Lazio Service, la Regione valuta di costituirsi parte civile
Sartore: “la Regione valuterà di costituirsi parte civile in caso di apertura del processo al fine di garantire la Regione da danni all’immagine e finanziari”
Il Faro on line – L’assessore regionale al Bilancio, Demanio e Patrimonio, Alessandra Sartore ha risposto oggi in Consiglio regionale all’interrogazione presentata dal Consigliere Francesco Storace in merito alla richiesta di chiarimenti sul contratto di locazione immobili Lazio Service.”La Regione Lazio, come peraltro fatto in altre occasioni, valuterà di costituirsi parte civile in caso di apertura del processo al fine di garantire la Regione da danni all’immagine e finanziari eventualmente arrecati. L’amministrazione nel rispetto dei contratti di locazione passiva sottoscritti e in conformità con la legislazione nazionale in materia di locazioni nonché della legislazione regionale in tema di razionalizzazione delle sedi per uso istituzionale della Regione e delle società partecipate, procederà gradualmente alla disdetta dei contratti di locazione passiva, parallelamente all’attuazione del piano di razionalizzazione di cui alla DGR n. 759/2014″.
Lo ha spiegato l’assessore regionale Sartore che ha ricostruito la vicenda e ha ricordato come “Il 19 ottobre 2011 tra la società Lazio Service S.p.A (cedente) e la Regione Lazio (cessionaria) è stata sottoscritta la cessione del contratto di locazione, registrato dall’Ufficiale rogante il 5 dicembre 2011, reg. cron. n. 14822. Con successiva deliberazione n. 60 del 24 febbraio 2012 la Giunta regionale approva il seguente provvedimento “Presa d’atto cessione a favore della Regione Lazio del contratto di locazione dell’immobile di via del Serafico 121 Roma”. La Regione Lazio corrisponde dal 1° luglio 2014 all’attuale proprietà del compendio di cui trattasi il canone di locazione annuo di euro 3.278.800,02 IVA esclusa (tale canone è decurtato sia dell’ISTAT sia del 15% del canone di locazione a seguito delle applicazioni delle norme nazionali e regionali vigenti in tema di revisione della spesa pubblica)”.
“Si rappresenta, che nel contesto da ultimo delineato – ha continuato l’assessore – l’Amministrazione regionale ha dovuto attendere la conclusione del processo riorganizzativo delle proprie strutture amministrative al fine di elaborare il Piano di riorganizzazione, anche in attuazione di quanto previsto in tal senso dalla legge regionale n. 4/2013, che, recependo le disposizioni dettate dal legislatore nazionale con la legge n. 135/2012, ha stabilito la necessità di elaborare ed approvare piani di razionalizzazione degli spazi uso ufficio attraverso l’abbattimento del rapporto mq/addetto, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale. Con D.G.R. n. 759 del 4 novembre 2014 è stato approvato il Piano generale di riorganizzazione di tutte le sedi istituzionali della Giunta della Regione Lazio finalizzato ad un riassetto strutturale delle stesse, con l’obiettivo dell’eliminazione di tutte le locazioni passive da attuarsi tramite la valorizzazione dei compendi immobiliari di proprietà dell’Ente”.
Per l’assessore Sartore “Il piano è coerente con le misure di valorizzazione del patrimonio regionale in corso di elaborazione ed attuazione, anche in esecuzione dell’Accordo di collaborazione firmato con l’Agenzia del Demanio in data 18 novembre 2013, per le attività di analisi, valutazione, segmentazione, valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio immobiliare pubblico della Regione Lazio. Inoltre, si evidenzia che nelle more dell’attuazione del suddetto piano di razionalizzazione, la Giunta ha provveduto ad ottimizzare l’utilizzo degli immobili di via del Serafico con il trasferimento, oltre che dei 215 dipendenti della Direzione Politiche sociali, autonomie, sicurezza e sport, di circa 130 dipendenti della Direzione Agricoltura e sviluppo rurale”.