Tornano a crescere i detenuti nelle carceri del Lazio
Angiolo Marroni: “Si è ancora lontani dal poter garantire standard di vivibilità accettabili in diverse realtà della Regione”
Il Faro on line – Tornano a crescere, dopo mesi ininterrotti di calo, le presenze di detenuti nelle carceri della Regione Lazio. Il 23 febbraio 2015 i reclusi presenti nei 14 istituti della Regione erano 5.702, 83 in più rispetto alla rilevazione diffusa dal DAP lo scorso 22 gennaio ed addirittura 102 in più rispetto al 31 dicembre 2014. Lo rende noto il Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni commentando i dati del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
Anche se, rispetto ad un anno fa, le presenza fanno registrare un – 1.150 (la rilevazione del 4 febbraio 2014 indicava, infatti, 6.856 presenze) per il Garante la novità più rilevante che emerge dalle statistiche del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria è che, “in questo inizio di 2015, si è avuta una inversione di tendenza, con un piccolo ma costante aumento dei reclusi nelle carceri. I numeri restano decisamente lontani dalle medie registrate fino a due anni fa ma, certo, questa tendenza rappresenta un piccolo campanello d’allarme, anche perché il sovraffollamento fa sempre segnare un + 600 presenze rispetto alla capienza regolamentare degli istituti regionali, fissata dal Dipartimento a quota 5.114”.A livello nazionale, il Lazio si conferma al quarto posto nella graduatoria delle Regioni italiane con il maggior numero di detenuti dietro Lombardia con 7.875 presenze, Campania con 7.314 e Sicilia con 5.888).
Dai dati regionali emergono ulteriori spunti di riflessione. Torna, infatti, a salire la percentuale dei detenuti in attesa di giudizio definitivo: nel Lazio attualmente sono 2.172, il 38,09% del totale, contro il 37,39% di un mese fa. Nel dettaglio, 1.206 sono i reclusi in attesa di giudizio di I grado, e 1.146 i condannati non definitivi. I condannati definitivi sono invece 3.511, il 61,57% (contro il 62,34% di un mese fa).
“Al di là dei numeri – ha commentato il Garante dei diritti dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni – il dato “qualitativo” rilevante, confermato purtroppo dalle cronache, è che si è ancora lontani dal poter garantire standard di vivibilità accettabili in diverse realtà della Regione. Faccio riferimento in particolare alle situazioni di Frosinone, dove ultimamente si sono registrate delle aggressioni agli agenti di polizia penitenziaria, di Latina, dove si continua ad utilizzare un carcere che secondo le stesse autorità da tempo doveva essere chiuso, e di Velletri. Realtà dove, a fronte delle criticità segnalate da esponenti politici e sindacati degli agenti di polizia penitenziaria, oggi registriamo paradossalmente un aumento delle presenze rispetto ad un mese fa”.