Sanità: al via la riorganizzazione della rete ospedaliera

5 novembre 2014 | 13:03
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Sanità: al via la riorganizzazione della rete ospedaliera

Il decreto programma la rete ospedaliera regionale per gli anni 2014/15

Il Faro on line – Nel 2007, anno di inizio del piano di rientro, Il sistema sanitario regionale produceva 2 miliardi di euro di disavanzo ogni anno. Oggi il disavanzo annuale è 10 volte di meno e nel 2015 il sistema sarà in pareggio. Con il nuovo decreto il sistema ospedaliero regionale conterà su 21.611 posti letto. Si opera un riequilibrio dell’offerta sanitaria nelle province e si organizza il sistema di Roma come centro di riferimento al servizio di tutti i cittadini della Regione Lazio.

Ecco in particolare cosa prevede il provvedimento

Rete emergenza. Il sistema dell’emergenza sarà articolato su 5 Dea di secondo livello in queste strutture: S. Camillo, Umberto I,S. Giovanni e Gemelli per Roma, S.Maria Goretti per Latina e Bambin Gesù per la pediatria. 21, invece, i Dea di primo livello, 18 i Pronto soccorso. Gli ospedali di riferimento per l’emergenza pediatrica sono quattro : Gemelli, Umberto I, S.Camillo, Bambin Gesù. A fine 2015 i bacini territoriali della rete dell’emergenza saranno articolati in tre aree: Nord, con le provincie di Viterbo e Rieti e parte del territorio della ASL Roma F, Sud, con le provincie di Frosinone e Latina, Area metropolitana di Roma per territorio della città di Roma e delle ASL Roma G ed H e la restante parte della ASL Roma F.Le Centrali Operative dell’Ares 118 attive saranno ridotte da 7 a 4. Su tutto il territorio regionale sarà realizzato un sistema di teletrasmissione del tracciato elettrocardiografico tra i mezzi di soccorso di ARES 118 e le emodinamiche di riferimento.

Rete cardiologica. 4 i centri di riferimento per l’emergenza cardiochirurgica: Policlinico Umberto I, PTV, San Camillo e Gemelli. 19 servizi di emodinamica previsti. Per Roma saranno 13 i servizi di cardiologia ed emodinamica di supporto alla rete dell’emergenza territoriale, operativi h24 anche in regime di reperibilità notturna. Entro marzo 2015 il servizio di emodinamica di Ostia viene esteso da h12 ad h24. È prevista l’apertura del servizio di emodinamica a Tivoli presso la struttura cardiologica.

Rete ictus. Nel 2013 si sono registrati nella Regione Lazio circa 7.000 ricoveri per ictus ischemico e 1.700 per ictus emorragico. L’attuale configurazione della rete prevede 4 aree con al vertice gli ospedali Ptv, S. Camillo, Gemelli, Umberto , 11 strutture con Unita di terapia neurovascolare, 19 con la presenza di un team neuovascolare. Il sistema sarà potenziato perché entro giugno 2015 è prevista l’apertura dell’Unità di Trattamento Neurovascolare, UTN sia presso il de Lellis di Rieti che presso lo Spaziani di Frosinone. Entro il 31 marzo 2015, saranno adottati anche i protocolli operativi per il collegamento funzionale tra UTN II e centri afferenti (UTN I e TNVPSe) con particolare rilievo alla possibilità di effettuare la trombolisi anche nei centri periferici. Entro dicembre 2015 è prevista per ciascuna delle quattro reti la messa a regime di un sistema regionale per la trasmissione di immagini e la consulenza a distanza, già in fase di avanzata sperimentazione tra Utn dell’Umberto i e quella di Tivoli.

Rete trauma. Attualmente la rete per il trauma è articolata in 3 Centro traumi di alta specializzazione: Policlinico Umberto I, Gemelli, S. Camillo. I Centri trauma di zona passano da 5 a 6: Ptv, S. Eugenio, S. Giovanni, S.Maria Goretti di Latina, Spaziani di Frosinone, Belcolle di Viterbo e 17 Pronto soccorso. Nella rete il S. Eugenio –CTO assume un ruolo di particolare rilievo in quanto sede dell’ Unità Spinale Unipolare e del Centro Grandi Ustionati regionale.

Rete perinatale. Entro il 31 dicembre 2015 la rete viene riorganizzata su due livelli di cura rispetto ai tre attuali. Sono previste quattro reti assistenziali che fanno riferimento all’Umberto I, S. Giovanni, S.Camillo e Gemelli con uno o due centri di II Livello ciascuna e relative strutture di I livello afferenti. Entro il 30 giugno è previsto l’accorpamento della UO ostetrica/neonatologica di Monterotondo (419 nati) con Tivoli e della UO ostetrica/neonatologica di Colleferro (407 nati) con Palestrina. Entro al stessa data è prevista anche la chiusura della Unità di Tarquinia con la qualificazione di quella di Civitavecchia. Nel Presidio ospedaliero di Tarquinia l’attività ostetrica si mantiene come Casa di Maternità Entro il 30 giugno 2015 ci sarà l’accorpamento della UO ostetrica/neonatologica di Alatri con quella di Frosinone. Anche in questo caso il Presidio si trasforma in Casa di Maternità. A partire dal secondo semestre del 2015 scatterà la non contrattualizzazione dell’attività ostetrica neonatologica per le strutture accreditate con un volume di nati inferiore a 500.

