Fondazione Caboto: “Qualità e formazione al servizio delle professioni del mare”
Un percorso di studi con riconoscimento internazionale e garanzia di occupazione
Il Faro on line – “In merito a quanto e’ stato scritto in questi giorni sulla stampa locale, desideriamo rispondere ad alcuni dubbi espressi relativamente al ruolo svolto dall’Its – Fondazione “G. Caboto”, alle opportunita’ di lavoro veramente offerte ai giovani del territorio e alla riconoscibilita’ internazionale dei corsi erogati. Gli Its – comunemente denominati “Fondazioni” – sono Scuole dello Stato italiano gestite dal Miur che nascono per iniziativa di un Istituto di riferimento per colmare il gap esistente tra mondo scolastico e mondo del lavoro favorendo un concreto indirizzo dei giovani verso le professioni” – lo afferma in una nota la fondazione G. Caboto.
“A Gaeta, ad esempio, l’Its per la Mobilità Sostenibile – Fondazione “G. Caboto” ha come Istituto di riferimento l’Istituto Nautico “G. Caboto” che rilascia il titolo finale per conto del Ministero. Nell’Its – Fondazione “G. Caboto” si garantisce ai giovani l’accesso alla professione di Ufficiale di Marina Mercantile attraverso un ricco percorso formativo dove, all’approfondimento di tematiche legate al vasto mondo della navigazione fatto in aula, si affianca l’esperienza diretta a bordo delle navi, ancor prima del rilascio del titolo. La normativa in vigore dispone infatti che per l’acceso al titolo di Ufficiale, l’allievo debba aver compiuto 18 anni, oltre ad aver prestato servizio di navigazione a bordo per un periodo non inferiore a dodici mesi nell’ambito di un programma di formazione riconosciuto” – prosegue la nota.
“A conferma della rilevanza del ruolo degli Its del settore marittimo, sin dal 2010 il sistema Armatoriale ha investito e sta investendo molto per la loro crescita e consolidamento, con l’obiettivo di garantirsi personale italiano qualificato e preparato secondo i più elevati standard internazionali e aggiornato rispetto alle innovazioni del settore. Grazie all’impegno degli armatori vengono messi a disposizione ogni anno dei posti di lavoro (gli imbarchi) che, non limitandosi al periodo di formazione a bordo di 12 mesi, consentono alle Fondazioni di istituire dei corsi che non possono che essere a numero chiuso e soggetti a concorso pubblico”.
“Questi corsi si traducono in reali opportunità di lavoro futuro come concretamente dimostrato dai primi diplomati nel 2014, che ad oggi sono quasi totalmente imbarcati come terzi ufficiali; di questi oltre la metà proviene dall’Istituto Nautico di Gaeta. Ad oggi i limiti agli sbocchi occupazionali sono posti esclusivamente dalla normativa vigente. Da molto tempo, infatti, l’Associazione di Categoria, Confitarma, e i suoi Armatori stanno facendo richiesta al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti di poter estendere la formazione degli allievi anche su navi, di proprietà degli armatori italiani, battenti bandiera comunitaria. Su questa battaglia gli Its del settore marittimo stanno facendo la loro parte affinché i giovani italiani non siano penalizzati rispetto ai coetanei europei. È bene precisare che, a differenza di quanto si è letto in questi giorni, i “Diplomi di Specializzazione Tecnica” rilasciati dall’Its. – Fondazione “G. Caboto” hanno valenza sovranazionale, in quanto sono i primi titoli della Scuola Italiana rilasciati secondo il sistema internazionale Eqf”.
“Un valore che si unisce alla formazione di assoluta qualità che viene erogata seguendo i reali bisogni del comparto marittimo a completamento del percorso di formazione già compiuto dai giovani diplomati degli istituti nautici. Di fronte all’elevata qualità dell’offerta formativa e agli sbocchi occupazionali garantiti, la retta che gli allievi versano agli Its è definita a livello regionale e, alla pari di quanto accade per le iscrizioni alle Università, rappresenta in realtà un contributo alle spese sostenute dall’Istituto che viene coperto per la maggior parte dagli Armatori. Inoltre, durante tali percorsi di studio gli allievi conseguono gratuitamente anche molte altre certificazioni a carattere internazionale che in passato ricadevano sulle spalle delle famiglie del territorio, assieme a tutta una serie di servizi aggiuntivi offerti dalle Fondazioni”.
“Per dare una sede stabile all’offerta formativa d’aula e rappresentativa all’interno del territorio di Gaeta, l’Its – Fondazione “G. Caboto” ha scelto di contribuire in maniera significativa alla ristrutturazione dell’ex Caserma Cosenz realizzando aule formative, polivalenti e sale conferenze messe a disposizione di tutta la città di Gaeta. Oltre ciò l’Its ha anticipato, in accordo con l’Amministrazione Comunale, ulteriori fondi (200.000 euro) per mettere a norma gli spazi dell’intero Palazzo della Cultura e adeguare tutta la struttura alle prescrizioni di sicurezza permettendone l’apertura. Tutto questo rappresenta un segnale importante di supporto che abbiamo voluto dare alle Istituzioni e al territorio. In sintesi il nostro impegno, che si realizza attraverso un’offerta formativa di qualità, riconosciuta a livello internazionale e con garanzia di occupazione, ha come primo obiettivo il destino del territorio e delle sue future generazioni, e rappresenta la nostra prima risposta” – conclude il comunicato.