Pisana, presentate le leggi su trasparenza e partecipazione

13 febbraio 2015 | 08:28
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Pisana, presentate le leggi su trasparenza e partecipazione

La prossima settimana inizierà il ciclo di audizioni che permetterà poi alla Commissione Affari costituzionali e statutari di avere un quadro generale più completo

Il Faro on line – Con le relazioni di Teresa Petrangolini (Per il Lazio) e Gianluca Perilli(M5S) in prima Commissione è iniziato in Consiglio regionale l’iter legislativo delle due proposte di legge sulla trasparenza e sulla partecipazione. La prossima settimana inizierà il ciclo di audizioni che permetterà poi alla Commissione Affari costituzionali e statutari di avere un quadro generale più completo prima dell’esame dell’articolato e degli emendamenti, come annunciato dal presidente Baldassarre Favara (Per il Lazio).

La consigliera Teresa Petrangolini, prima firmataria della proposta di legge sulla trasparenza – sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza e dai quattro membri di maggioranza dell’Ufficio di presidenza – ha precisato che si tratta di un testo di iniziativa consiliare, aperto al contributo di tutti i consiglieri. In questo senso, la consigliera segretaria dell’Udp ha sottolineato che “il fatto che lo stesso presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, abbia sottoscritto la proposta è un segno evidente che c’è l’intenzione di dare un’impronta forte in questa legislatura, una volontà chiara che il Consiglio vuole essere protagonista nella strategia della trasparenza”.

Dopo aver spiegato che la proposta è innovativa anche perché “renderà più trasparenti non solo la Regione e il Consiglio ma pure tutti gli altri soggetti regionali”, Petrangolini ha elencato rapidamente i punti salienti contenuti nel testo presentato oggiAggiungi un appuntamento per oggi: 1) Pubblicazione on line (“si allarga la base dei dati che devono essere pubblicati obbligatoriamente”); 2) Accesso ai dati (“viene introdotta la grande novità dell’accesso generalizzato, che aumenta la proattività dei cittadini”); 3) Open data (“viene semplificata la parte attuativa della precedente legge e definito il loro riutilizzo”); 4) Agenda digitale (“implementata con il piano triennale, con particolare riferimento alla banda larga”); 5) e-Democracy (“favorita la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali”); 6) Giornata della trasparenza (“diventa un momento di vera e propria rendicontazione dell’attività istituzionale nei confronti dei cittadini”); 7) Registro dei lobbisti (“esiste in quasi tutti gli altri Paesi e nell’Unione europea, da noi no”); 8) Potenziamento del ruolo del Difensore civico regionale.

Quest’ultimo è uno dei punti in comune con l’altra proposta di legge presentata in commissione, quella del Movimento 5 stelle che introduce e regola le forme di partecipazione, illustrata da Gianluca Perilli: “La nostra proposta mira a colmare le lacune e a superare le criticità della democrazia rappresentativa: troppo spesso i rappresentanti eletti dal popolo si allontanano dal mandato loro conferito e non vi è possibilità da parte dei cittadini di intervenire sulle loro scelte.Le forme di democrazia diretta sino ad ora in uso, quali il referendum e le proposte di legge di iniziativa popolare – ha aggiunto il vicepresidente della Commissione – si sono difatti rivelate insufficienti e inadeguate a garantire ai cittadini una reale e stabile partecipazione in via diretta alla vita democratica e ai processi decisionali”. Da qui l’esigenza di introdurre strumenti atti a favorire una maggiore partecipazione “anche di quei singoli cittadini che sono portatori di interessi legittimi ma che non sono iscritti a partiti, sindacati o associazioni, attraverso il potenziamento del ruolo del difensore civico”, ha concluso Perilli.

Plauso alle due proposte è arrivato dagli altri consiglieri presenti, con alcune precisazioni. Giuseppe Emanuele Cangemi (Ncd), Fabio Bellini (Pd) e Simone Lupi (Pd) hanno auspicato che il processo legislativo di queste due proposte coinvolga il più possibile tutti i consiglieri e che non sia preceduto da annunci mediatici. In particolare, Cangemi ha chiesto di evitare che diventi “la bandiera di qualcuno, perché bisogna stare attenti a non mortificare il ruolo della politica, che deve invece ritornare a essere protagonista”.

Prima della chiusura della seduta, la Commissione ha anche iniziato l’esame dell’articolato della proposta di legge n. 64 concernente “Iniziative regionali volte a prevenire e contrastare il fenomeno del sovraindebitamento e dell’usura”, a firma dello stesso Cangemi. E’ stato approvato l’articolo 1 con due emendamenti.