Ecco come tutto questo inciderà sul territorio

A Roma 237 posti letto in meno. Il San Giovanni Addolorata acquisirà il personale della Neurochirurgia del Pertini ed aprirà l’oncoematologia grazie al trasferimento dei sanitari dell’ex Oncologia del Sant’Eugenio. Anche il Centro paraplegici di Ostia sfiorerà il raddoppio. Il policlinico di Tor Vergata fa bingo con 74 posti letto in più “donati” dalla nuova Dea. Tra le novità l’introduzione del nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione di secondo livello nella struttura sanitaria della seconda università. Anche il policlinico del primo ateneo, l’Umberto I, si arricchirà della struttura specialistica G. Eastman, integrata strutturalmente e funzionalmente all’azienda, con il Pronto soccorso odontoiatrico all’interno dell’altro Dea di II livello. E se l’azienda ospedaliera San Filippo Neri viene trasformata in presidio della Asl Rm E, mantenendo il ruolo di Dea di I livello, il Nuovo Regina Margherita si riconvertirà in Casa della Salute.

102 posti letto in più per la provincia di Frosinone. In questo territorio si passa complessivamente da 1320 a 1422 posti letto. Per il nuovo polo Frosinone-Alatri passiamo da 422 a 439 posti letto con un potenziamento di 17 posti letto per l’area cardiologica, medica e psichiatrica. Per l’ospedale di Frosinone. Entro il mese di giugno 2015 sarà attivata l’Unità di Trattamento Neurovascolare per ictus e entro il 2015 sarà dotato di una piazzola al servizio del Dea per 24 ore su 24. Per l’ospedale di Sora. 10 dieci posti letto in più, con un potenziamento dell’area medica, dell’ emergenza e della psichiatria. Per l’ospedale di Cassino i posti letto in più saranno 75, passeranno da 234 a 309: l’aumento riguarda la cardiologia, l’area medica e chirurgica, l’emergenza e la neonatologia. L’ospedale si doterà anche di un reparto di psichiatria e di uno di lungodegenza.

70 posto letto in più per la provincia di Rieti. In questo territorio si passa complessivamente da 359 a 429 posti letto. L’incremento riguarda l’area medica, quella chirurgica, la lungodegenza e l’emergenza. Per l’ospedale di Rieti. Entro giugno 2015 sarà aperta l’unita di trattamento neuro vascolare per gli interventi su ictus e sarà mantenuto operativo per 24 ore il servizio di emodinamica, anche nel caso di volumi di attività sotto gli standard. La rete ospedaliera reatina potrà contare anche su 13 posti letto in più per la riabilitazione e 15 per la lungodegenza. Tra le altre cose, grazie all’accordo con l’università La Sapienza, verrà preservata e potenziata anche la maternità.

Per l’ospedale di Amatrice. Per la sua particolare collocazione geografica si configura come ‘ospedale di zona disagiata’ , con posti letto ordinari e di Day Surgery organizzati in un’area comune medico-chirurgica. La funzione di pronto soccorso viene assicurata dai medici ospedalieri dei Dea, dipartimento emergenza e accettazione di primo livello del San Camillo de Lellis. Per il Cecad di Magliano Sabina e per la rete d’emergenza sul territorio. L’ospedale di Magliano Sabina diventerà Casa della salute con un reparto di degenza infermieristica, un centro diagnostico dotato anche di Tac, terapia anticoagulante orale (Tao), Radiologia Ecografia, mammografia, ambulatorio odontoiatrico, centro dialisi, attività chirurgica ambulatoriale, gastroenterologia. L’avvio delle attività è previsto per i primi giorni di dicembre.

19 posti letto in più per la provincia di Viterbo. In questo territorio si passa complessivamente da 859 a 878 posti letto. Per l’ospedale di Belcolle sono previsti 22 posti letto in più dedicati all’area medica, cardiologica, terapia intensiva, perinatale. Per il Dea di I livello di Belcolle, tra l’altro, è prevista anche l’apertura dell’unità di trattamento neurovascolare, Utn, il potenziamento del blocco materno infantile e dell’emodinamica con adeguamento n tutte le ambulanze della provincia di un sistema di teletrasmissione del tracciato Ecg. Per l’ospedale di Viterbo. La base elisoccorso di Viterbo funzionerà anche nelle ore notturne.

In questo modo tutti i comuni e le località della provincia di Rieti saranno coperti dal servizio elisoccorso anche di notte. Anche l’elisuperfice di Amatrice, così come quella di Rieti, funzionerà sulle 24 ore. Entro il 30 giugno 2015 sarà aperta l’unità di trattamento neurovascolare per interventi su ictus. Per l’ospedale di Acquapendente. Si configura come ‘ospedale di zona disagiata’ e potrà disporre 30 posti letto di area medica 10 di Day Surgery. Per gli ospedali di Tarquinia e Civita Castellana è prevista una riorganizzazione delle funzioni che lascia sostanzialmente invariata l’offerta.

66 posti letto in più per la provincia di Latina. In questo territorio si passa complessivamente da 1633 a 1698 posti letto. Per l’ospedale di Latina. Il Santa Maria Goretti passerà da 465 a 535 posti letto, con un aumento di 70 posti letto destinati all’area medica, emergenza e psichiatria. L’ospedale del capoluogo pontino diventa Dea di II livello e farà da riferimento per le strutture della provincia e per quelle di Velletri, Anzio e Nettuno. Per l’ospedale di Terracina sarà invece realizzata una piazzola di atterraggio e la postazione di Forma diverrà operativa anche nelle ore notturne. Per il presidio ospedaliero Terracina-Fondi ci saranno 4 posti letto 4 in più. Per l’ospedale di Formia aumenta la dotazione per l’area chirurgica e per la cardiologia, con un incremento di 8 posti letto.