Antimafia: il consiglio municipale approva il “protocollo da sud”

31 ottobre 2014 | 11:28
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Antimafia: il consiglio municipale approva il “protocollo da sud”

La delibera per contrastare infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio

Il Faro on line – Sono passati 15 mesi dall’operazione Alba Nuova che ha portato all’arresto di 51 persone legate ai clan criminali Fasciani e Triassi e ha contestato per la prima volta nel litorale il reato di associazione mafiosa nel te. E sono trascorsi anche 11  dalla firma da parte del presidente del X municipio Andrea Tassone del protocollo “Municipi senza mafie” proposto dell’associazione antimafia “Da Sud”.

Ieri finalmente il consiglio municipale ha approvato la delibera di attuazione con voto unanime. Il documento contiene una serie di punti per contrastare la criminalità organizzata.  relativi a: appalti, corruzione, gioco d’azzardo, beni confiscati, formazione e istruzione. AppaltiNel settore delle gare pubbliche vengono stabiliti una serie di strumenti a disposizione della pubblica amministrazione per verificare le infiltrazioni mafiose delle imprese.  
Viene dato l’obbligo agli uffici per gli appalti superiori a 150.000 euro di richiedere informazioni al prefetto in relazione alle imprese coinvolte e di escludere da tutte le gare, in qualsiasi momento, le imprese legate alle mafie se il municipio viene informato di provvedimenti della magistratura.
Viene poi concessa la facoltà di inserire nei contratti una clausola di recesso  per sciogliere senza penali un contratto e l’obbligo per gli uffici di applicarla se l’informativa prefettizia sulle infiltrazioni mafiose arrivasse a lavori già iniziati.

Corruzione. Prevista in base alla legge n190 del 2012 l’adozione di un piano triennale di prevenzione in cui si deve valutare l’esposizione al rischio di corruzione e intervenire con una serie di azioni come la rotazione di dirigenti e funzionari nelle aree a rischio.

Beni confiscati. Decisa la realizzazione di una mappatura dei beni confiscati e la pubblicità sullo status e l’effettivo utilizzo a fini sociali.

Gioco d’azzardo. Diverse le azioni previste in questo settore. Prima attività da compiere una mappatura delle sale da gioco presenti nel territorio e il successivo monitoraggio per verificarne l’andamento e riscontrare eventuali anomalie. 

A livello sociale invece deliberata da parte dell’amministrazione la promozione di un coordinamento con le autorità competenti per  attivare iniziative di prevenzione dagli eccessi del gioco d’azzardo tramite l’educazione all’uso responsabile del denaro e la promozione della consapevolezza dei rischi collegati.

Nell’ambito specifico delle infiltrazioni mafiose il municipio si impegna a richiedere e ad analizzare le i dati relativi al proprio territorio raccolti dall’Unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia relativi alle operazioni sospette di riciclaggio di denaro sporco.
Inoltre In base alla legge regionale n.5 del 2013 l’ente locale di prossimità deve promuovere forme di pubblicità e sostegno alle attività commerciali che scelgono di non installare slot machine.

Istruzione e formazione. Prevista la promozione di un dibattito pubblico sulla giustizia sociale, il recupero della memoria, i beni confiscati, le mafie e i contenuti del protocollo. Disposti anche percorsi educativi e di formazione negli istituti scolastici del territorio.Di

Marco Orlando