Sequestro oleodotto, deliberata la richiesta all’Eni di monitoraggi e vigilanza

Il sindaco Montino: “Siamo disponibili a collaborare con gli altri Comuni coinvolti, per trovare forme di convenzione e mettere le nostre forze a disposizione per controlli e verifiche”
Il Faro on line – Si è svolto, presso la sala delle adunanze consiliari del Comune di Fiumicino, un consiglio comunale straordinario aperto, unico punto all’ordine del giorno, il sequestro preventivo dell’oleodotto Civitavecchia-Fiumicino. Alla seduta erano presenti l’on. Athos De Luca, presidente IV commissione capitolina; la dott.ssa Alessandra Riccetti, presidente del consiglio comunale di Civitavecchia; l’ass.re Andrea Mundula, assessore Ambiente comune di Cerveteri; avv. Giorgio Lauria, vicesindaco del comune di Ladispoli; e i rappresentanti delle società Eni Spa; Aeroporti di Roma; Raffineria di Roma e Seram Spa.
“A seguito delle relazioni dettagliate inviate dal sindaco Montino, inerenti i furti all’oleodotto Eni, alla procura di Civitavecchia – spiega il presidente del Consiglio Comunale di Fiumicino Califano -, il Gip ha disposto il sequestro dello stesso, chiedendone il totale svuotamento, finché non verranno installati adeguati sistemi di sicurezza atti ad impedire ulteriori reati. Abbiamo indetto un consiglio comunale straordinario, poiché vogliamo invitare i Comuni, l’Eni e le aziende che usufruiscono dell’oleodotto, a fare fronte comune sulle questioni ambientali. Sarà compito del Consiglio comunale e delle associazioni preposte, in occasione della conferenza dei servizi aprire una discussione, così come ci chiedono i cittadini e come richiede la trasparenza con cui fin dal primo momento abbiamo affrontato quest’emergenza”.
Le varie effrazioni, portarono ad un enorme danno ecologico a causa dello sversamento di 30mila litri di cherosene su terreni ed acque superficiali a Palidoro e Maccarese con conseguente moria di pesci ed uccelli. “Gli sversamenti – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Roberto Cini – hanno interessato canali di scolo che hanno riversato il prodotto nel Rio Palidoro e nel Fiume Arrone. Già negli anni scorsi ci sono stati altri interventi, al 31 gennaio 2012 risale un episodio di cui, in Assessorato, non esistono atti dell’Amministrazione a riguardo. Ma è certo che la bonifica dei terreni circostanti è in corso ancora oggi”.
I rappresentanti politici hanno chiesto ai delegati dell’Eni Spa, presenti in sala, le strategie che l’azienda intende mettere in atto per impedire che quanto accaduto possa ripetersi in futuro e di fare il punto della situazione sui lavori di messa in sicurezza.
“Ci rendiamo conto dell’enorme problema e delle gravi conseguenze che i continui tentativi di furto posso avere sull’ecosistema – spiega il dott. Alessandro Gaeta, responsabile logistica primaria -. A tal proposito, la nostra società, ha sviluppato un sistema di monitoraggio vibro acustico, pensato per ridurre il più possibile gli effetti che le infrazioni hanno sull’ambiemte. L’ apparato permette un rilevamento rapido e puntuale su qualsiasi tentativo di effrazione e di intervento non autorizzato sull’oleodotto, per rendere l’eventuale intervento il più tempestivo possibile. Tale sistema è gia pronto sul tratto di oleodotto tra Pantano di Grano e Seram Fiumicino. Purtroppo però, non può prevenire il tentativo di furto, perché questo, può essere assolto solo da un’attività preventiva, in particolare, delle forze dell’ordine”.
Nel corso dell’assemblea è stato votato un ordine del giorno che dà mandato al sindaco di Fiumicino di costituire una Commissione straordinaria che coinvolga tutti i Comuni con il compito di monitorare e vigilare che Eni Spa, Raffineria di Roma e Seram spa, relazionino settimanalmente, ognuna per le proprie competenze, sulle forme di approvvigionamento alternative degli aeromobili in partenza e in transito dall’Aeroporto Leonardo Da Vinci.
Si è chiesto inoltre a Eni Spa di relazionare con cadenza quindicinale lo stato di avanzamento dell’iter necessario all’installazione del nuovo sistema di monitoraggio sulla tratta interessata e successivamente dei lavori in essere.
“È necessaria – ha aggiunto il sindaco Montino – una maggiore vigilanza, senza abbassare mai la guardia, fino a quando non usciremo dall’emergenza. Serve anche un lavoro di prevenzione, fatto non solo con strumenti tecnologici nuovi, che non garantiscono l’intervento immediato, ma anche attraverso un sistema di sorveglianza che preveda l’impiego di uomini sulla tratta dell’oleodotto. Noi come Comune siamo disponibili a collaborare in questo senso, così come gli altri Comuni coinvolti, trovando forme di convenzione e mettendo le nostre forze a disposizione per controlli e verifiche.
Bisogna passare a una fase operativa. Mi auguro che il 10 febbraio, data prevista per la conferenza di servizio la discussione riguarderà non solo la caratterizzazione e il piano di bonifica, quindi anche la seconda fase da portare avanti, e il sistema della prevenzione e dei controlli”.
Silvia Buoso