Ticket sanitari, Santori: “Troppi casi sospetti. La Regione tenta di fare cassa”
Con Assotutela già pronto l’esposto alla Procura e il modulo di ricorso collettivo
Il Faro on line – “Continuano ad arrivare casi sospetti in merito ai 30 milioni di euro richiesti dalla Regione Lazio per esenzioni non dovute sui ticket sanitari. Cartelle di oltre 400 euro per esami svolti nel 2009 e nel 2010, visite al Bambin Gesu’ effettuate nel 2008 ma fu pagato il ticket, visite ai consultori ma nessuno dei responsabili chiese al paziente di pagare e addirittura visite relative al 2010 che non sono mai state prenotate ne’ effettuate: questi sono solo alcuni casi clamorosi che abbiamo accertato con l’associazione Assotutela e che si sono verificati a seguito degli oltre 235 mila avvisi bonari che sembrerebbero essere stati inviati solo per fare cassa” – dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.
“Perchè non c’è stato controllo al momento delle richieste delle prestazioni sanitarie? Come fanno i cittadini a conservare ricevute vecchie di oltre 7 anni ormai prescritte? Gravi inoltre i tassi usurari applicati come penali e interessi di mora. Si tratta di una semplice vessazione che non deve passare perché è inaccettabile che immigrati e rom hanno tutto gratis compresa la precedenza in qualsiasi graduatoria mentre ai cittadini italiani fanno pagare anche l’aria con l’aggravante delle penali e degli interessi. Insieme ad Assotutela abbiamo già predisposto un modulo di ricorso collettivo anche se la Regione Lazio dovrebbe rendersi conto di aver inviato cartelle pazze a pioggia e sanare le situazioni sospette. Comunque a prescindere presenteremo un esposto alla Procura di Roma così da tutelare i cittadini e far comprendere agli amministratori regionali che non si può sperperare denaro pubblico e poi rifarsi sulla pelle dei malati” conclude Santori.