la tragedia |
Sport
/

Chapecoense, 3 giocatori gravissimi. La società chiede i funerali, nel proprio stadio

1 dicembre 2016 | 13:36
Share0
Chapecoense, 3 giocatori gravissimi. La società chiede i funerali, nel proprio stadio

Scende a 5 il numero dei sopravvissuti. Danilo è deceduto, in ospedale. I dubbi sul disastro aereo. Forse un concatenarsi di cause: problemi elettrici e carburante a zero

Chapecoense, 3 giocatori gravissimi. La società chiede i funerali, nel proprio stadio

Il Faro on line – E’ deceduto in ospedale, uno dei portieri del Chapecoense, che era stato estratto vivo, ma gravissimo, dai rottami del volo 2933, della compagnia Lamia, sulle montagne del Cerro Gordo. Danilo se n’è andato, poche ore dopo, il disastro aereo, che ha portato via, la gioia e la voglia di vivere, di una intera squadra di calcio.

Ruschel rischia la paralisi. A Follman, amputata una gamba

Sono 5 allora, i sopravvissuti. Tra i quali, Helio Zampier Neto, che era stato trovato vivo. Con lui, di urgenza verso l’Hopital de la Ceja di Medellin, sono stati trasportati anche il terzino Alan Ruschel ed il secondo portiere, Jackson Follman. Con loro, il giornalista Rafael Henzel ed una delle hostess a bordo, Ximena Suarez, sono in queste ore, presso il nosocomio colombiano, in lotta, per tornare a vivere. Ruschel, come aveva indicato sua moglie, su Instagram, poco dopo il ricovero, era stazionario. Tuttavia, è notizia del 30 novembre, che il giocatore, miracolosamente scampato alla tragedia, rischia la paralisi. Nell’impatto, ha purtroppo riportato la frattura della decima vertebra oltre, ad una lesione spinale. Neto ha in questo momento, un trauma cerebrale e fratture multiple esposte, degli arti. Follman è attualmente in terapia intensiva e gli è stata amputata la gamba destra, per infezioni e lesioni diffuse. La sua famiglia ha voluto divulgare la notizia, per portare al giovane calciatore, le preghiere e i pensieri di tutti. Henzel e la Suarez sono fondamentalmente stabili, anche se gravi.

La Coppa a tavolino per il Chapecoense. Lo richiede l’Atletico Nacional

E’ arrivata invece una rettificazione, riportata dai media, arrivata dalle autorità brasiliane. Sono state 71 le vittime e 6 i superstiti. Il numero, di questi ultimi, è sceso a 5, per la scomparsa di Danilo. E’ giunta una richiesta commovente e accorata, dall’Atletico Nacional, che avrebbe dovuto giocare la finale della Coppa Sudamericana, con il Chapecoense. Ha offerto la vittoria a tavolino, per coloro che non ci sono più. In Colombia, sono stati proclamati 3 giorni di lutto e la società di Chapeco ha messo a disposizione il proprio stadio, per la celebrazione collettiva dei funerali.

Il dolore dei giocatori sopravvissuti e mai partiti

Nelle ore successive alla tragedia, i giocatori rimasti a casa, si sono ritrovati, disperatamente, nello spogliatoio. Pianti, abbracci e commozione. Come anche hanno fatto, i tifosi della squadra. Molti di loro, sono scesi per le strade ad intonare dei canti, in onore della formazione del cuore.

Il dolore del mondo del calcio

Si moltiplicano, anche in Italia, i messaggi di cordoglio. La Serie A Tim ha diffuso una nota, sulla sua pagina ufficiale di Fb, in cui comunica la sua vicinanza: “Una grande tragedia avvenuta in Colombia. Siamo vicini alle famiglie dei giocatori e di tutte le vittime del tragico incidente aereo”. Juventus, Roma, Milan ed Inter esprimono cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime. In Europa, su tutti i campi di allenamento, è stato osservato un minuto di silenzio. Real Madrid e Chelsea si sono ritrovate intorno al cerchio di centrocampo ed hanno dedicato una preghiera intima, al Chapecoense.

Le cause del disastro. Ritrovate le due scatole nere

Sono ancora in corso, le indagini per chiarire quali possano essere stati motivi di questa tragedia. Sono state trovate le due scatole nere dell’aereo, in mezzo ai rottami. Sembrerebbe che siano state insieme, la mancanza di carburante, che i successivi problemi elettrici, a causare l’incidente. Un pilota in volo su di un altro velivolo, poco lontano dalla rotta del 2933 del Chapecoense, avrebbe intercettato il mayday lanciato dal collega esperto, del velivolo caduto. A quanto sembra, potrebbe essere rimasto senza carburante e avrebbe chiesto alla torre di controllo un atterraggio prioritario, non accordato. Avrebbe allora prolungato la rotta, in modo circolatorio, a bassa velocità, attendendo la risposta affermativa. Nel momento in cui, sono stati persi i contatti, non vi è stato, alcun rumore di esplosione. E quindi, l’ipotesi di un’assenza in volo di benzina, si rafforza. Una seconda richiesta di aiuto all’Aeroporto di Medellin, sarebbe giunta per guasti elettrici. Le indagini sono in corso, per appurare la verità dei fatti.