Senza sosta  le attività di vigilanza dell’ecosistema della Guardia Costiera

31 gennaio 2015 | 00:15
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Senza sosta  le attività di vigilanza dell’ecosistema della Guardia Costiera

Sotto stretto controllo il corretto funzionamento dei sistemi di localizzazione automatica a bordo delle imbarcazioni da pesca

Il Faro on line – Continuano le attività di vigilanza ambientale e di tutela dell’ecosistema marino da parte della Guardia Costiera di Gaeta, al fine di garantire l’esercizio delle attività di pesca in conformità alle vigenti norme di settore. I controlli, sia a terra che in mare, svolti dal personale della Guardia Costiera di Gaeta, hanno permesso di accertare l’esecuzione di attività di pesca in violazione delle norme sulla “localizzazione” delle unità in mare. Nel corso delle ultime attività di controllo pianificate al largo del litorale di Marina di Minturno – a circa 3 miglia dalla costa -, un equipaggio della Guardia Costiera di Gaeta ha individuato un motopesca intento ad operare senza l’utilizzo del prescritto sistema di localizzazione radio “Ais – Automatic Identification System”. Tale strumento di ausilio alla navigazione, consente di conoscere in ogni momento la posizione delle unità navali in mare, favorendo la sicurezza in mare ed agevolando le operazioni di soccorso. Lo stesso, reso obbligatorio per le unità da pesca nel maggio 2014, fornendo un monitoraggio costante della posizione dei natanti, consente di verificare che le attività di pesca vengano effettuate all’interno delle aree consentite ed in conformità alle abilitazioni delle singole unità pescherecce, a maggiore tutela dell’ambiente marino e della risorsa ittica, contrastando così la pesca “indiscriminata” e “sotto costa”.

Accertato quindi, anche attraverso il controllo incrociato con la Sala Operativa della Guardia Costiera di Gaeta, che l’apparato Ais del peschereccio risultava disabilitato, rendendo così l’unità da pesca “invisibile” ai sistemi informatici di controllo, i militari hanno provveduto a fermare l’unità ed elevare un verbale amministrativo di 6.197,00 euro. Terminati gli accertamenti e riattivato il trasmettitore del sistema, l’imbarcazione ha potuto proseguire nelle proprie attività, questa volta nel rispetto delle norme sull’attività di pesca e sulla tutela dell’ambiente marino.