I Sindaci continuano la battaglia sull’acqua pubblica

24 luglio 2016 | 08:00
Share0
I Sindaci continuano la battaglia sull’acqua pubblica

I primi cittadini del centrodestra: “Riteniamo indispensabile che i Comuni formalizzino quanto prima al socio privato la ferma volontà di ripubblicizzare Acqualatina”

Il Faro on line – “A pochi giorni dalla Conferenza dei Sindaci di Martedì 19 Luglio scorso, in previsione dell’Assemblea di Acqualatina di Lunedì prossimo, è sempre più attuale il tema della ripubblicizzazione di Acqualatina. Preso atto dell’offerta di acquisizione da parte di Acea della partecipazione indiretta di Veolia nella società per azioni Acqualatina, riteniamo doverosa da parte dei Comuni, in qualità di soci pubblici, la formalizzazione di analoga offerta di acquisto delle quote del socio privato. Nonostante i proclami di alcuni e l’assenza di proposte concrete, noi Sindaci del centrodestra già nel 2013 conferimmo mandato esplorativo all’allora Presidente Cusani per verificare la possibilità di provvedere alla ripubblicizzazione del servizio idrico” – lo dichiarano in una nota i Sindaci dei Comuni di Fondi, Monte San Biagio, Sperlonga, Gaeta, Roccamassima, Prossedi.

“Non ci risulta che nessun atto sia stato posto in essere dall’attuale Presidente della Provincia necessario a guidare i Comuni verso l’ipotesi della ripublicizzazione. Anzi, non più tardi di qualche mese fa, la nostra proposta di utilizzare gli oltre 4 milioni di Euro derivanti dei canoni concessori per opzionare le quote del socio privato è stata bocciata dalla Conferenza dei Sindaci. Riteniamo indispensabile che i Comuni formalizzino quanto prima al socio privato la ferma volontà di ripubblicizzare e provvedano altresì ad individuare le relative procedure chiamando immediatamente la Regione di Zingaretti a fare la sua parte avendo in questo caso l’unica vera possibilità di dare concretezza all’esito referendario sull’acqua pubblica”.

“Speriamo che non si ripeta quanto accaduto nell’Assemblea dei Sindaci in merito alla determinazione delle tariffe, quando il pregiudizio politico e la mancanza di una visione hanno portato la maggioranza dei Sindaci di centrosinistra e civici ad una scelta errata, con la conseguenza non solo di non aver saputo proporre soluzioni alternative, lasciando quindi che la tariffa comunque aumenti, ma con il rischio concreto che di fronte a tale incapacità il soggetto gestore possa chiedere la “risoluzione in danno” della convenzione in essere, determinando un blocco del servizio, quindi disagi ai cittadini, oltre al risarcimento dei danni nei confronti dei Comuni responsabili di tale decisione. In questo momento di estrema delicatezza è necessario garantire un clima di serenità per compiere le scelte più opportune, evitando di assumere decisioni che possano di fatto bloccare l’iter della ripubblicizzazione del servizio idrico” – conclude la nota.