L’assessore Borrelli risponde al consigliere Amedeo Bianchi

4 dicembre 2014 | 00:15
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L’assessore Borrelli risponde al consigliere Amedeo Bianchi

In merito alla delibera della Giunta con la quale si avvia la revisione e l’aggiornamento del Piano Particolareggiato di Borgo Vodice

Il Faro on line – “Il Consigliere Amedeo Bianchi mostra con il suo intervento di non aver compreso – o forse ben letto – il comunicato che è bene ribadire riguarda la deliberazione della Giunta con la quale si avvia la revisione e l’aggiornamento del Piano Particolareggiato di Borgo Vodice, che è cosa diversa da un piano per il recupero di nuclei abusivi al quale sembrerebbe riferirsi.Come noto, a chi conosce l’ABC dell’ordinamento urbanistico, con un Piano Particolareggiato o  sua revisione non sono sanabili abusi edilizi.

La delibera assunta in Giunta ha come finalità quella di rielaborare il quadro di Borgo Vodice in un contesto che non solo lo riguardi nel suo insieme, ma che lo inquadri nel suo divenire, ne tracci una ipotesi di futuro che sia in sintonia con tutto il territorio comunale, ne esalti le specificità dandogli spessore.Il dubbio espresso dal Consigliere Bianchi di ritenere che con questo decisione si pensi di  “premiare l’illegalità”  o “sanare in maniera sotterranea abusi clamorosi perpetrati da anni” – cosi riferendosi in forma inaccettabile  nei confronti della comunità di Borgo Vodice –  è un’offesa che, se cosi fosse, rispediamo al mittente, sia per la stessa comunità che per chi ha deciso, dopo circa quaranta anni, di assumersi la responsabilità di trovare soluzioni generali capaci di elaborare la complessità di un territorio magnifico cui siamo chiamati a dare un futuro.

Lasciamo ai Cittadini ogni conseguente valutazione sugli interventi di chi sembra avere come obiettivo la ricerca del pretesto per lo scontro, per la contrapposizione strumentale a tutti i costi. Ma non ci spaventa la prospettiva di dover lavorare con determinatezza a cambiare l’atteggiamento di quanti possono non essere convinti dell’assoluta limpidità delle proposte messe sul tavolo. Non possiamo permettere illazioni, di nessun tipo, non possiamo permettere allusioni.
Che il territorio della nostra Città presenti profili complessi pare non possa essere messo in discussione. La complessità ha profili diversi, strutturali, di specificità paesistica e territoriale, di bellezza, come categoria assoluta, perché abbiamo il privilegio di amministrare un Territorio che di questa bellezza è pregno.
Una sarà la soluzione, e dovrà essere condivisa, inaspettata, capace di dare risposta alle esigenze della nostra amata comunità.Le singole criticità, gli insediamenti illegittimi, le aree rimaste inutilizzate per inadeguatezza normativa, per incertezze di regolamenti, dei meccanismi attuativi del vecchio piano particolareggiato vanno guardate più con l’occhio di chi vuole costruire una prospettiva che con lo sguardo, quello sì velato di intenzionalità non dichiarate, di chi scava pretesti di contrapposizione di parte.

Può risultare inedito, forse sorprendente questa chiamata alla lealtà totale – prima di tutto nei confronti di chi si pretende di rappresentare – a mettere sul tavolo carte scoperte, necessità, proposte di soluzione a quei problemi il cui accumularsi nell’arco di quasi quaranta anni sembra oggi un peso preoccupante, a cui trovare un capro espiatorio, sul quale costruire il profilo di un nemico. Saremo giudicati per le soluzioni che sapremo trovare, non per la brillantezza degli argomenti tirati in campo sulle responsabilità di chi ci ha preceduto.
Noi vogliamo trovare soluzioni condivise, e rinnoviamo l’appello ad una limpidità di ragionamento che sia pari alla nostra.E pretendiamo che la stessa lealtà cui ci obblighiamo quotidianamente faccia parte non solo dei comportamenti, ma anche del lessico di tutti gli attori di questa rappresentatività politica ed amministrativa per portare il dovuto rispetto alla comunità che siamo chiamati a rappresentare”.