Antonietta Di Martino, un premio alla carriera e tanti ricordi, saltando l’asticella del cuore
Ha ricevuto il premio alla carriera, lo scorso 18 dicembre, a Roma. E la sua passione per il salto in alto, ha segnato, il suo cammino, non solo sportivo
Il Faro on line – Lo aveva testimoniato, Il Faro on line, il suo addio alla carriera. Commosso e sentito. Lo aveva fatto, con l’articolo del 6 giugno scorso. In quell’occasione, Antonietta Di Martino, durante la conferenza stampa di presentazione del Golden Gala 2015, all’Ata Hotel Villa Pamphili, di Roma, aveva annunciato, con sorpresa di tutti, il suo addio all’atletica leggera.
E allora, in seguito, a quell’addio sofferto e grazie, soprattutto ad una splendida carriera costruita, sempre ad alti livelli e sempre, affrontata con grande impegno e sacrificio, le Fiamme Gialle, il suo Gruppo Sportivo di appartenenza, hanno voluto premiare la Di Martino, durante la cerimonia di presentazione, del calendario da tavolo ed agonistico del 2016, lo scorso 18 dicembre, al Tempio di Adriano a Roma. E ancora, quella sua commozione, sincera e sentita, non è mancata: “Fa un po’ strano, ricevere un premio alla carriera .. – confida Antonietta, sorridendo – significa che ho terminato davvero – continua, ridendo – ma a parte gli scherzi – sottolinea, con convinzione – è stato bello ed emozionante, ritirare un premio, per tutto quello che ho fatto”. Lo dichiara con dolcezza, Antonietta, a margine della cerimonia, mentre, ancora nei suoi occhi, la felicità per aver ricevuto un riconoscimento simile, è ben visibile.
Come quest’ultima, anche i suoi trascorsi in pedana e nel salto in alto, continuano a vivere e senza smettere di tornare, a commuoverla: “Nel 2007, tolsi il record a Sara Simeoni, che deteneva da 9 anni”. E’ stato quello, probabilmente, il punto più alto, di un percorso che, sin da bambina, ha disegnato nell’atletica italiana: “L’emozione più grande – dichiara ai lettori de Il Faro on line – come se, il mio percorso sportivo – continua a raccontare – si fosse concluso, con questo record”. Tuttavia, dal 2007 in poi, sono stati tantissimi, i successi, ancora conseguiti. Ma quel primato, sempre, le resterà, nel cuore.
Quando la Simeoni, lo registrò, a 2,01 di altezza, nel 1978, Antonietta era appena nata: “Ha segnato quindi, la mia vita. E’ stato l’apice raggiunto, dopo tanti sacrifici”. Precisa, la campionessa europea indoor di Parigi, 2011. Ma quando i giudici, alzarono l’asticella, lassù, segnando quella misura leggendaria, la Di Martino non pensò immediatamente, al primato di Sara: “Non pensai, che fosse il record della Simeoni – racconta Antonietta – dissi solo a me stessa, di partire e di saltare”. Ed arrivò, quel primato, al Memorial Primo Nebiolo, dell’8 giugno 2007 ed alcuni giorni dopo, confermando, il suo grande stato di forma ed il suo talento sportivo, la misura si alzò, di due centimetri, più su. 2,03 all’Arena di Milano, nella First League di Coppa Europa.
Ma confessa la Di Martino che, il suo ricordo più bello, nel mondo dell’atletica leggera azzurra, fu quando riuscì a sconfiggere, forse l’avversario più temuto. Il destino. Lei lo racconta, in questo modo: “Dopo l’operazione alla caviglia a fine 2004, sono ritornata dopo 8 mesi, in pedana – dice la vicecampionessa mondiale outdoor di Osaka 2007 – lì ho visto che, potevo continuare a praticare l’atletica – continua a raccontare, sottolineando – non si sapeva, come sarebbe andata l’operazione”.
Allora, Antonietta, il suo cuore, ha dato all’atletica leggera, dopo che essa, l’aveva riaccolta, nella sua bellezza: “E’ stato tutto per me. I miei sogni da bambina – confessa, ancora emozionata – li ho riversati su di essa e poi – continua a precisare – è stato bello, rappresentare la mia Nazione”. Ma praticare la disciplina, regina dei Giochi Olimpici, ha anche aiutato la campionessa di salto in alto, delle Fiamme Gialle, a superare, momenti difficili: “Quando mi sentivo triste, andavo a correre e mi passava, tutto”. Racconta, Antonietta, continuando: “I suoi valori, li ritrovo adesso, nel mio lavoro e nella vita di tutti i giorni”. Dopo una carriera sfolgorante, nel salto in alto, italiano ed internazionale, Antonietta continua a prestare il suo servizio, alla Guardia di Finanza, con la stessa dedizione e passione: “Sono al Comando Provinciale di Salerno. Sono la segreteria del Generale Mazzarotti – e prosegue a dichiarare, la Di Martino – ciò che ho imparato dalla pratica dell’atletica, me lo porto, nel quotidiano. Mi aiuta, ad essere precisa, nel quotidiano – precisa – come a mantenere, un buon regime alimentare”.
Ed è la serietà, una delle caratteristiche della sua personalità, che sente di aver trasmesso ai tanti appassionati di questo sport, durante la sua lunga carriera, iniziata con le Fiamme Gialle, nel 2002: “Oltre ad essa, forse anche il fatto di aver saputo raggiungere, dei traguardi importanti, nonostante, la mia statura sia sempre stata, molto piccola”. In quel caso, come lei racconta, la sua energia interiore è stato il motore, più prezioso: “Da persona normale – precisa – sono riuscita a fare cose, che invece erano conseguite, da campioni, molto più strutturati di me – prosegue, sorridendo – io invece – continua a precisare, Antonietta – con la mia forza d’animo e la mia autostima, che sempre nel tempo, devono crescere, ho ottenuto importanti successi”.
Sempre resteranno nella memoria, le sue gare. Impegnate e determinate. Affrontate con passione e serietà, come lei stessa ha dichiarato e quell’atletica, cominciata ad essere praticata, da bambina, nelle prove multiple, ha bussato sin da subito, al suo cuore, ammirata in due campionesse importanti: “Seguivo la Bevilacqua e la Simeoni – confessa la Di Martino, continuando a raccontare – nel 2001, ho saltato 1,98, al Campionato Italiano e da lì poi, ho deciso di continuare. Lì, si scoprì che avevo un certo talento”. Conclude sorridendo. E le sue numerose medaglie conquistate, tra le quali, l’argento ai Mondiali Indoor di Istanbul nel 2012, come i record nazionali, di 2,03 e di 2,04, ancora imbattuti, ottenuti, rappresentano la firma, di un dono, che nello sport, Antonietta da sempre, ha trasmesso, emozionando.
Foto : Ufficio Stampa Fiamme Gialle
Alessandra Giorgi