immaginandosi una serie di domande da parte di Pasolini che nel gioco del dibattito, del contraddittorio, e dell’ascolto, mostrano quanto Toffolo sia in sintonia con il pensiero filosofico del grande intellettuale. L’opera grafica, il segno, l’uso del colore, le atmosfere ci accompagnano emozionalmente dentro il pensiero pasoliniano unitamente a quello dell’autore, con potente realtà, e ancora grande attualità.

Sabato 1 novembre ore 21
Compagnia Excursus
DANZE ROTTE – danza Nella bolla di Pasolini
coreografia e danza Benedetta Capanna
biglietti: intero 10 euro, ridotto 7 euro
“Roma, tra l’esclusività e l’esclusione, città che prima ti acclama e poi ti abbandona, è il luogo ideale per dare senso alla propria ardente solitudine e forse finalmente farla morire. Questo lavoro coreografico vuole essere una personale passeggiata nella quotidianità romana, piena di contraddizioni, voglia di fuggire e di immersione; una passeggiata scandita dalle suggestioni, descrizioni e risonanze/assonanze suggerite da uno dei più grandi poeti e intellettuali dell’Italia contemporanea. Sarebbe presuntuoso fare un lavoro su Pasolini per la complessità del suo personaggio e la vastità del suo lavoro. Preferisco presentare una danza che è dialogo con lo scandire del tempo romano e coi testi e le citazioni cinematografiche – sì, perché Roma sappiamo bene ha un suo scorrere del tempo – e in fin dei conti questa danza è dialogo con la stessa città che a volte sembra sorda o muta a chi ci vive.
Danze rotte, sono le giornate che trascorro nella piccola grande città di Roma, dove tutto sembra spezzettarsi, perdere senso e sviluppo, dove anche i sogni sono ad intermittenza, dove le relazioni non hanno capo né coda, dove le parole e le loro cadenze si spezzano in continuazione perdendo il loro suono, il loro stesso stupore divertito nel rivelarsi, il loro rincorrersi a volte goliardiche a volte poetiche. Ho la sensazione di camminare senza arrivare mai. Poi però guardo il suo cielo e allora ho l’impressione che una grande finestra si apra a questo azzurro nel mio intimo e si spalanchi improvvisamente nel vento e mi chiedo se a Roma diventiamo ombre di questo passato, ombre schiacciate a terra dal passato, ma pur sempre, come ombre, figlie della luce. Voglio fare pace con la città in cui sono nata, dalla quale scappo e in cui ritorno. Città che non capisco, città un po’ madre e un po’ matrigna, città dell’esclusività e dell’esclusione, a volte accogliente a volte irriconoscente. Roma, città ideale per dare senso alla propria ardente solitudine, magari farla morire… Una città che prima ti applaude e ti osanna, per poi abbandonarti e scordarsi il tuo nome. Roma che perde la sua identità e non riesce a ritrovarla nella solitudine dei corpi di chi ci vive. Vorrei solo far sedere questa mia solitudine, farla riposare per qualche istante, far cadere la fatalità e credere al potere che c’è tra le mie mani… vorrei far sedere questa solitudine, farla riposare solo per qualche istante e credere anche che si possa amare… amare corpi senza anima… amore di corpi nella solitudine.” Benedetta Capanna.

Domenica 2 novembre ore 18
PASOLINI, LA VERITÀ NASCOSTA – cinema
regia, sceneggiatura, fotografia/montaggio Federico Bruno
ingresso gratuito
con Alberto Testone, Marcello Maietta, Fabio Maffei, Ermanno Debiagi, Giovanni Scifoni, Nicola Trambusti, Ivan Bacchi Cosimo Cinieri, Armando De Razza, Silvia Rosselli, Elena Felloni, Beniamino Marcone, Alessandra Spaccarotella, Zanis Alkiviadis, Lucia Aliberti, Emanuela Ponzano, Rosanna Gentili, Federico Torre, Tiziana Bagattella, Marco Simeoni, Luca Scapparone, Fiorenza Tessari, Laurent, Besançon, Riccardo Cicogna, Laura Buono, Lucio Patanè, Carlo De Mejo, Roberto e Laura Panzironi
costumi Piero Risani
scenografia Daniele Frabetti
suono Fabio Russo
trucco Giuseppe De Siato
produzione Horizon Film
L’ultimo anno di vita del poeta e regista cinematografico italiano, Pier Paolo Pasolini, nel 1975. La preparazione del film “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, le riprese, il montaggio, i suoi amici, la Callas, Oriana Fallaci, Alekos Panagulis, Dacia Maraini, Alberto Moravia, Gabriella Ferri, Laura Betti e, naturalmente, Ninetto Davoli e Sergio Citti. Il lavoro di regista alla P.E.A. di Alberto Grimaldi, le sue interviste rilasciate al giornalista tedesco Gideon Bachmann, al giornalista francese di Antenne 2 Philippe Bouvard, al giornalista italiano Furio Colombo. Il romanzo “Petrolio”, il furto delle bobine di negativo di Salò alla Technicolor, le motivazioni del complotto per ucciderlo, l’occasione dell’esca fortuita, la conoscenza di Pino Pelosi quattro mesi prima della morte, il ragazzo che confessò di averlo ucciso, i viaggi all’estero, a Stoccolma e Parigi, le sue case di Roma, di Sabaudia e Chia a Viterbo, dove aveva un castello. In una cronologia fedele e in crescendo degli ultimi mesi di vita, tracciando la vicenda umana di un uomo che era attivo su vari fronti, dalla scrittura di romanzi e sceneggiature, alla pittura e la musica, un ritratto umano e profondo di un uomo che aveva predetto tante sventure che poi accaddero in Italia e di cui ne che aveva già da allora indicato i pericoli e denunciato i responsabili, fra cui la chiesa e lo stato, i suoi j’accuse come il famoso “io so”, insieme alla pericolosità evidente del romanzo che stava scrivendo – “Petrolio” , dal quale sparì il capitolo 2 – romanzo che fu pubblicato solo 19 anni dopo la sua morte. Il film aggiorna e smentisce la tesi ufficiale portando nuove inedite informazioni sull’ipotesi dell’omicidio all’Idroscalo a Ostia la notte tra il 1 e il 2 novembre e fa conoscere il pensiero dello scrittore, rivelando la sua forza creativa e la sua passione di uomo impegnato e di intellettuale riconosciuto a livello internazionale.

Lunedì 3 e martedì 4 novembre ore 11
IL CINEMA AL TEMPO DI PASOLINI laboratorio – incontro
a cura di Mauro Castagno
ingresso gratuito
Un incontro per analizzare le opere cinematografiche di Pasolini nel contesto della produzione italiana degli anni che vanno dal 1960 al 1975. Un periodo che è stato tra i più significativi e fecondi della cinematografia italiana sia per la qualità della produzione sia per il successo critico e commerciale sul mercato italiano e internazionale. Verranno analizzati “La Ricotta”, “Di cosa sono fatte le nuvole” e “Sequenza di un fiore di carta”. Tre opere, tre episodi, che permettono di riscoprire un Pasolini poco conosciuto.

Teatro del Lidowww.teatrodellido.itVia delle Sirene 22 Ostia Lido Romatel. 06.5646962promozione@teatrodellido.it