Per far quadrare i conti, Cotral mira a regolarizzare i flussi finanziari recuperando l’evasione almeno nella misura del 45 per cento del mancato introito
Il Faro on line – Nuova audizione oggi alla Pisana, in commissione VI – Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica del Consiglio regionale, presieduta da Enrico Panunzi (Pd), dei vertici Cotral, il presidente Amalia Colaceci e l’amministratore delegato Arrigo Emilio Giana, sul nuovo piano industriale 2015-2017, illustrato in commissione il 24 settembre scorso: in quella occasione il presidente aveva annunciato che la commissione sarebbe stata riconvocata per consentire ai consiglieri l’elaborazione di osservazioni e suggerimenti, il che è stato appunto l’oggetto dell’appuntamento.
Le linee principali del nuovo piano
Nella precedente audizione, in sintesi, l’attuale management di Cotral, azienda che serve un territorio di circa 17 mila chilometri quadrati (393 comuni e una popolazione di circa 5,9 milioni di abitanti), con capitale interamente posseduto dalla Regione, in quanto affidataria in house dei servizi Tpl extraurbani laziali, aveva dichiarato che il piano 2011-2014 non aveva raggiunto i propri obiettivi per il mancato avverarsi di ipotesi esterne, ridotta disponibilità di risorse da dedicare ai progetti e un insufficiente controllo dell’avanzamento.
Quanto al nuovo piano, era stato detto che esso prevede, tra l’altro, l’esternalizzazione del 10 per cento del servizio; il rinnovo della flotta con 165 nuovi autobus dal 2016 e ulteriori 250 dal 2017; un turnover del personale gestito con le sole uscite fisiologiche e le assunzioni nel rispetto dei vincoli di costo delle pubbliche amministrazioni; livelli delle tariffe immutati nel prossimo triennio. Per far quadrare i conti, Cotral mira a regolarizzare i flussi finanziari recuperando l’evasione almeno nella misura del 45 per cento del mancato introito. Infine che la regolarità delle corse, il comfort dell’ambiente di viaggio, l’accuratezza, la circolazione e la tempestività delle informazioni sono gli obiettivi fondamentali da perseguire.
Il dibattito
Intervenuto per primo nell’audizione odierna, Adriano Palozzi (PdL Forza Italia) è stato molto duro nei confronti del piano e in particolare dell’a.d. di Cotral; il piano, a suo avviso, contiene “molte banalità insieme ad alcune cose non realizzabili”. Al termine del suo intervento, Palozzi ha abbandonato i lavori insieme al suo collega di partito Giuseppe Simeone. Ha preso quindi la parola l’assessore alla mobilità Michele Civita, che al contrario ritiene che nel piano ci siano cose positive, come ad esempio il fatto che con la nuova gara in corso per l’acquisto dei mezzi si risolverà in parte il problema dei costi di manutenzione, forte fonte di spesa per l’azienda.
La presidente Colaceci si è detta poi dispiaciuta del fatto che la discussione sul piano, anziché entrare nel merito, si stesse arenando su una polemica che a suo avviso aveva natura politica; per quanto riguarda il merito, infatti, a suo avviso le previsioni del piano sono idonee ai fini del risanamento dell’azienda. L’a.d. di Cotral, Giana, è intervenuto a seguire, spiegando che la gara di rinnovo del parco veicoli si è conclusa il 15 settembre scorso, quanto alla fase di presentazione delle offerte; il piano triennale si incentra su tale rinnovo, possibile grazie a stanziamenti regionali, di cui una prima tranche da 25 milioni di euro già impegnata, e un programma che prevede un recupero di 30 milioni di euro tra maggiori ricavi e minori costi.
Chiarimenti sono stati richiesti da Giancarlo Righini (Fratelli d’Italia), sul 10 per cento dell’azienda di cui il piano prevede la privatizzazione, e da Pietro Sbardella (Gruppo misto) sul ritardo e le lacune della presentazione da parte di Cotral dei documenti nei confronti dei quali era stato chiesto l’accesso agli atti. Fabrizio Santori (Misto) ha puntato il dito contro la mancanza di trasparenza che, a suo avviso, contraddistingue l’azienda, a partire dal suo sito internet; inoltre, si è chiesto con preoccupazione se risponda a verità il fatto che sia previsto un taglio del 4 per cento dei chilometri di percorrenza.
La presidente Colaceci ha replicato a queste ultime osservazioni dicendo che, anzitutto, i consiglieri sono stati messi in possesso di tutte le delibere di Cotral, con la sola omissione della parte riguardante le discussioni interne propedeutiche all’adozione degli atti. Inoltre ha affermato che il solo motivo per cui la gara per le pulizie, altro tema sollevato dai commissari, non è stata sottoposta all’Autorità di vigilanza sulla corruzione è che, al momento della sua conclusione, il protocollo tra la Regione e quell’organo non era stato ancora concluso. Sulle consulenze, infine, altro problema proposto dai consiglieri, la risposta è stata che quelle che figurano sul sito sono per la maggior parte in realtà prestazioni di servizio utili all’azienda.
Infine, è intervenuto di nuovo l’assessore Civita, che, quanto al dieci per cento dell’azienda di cui si prevede l’esternalizzazione, ha ricordato che il termine entro cui realizzare questa operazione è il 2019 e comunque si tratta di una decisione presa consultando anticipatamente le organizzazioni sindacali. Sulla riduzione del chilometraggio, Civita risponde che la cosa principale che verrà fatta sarà una verifica della sovrapposizione tra Cotral e linee comunali, con eliminazione del servizio Cotral in tali casi. Anzi, ci saranno anche incentivi per i comuni che si associno ai fini di garantire il trasporto pubblico nel loro ambito territoriale permettendo così l’alleggerimento della percorrenza Cotral. Il presidente ha quindi concluso alla quale erano presenti anche i consiglieri Riccardo Agostini e Cristiana Avenali (PD) e Silvia Blasi (M5S).