Karate Fiamme Gialle Day, intervista a Massimo Di Luigi e Ivan Salerno
Dalla vittoria del titolo mondiale, con Di Luigi, a quella, del titolo di vicecampione europeo per club, a Parigi, per Salerno
Il Faro on line โ Tante generazioni a confronto. Ereditร che si inseguono. Le une con le altre. Ricordi che si mischiano e dialoghi, che ripercorrendo le tappe vissute sul tatami, ridanno voce ai sogni. Eโ stato questo, un momento speciale vissuto, durante la giornata del 9 gennaio, in occasione della celebrazione dei 40 anni del Karate Fiamme Gialle. Tanti i protagonisti, presenti, durante il pranzo conviviale. Come da programma. Ed Il Faro on line, ha incontrato due di essi. Ex atleti, importanti. Campioni di una storia gialloverde, che hanno contribuito ad arricchire un palmares, giร leggendario.
Lโuno, appartenente alla prima generazione di campioni di karate, come Massimo Di Luigi, che arruolato nel 1977, ha contribuito alla crescita, delle Fiamme Gialle e della Nazionale Italiana, vincendo, anche il titolo di vicecampione mondiale e campione europeo. Il primo nel 1982 a Formosa e lโaltro, nel 1979, a Roma.
Nel 1984, รจ sceso dal tatami, per vestire i panni, di allenatore, accanto a Claudio Culasso. Oggi Massimo, รจ il maestro di riferimento dellโAsd Yoshokan di Ostia Lido e vice presidente della Fiam. Molto spesso, i lettori di testata hanno avuto la possibilitร , di incontrare i suoi pensieri e di conoscere, le sue esperienze, nei precedenti articoli. Questa volta, tuttavia, lui ripercorre il suo passato di atleta. Alle Fiamme Gialle.
Lโaltro, invece, รจ stato protagonista della seconda generazione di karateka, quella degli anni โ90. E Ivan Salerno, pluridecorato campione di kumite, ne parla con particolare emozione. Ben 7 per lui, sono stati i titoli italiani conquistati. Tra di essi, 3 assoluti individuali e 4 a squadre. Insieme al titolo di vicecampione dโEuropa per Club, a Parigi, nel 1999 ed una medaglia di bronzo, nella stessa competizione, perรฒ, nel 2001.
Massimo Di Luigi:
Quali sono le tue impressioni, sullโevento Karate Fiamme Gialle Day?
โLโevento del Karate Fiamme Gialle Day, viaggia su due binari diversi. In quello organizzativo, abbiamo la celebrazione e la memoria, che sono componenti importanti, per coloro, che oggi, sono seduti, qui, con noi โ dichiara, il maestro Di Luigi, aggiungendo โ nel carattere emozionale, invece, non esiste una cronologia e le emozioni si mischiano e si sovrappongono, tra loro. Eโ stata unโottima iniziativaโ.
Cosa ti ha suscitato, tornare qui, da protagonista, nella storia del karate delle Fiamme Gialle?
โPersonalmente, questi 40 anni che sono stati celebrati โ dice Massimo โ tentano di colmare e di ricostruire, una lacuna, che ho vissuto con il Gruppo Sportivo โ e parlando dei suoi compagni di avventura, dichiara โ sono persone splendide. Alcuni di questi, li conoscevo da ragazzino. Per ognuno di loro, ho un ricordo vissutoโ.
Facendo riferimento, alle gare, combattute sul tappeto, aggiunge: โUna delle cose piรน significative, trascorse, sono state sicuramente, la preparazione per i diversi campionati, ai quali abbiamo partecipato. Neanche, tanto la vittoria conseguitaโ. Ed รจ il cuore messo, nellโimpegno, che emerge, dalle sue parole: โLa preparazione รจ stata una di quelle cose, che ha contraddistinto, lo sforzo e lโimpegno di questi ragazzi. Di tutti noi โ sottolinea โ e di tutto quello, che abbiamo messo, dentroโ.
Quali sono le emozioni, piรน intense, che ricordi, da atleta?
โUna delle gare, piรน dure che ho fatto, รจ stata quella degli Europei, ad Helsinki. Dopo una interminabile finale โ e aggiunge, sorridendo โ ci sono anche i risultati dei Mondiali, da ricordare. Come il secondo posto a squadre, al Mondiale, a Taiwan. Anche quello, fu un momento fortissimoโ.
Ivan Salerno:
Ivan e le Fiamme Gialle. Cosa ti suscita, questo binomio ?
โMi sono arruolato, nel 1991 โ inizia a raccontare, Ivan, con speciale emozione, continuando โ ero veramente un bambino. Per me, le Fiamme Gialle erano la massima espressione, delle arti marziali โ e svelando un particolare, del suo desiderio di farne parte, racconta โ lo dissi al mio maestro Morandi e lui mi rispose: ma ti rendi contro, cosa stai dicendo? โ dichiara Ivan, sorridendo, dolcemente, aggiungendo, le parole, del suo allenatore, di allora โ lรฌ ci sono, campioni del calibro, di Muffato, DโAgostino โฆโ. Ma Salerno ha seguito il cuore ed il maestro Culasso, lo ha accolto, nella grande famiglia gialloverde: โEro nella Nazionale minore con Culasso โ dice Ivan โ e mi fece fare un provino. Speravo vivamente, di entrare. Li vedevo tutti, come dei miti. Il massimo da raggiungereโ. Ed il giorno in cui arrivรฒ in Caserma, in Via Nomentana, fu colpito, da alcuni particolari: โLessi i nomi, di Oggianu e Benetello, ad esempio e mi emozionai, moltoโ.
Qual รจ lโemozione, che ricordi, con particolare affetto, alle Fiamme Gialle?
โSono entrato due volte, nella Guardia di Finanza โ introduce, il pluricampione di karate, continuando โ avevo avuto un infortunio e quindi, per un periodo, feci lโautista al Comandante Vittorio Giusto โ e proseguendo, con particolare, emozione, dedica alcune significative parole, al suo Comandante di Reparto โ lo saluto ancora, con il cuore. Eโ il nostro vero Comandante. Io lโho vissuto, da atleta e poi anche da autistaโ.
โฆ ed in gara, cosa ricordi di te? Qual รจ lโepisodio piรน importante, che ti viene in mente? โLa stella che oggi, i ragazzi indossano sul loro kimono, ho contribuito a conquistarla. Dopo dieci titoli italiani, la stella va messa, sul karategi โ e tornando con la mente, alla gara che permise di attaccare quella stella, addosso alla divisa, continua โ feci unโimpresa importante, contro il mio pari categoria, dei Carabinieri, ai Campionati Italiani a squadre. Vinsi quellโincontro โ e sorridendo, conclude โ abbiamo messo quella stella. Sono stato un fautore, di essaโ.
Foto : Ufficio Stampa Fiamme Gialle (nella foto : Massimo Di Luigi)
Alessandra Giorgi