Trasporto aereo: a rischio di fallimento Alitalia Maintenance System
Minucci – Montino: “Rischio concreto di chiusura dell’unico polo produttivo che esiste in Italia di eccellenza delle manutenzioni aeronautiche
Il Faro on line – Proclamato lo stato di agitazione, rischia il fallimento la Alitalia Maintenance Systems, eccellenza nel settore tecnico delle manutenzioni aeronautiche italiane con 240 dipendenti. Decisivi per le prospettive future gli esiti dei confronti previsti nei prossimi giorni. Dopo la polverizzazione del gruppo Alitalia Lai, la più importante e strategica azienda di manutenzione dei motori aeronautici it è stata lasciata andare al proprio destino e si trova oggi ad un passo dalla chiusura in seguito all’irrisolta situazione di concordato preventivo. Gli investimenti promessi dalla società giordana Panmed, che avrebbero potuto dare ossigeno all’azienda, ancora non sono arrivati e, se non si giungerà a una svolta di questa vicenda, il 22 settembre prossimo il giudice fallimentare dovrà valutare una situazione ormai compromessa.
A questo si aggiunge che, a quanto risulta, Alitalia Sai ha rallentato, fino alla sospensione, le commesse per la revisione dei motori previste dal contratto di servizio. Contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato con il rilancio del gruppo Alitalia Sai e l’ingresso di Etihad, si assiste all’ennesimo affossamento di una delle migliori produzioni tecniche aeronautiche. I 240 lavoratori, ora in cassa integrazione a rotazione, temono per il proprio posto di lavoro ed hanno dichiarato lo stato di agitazione. Questa vicenda rappresenta uno dei tanti esiti negativi di com’è gestito il settore del Trasporto Aereo, sempre in crescita di passeggeri ma in costante e drammatica crisi occupazionale, senza una minima idea di rilancio nazionale dal punto di vista strategico, industriale e occupazionale. L’Usb chiede che sia immediatamente ripreso il normale ciclo produttivo di revisione dei motori per Alitalia Sai e che il Governo decida per un intervento pubblico, teso al salvataggio dell’azienda e delle potenzialità che rappresenta.
“Nonostante i notevoli sforzi fatti finora sia dal Governo che dalla Regione Lazio, credo sia fondamentale affrontare e risolvere al più presto le difficili situazioni di molti lavoratori ed ex-dipendenti Alitalia. Per questo motivo ho inviato una lettera ai Ministri Delrio, Poletti e Guidi, al Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano e all’Assessore al Lavoro della Regione Lazio, Lucia Valente per condividere con loro la forte preoccupazione sul futuro dei 184 ex-dipendenti Alitalia che hanno aderito al ‘Piano Alitalia Regione Lazio’, dei 240 lavoratori dell’Alitalia Maintenance Systems (Ams) e dei tanti ex-dipendenti Alitalia a cui a breve scadranno tutte le forme di ammortizzazione sociale, lasciando nei fatti senza alcun reddito moltissime famiglie laziali. Una situazione che rischia di avere ripercussioni economiche e sociali serissime su un territorio che sta provando con molte difficoltà ad uscire da un durissimo periodo di crisi.
Sono consapevole del fatto che la Regione Lazio ed il Governo, stanno lavorando da tempo per trovare delle soluzioni idonee ma ritengo indispensabile fare uno sforzo ulteriore per dare delle garanzie ed una prospettiva di futuro alle tantissime famiglie coinvolte, prima che sia troppo tardi. Personalmente sono pronto a fare la mia parte e ad organizzare e partecipare a tutte le iniziative volte a cercare soluzioni serie e concrete per sbloccare una situazione che si fa sempre più allarmante” – così il deputato PD e membro della Commissione Trasporti, Emiliano Minnucci.
“Ieri pomeriggio 16 settembre ho incontrato una rappresentanza di lavoratori di Alitalia Maintenance System, che mi hanno espresso le loro preoccupazioni sul futuro dell’azienda. A loro va tutta la mia solidarietà impegnandomi, per quanto è nelle mie possibilità, a coinvolgere le altre istituzioni per cercare di far chiarezza su una situazione che, ogni giorno che passa, diventa sempre più drammatica. I lavoratori, infatti, sono in cassa integrazione e temono che nei prossimi giorni la situazione possa precipitare se non vi sarà un intervento immediato e urgente”
“Qui stiamo parlando del rischio concreto – conclude Montino – di chiusura dell’unico polo produttivo che esiste in Italia. Si tratta di una funzione che storicamente ci appartiene, svolta da 240 professionalità di alta specializzazione e che potrebbero ritrovarsi senza un lavoro. L’Amministrazione comunale farà tutto ciò che è in suo potere per attirare l’attenzione su questo tema, che va al di là dei colori politici” – queste le parole del primo cittadino Esterino Montino all’incontro che si è tenuto oggi presso la Casa Comunale, alla presenza anche dei consiglieri di opposizione William De Vecchis e Raffaello Biselli.