L’Istituto Scolastico Faraday incontra Davide Cerullo

15 gennaio 2015 | 00:15
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L’Istituto Scolastico Faraday incontra Davide Cerullo

Dirigente Scolastico Pinto :”Come scuola dobbiamo testimoniare ai giovani che il futuro è la cultura”

Il Faro on line – Una giornata di incontro con lo scrittore Davide Cerullo per oltre trecento studenti dell’ITI Faraday di Ostia. Per parlare del suo libro Ali bruciate – bambini di Scampia (Ed. Paoline), ma soprattutto di come i libri e la cultura possano cambiarti la vita. Specialmente quando a diciotto anni ti trovi già in carcere dopo una adolescenza trascorsa al servizio della camorra e del mercato della droga fra le strade di Scampia. É questa l’iniziativa che il Faraday proporrà agli studenti del triennio nella giornata di giovedì 15 gennaio.

Iniziativa che si inserisce a pieno titolo nel progetto annuale Libriamoci, promosso dal Ministero dell’Istruzione, che il Faraday ha trasformato in una piattaforma di riflessione che sta abbracciando l’intero anno scolastico. Con la collaborazione, tra gli altri, del gruppo Eliseo Scuola – Teatro Eliseo. Al momento di apertura, previsto giovedì 15 alle ore 9.00 nell’Aula Magna Steve Jobs dell’istituto di Via Capo Sperone 52, interverranno Paolo Masini, Assessore alla Scuola di Roma Capitale ed Emanuela Droghei, Assessore al Welfare del Municipio X.

Isabella Pinto, Dirigente Scolastico del Faraday, presenta così l’evento: “Siamo una scuola che opera in un territorio di periferia, attraversato da tante risorse ma anche da problematiche sociali consistenti, compreso il tentativo di radicamento della stessa criminalità organizzata. Sappiamo che tutto questo è più facile laddove minori sono le possibilità di accesso alla cultura e quindi anche gli strumenti per la conoscenza non solo del mondo e dei suoi meccanismi, ma anche di noi stessi. Come scuola abbiamo il dovere di testimoniare agli studenti che il loro futuro passa anzitutto dalla cultura, dallo studio, dalla capacità di leggere ed interpretare una realtà complessa come quella attuale, avvincente da tanti punti di vista ma anche in bilico, precaria. Pensiamo ai fatti che hanno sconvolto la Francia in questi giorni. La storia di Davide Cerullo è una testimonianza forte in questa direzione. La storia di un adolescente che attraversa i gironi della criminalità e che dentro il buio del carcere trova una luce per ricominciare. Non la trova nel carcere, di cui ha più volte descritto le opacità, ma la trova nei libri. Da lì comincia un’altra storia, personale e sociale, che oggi lo vede in prima fila fra quanti, anche a Scampia, lavorano per scrivere un futuro diverso per i ragazzi”.