Riflettori accesi sulle strategie estetiche dietro i “Comic Book movies”

17 gennaio 2015 | 00:15
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Riflettori accesi sulle strategie estetiche dietro i “Comic Book movies”

“Parole sotto lo schermo”, appuntamento inserito nel Progetto delle Officine culturali e del circuito dei Teatri Riuniti del golfo

Il Faro on line – Batman, Superman, Catwoman, Hulk, non c’è ormai stagione cinematografica senza il suo bravo supereroe a tenere desta l’attenzione di un pubblico sempre più distratto. Il cinema contemporaneo americano, infatti, sembra sempre più aver bisogno di supereroi per sopravvivere. E il pubblico italiano, da parte sua, si è ormai talmente abituato alla grammatica di questo sotto genere dell’industria, che qualche volta riesce ancora ad essere Arte, che fatica ad accettare sperimentazioni più autoriali come ‘Birdman’ di Iñarritu o, a casa nostra e con meno ambizioni, ‘Il ragazzo invisibile’ di Salvatores.

Lunedì 19 gennaio alle ore 17:00, a Formia, presso la storica sala del Teatro Bertolt Brecht in via delle Terme Romane snc, Giovanni Spagnoletti parlerà dei ‘Comic Book movies’, dei film tratti dai fumetti. L’importante appuntamento rientra nella stagione ‘Parole sotto lo schermo’ a cura di Alessandro Izzi promossa dal Teatro Bertolt Brecht in collaborazione con l’Ipab Ss. Annunziata all’interno del Progetto delle Officine culturali della Regione Lazio e del circuito dei Teatri Riuniti del golfo. 

Sarà l’occasione di rendersi conto di quali e quante sono le strategie estetiche messe in campo in questo genere all’apparenza solo commerciale. Ma sarà anche l’occasione per una riflessione sulla società che consuma questo genere di film.

Il comic book movies non è, infatti, solo una strategia di marketing che, attraverso l’impiego massiccio di effetti speciali cerca di riportare, attraverso un gigantesco potenziamento della spettacolarità, lo spettatore in sala. Esso è anche luogo di un continuo incrocio di strategie comunicative e trans mediali di portata inaudita, un vero e proprio crogiuolo in cui la modernità tecnologica si fonde con le strutture narrative e gli archetipi della Grande Letteratura e dell’Epica del passato.