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Luigi Busà: “Più forte di tutti, fuorché di papà”. Di ritorno dall’Irlanda, il pluricampione mondiale di karate si racconta

13 gennaio 2017 | 09:32
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Luigi Busà: “Più forte di tutti, fuorché di papà”. Di ritorno dall’Irlanda, il pluricampione mondiale di karate si racconta

Lo stage in Irlanda, l’omaggio a papà Sebastiano, lo shooting al Pineta ed il sogno dei Giochi. Con indosso la nuova divisa dei Carabinieri

Luigi Busà: “Più forte di tutti, fuorché di papà”. Di ritorno dall’Irlanda, il pluricampione mondiale di karate si racconta

Il Faro on line – E’ appena tornato dal suo stage in Irlanda, Luigi Busà. Nell’abituale appuntamento, che ogni anno si rinnova, con “Il Father & Son”, il pluricampione mondiale di kumite ha incontrato tantissimi ragazzi, in un Paese dove il karate rappresenta una delle discipline sportive emergenti.

Insieme al suo maestro. Il papà Sebastiano. Per lui, uno speciale ringraziamento

Insieme a suo padre Sebastiano, che lo segue assiduamente in ogni competizione sportiva a cui partecipa, come nelle diverse iniziative che si moltiplicano di anno in anno, grazie ai suoi numerosi successi sul tappeto, Luigi ha trascorso dei giorni memorabili, in terra irlandese. E’ stato un evento importante, svolto durante il week end dell’Epifania a Dublino, al quale hanno partecipato anche sua sorella Lorena, pluricampionessa italiana e Laura Pasqua, bronzo al Mondiale 2014, sua compagna nella vita. L’obiettivo dell’oro iridato, di Tampere 2006 e di Parigi 2012, era quello di rendere omaggio alla figura di un genitore, che lo ha fatto crescere sul tatami, sin da giovanissimo: “Devo tutto a lui – dichiara Busà, come indicato dalla nota diffusa dall’Ale Piva Production, l’agenzia che segue la sua immagine – è stato il mio modo, per rendergli omaggio”.

Uno stage in cui rendere onore, al genitore

E’ un atteggiamento abituale, nelle arti marziali, questo. E da grande campione di tatami, nella categoria dei -75kg, Luigi Busà, entrato a far parte da pochi giorni, del Centro Sportivo dei Carabinieri, ha voluto ringraziare suo padre Sebastiano, per gli insegnamenti ricevuti: “Lo scopo dello stage era quello di far conoscere il suo valore. Quello, del mio maestro. L’uomo che mi ha portato sul tetto del mondo”.

Un memorabile stage in Irlanda. Il movimento interno è in ascesa e chiede collaborazione ai grandi campioni internazionali

Si accrescono sempre di più, gli stage a cui il plurimedagliato del karate azzurro, partecipa. Ed oltre ad essere costantemente invitato, è Luigi stesso che li organizza, anche su base nazionale. Per il 2017, è stata l’Irlanda, la nazione scelta ed il motivo è molto particolare. Sta crescendo il karate, nel paese oltre Manica ed il movimento interno desidera apprendere le tecniche da chi, sui tatami di tutto il mondo vince, mettendo al collo tantissime medaglie importanti: “E’ una disciplina in ascesa in Irlanda – continua a dichiarare Luigi – vengono invitati i migliori atleti del pianeta, con l’obiettivo di far crescere, il livello complessivo del movimento”. E’ stato lui, in questo nuovo anno agonistico, il karateka a cui l’Irlanda ha guardato. Sono stati tantissimi i partecipanti al suo stage e Busà ha trascorso momenti indimenticabili, trasmettendo il suo sapere ai giovani iscritti: “L’evento è stato un concentrato di emozioni. Energia, fatica e divertimento. Non ci aspettavamo, tutte queste persone. Siamo onorati, di aver rappresentato l’Italia”. Ringrazia sentitamente l’Irlanda, Busà. Lo fa pubblicamente, nei confronti di un’organizzazione sportiva irlandese che ha fortemente voluto, questa manifestazione di arti marziali.

Uno shooting fotografico al Pineta di Milano Marittima, per la divulgazione dei valori del karate

Prima di tornare a casa, nella sua Avola, Luigi ha fatto tappa presso gli uffici della sua agenzia di promozione di Alessandro Piva, per partecipare ad uno shooting fotografico, nel privé della disco luxury del Pineta. Verso Tokyo 2020, il karate sta accrescendo visibilità e prestigio ed insieme ai suoi compagni di Nazionale, Luigi posa volentieri, davanti agli obiettivi per divulgare stile e cultura dei karateka italiani: “Sta nascendo un format di grande successo, per la promozione del karate. La cosa mi fa molto piacere”. E’ soddisfatto il bronzo degli Europei 2016 e sta ricevendo molti inviti, per raccontare la sua esperienza da karateka: “Di ritorno dall’Irlanda, mi sono fermato all’Ale Piva Production, per valutare una serie di proposte, che abbiamo ricevuto”. Arrivano molte richieste da tutta Italia, per Luigi. E gli appassionati di karate, come le migliaia di partecipanti, vogliono condividere con lui, insegnamenti e tecniche del karate, all’interno degli stage.

Il sogno di Tokyo 2020 e quello di tornare in Irlanda, come istruttore

C’è un desiderio però nel suo cuore. E dal 3 agosto 2016, quando il Cio ha deciso di inserire il karate nella gold list olimpica, Busà punta dritto al Monte Fuji, nel 2020: “Ho ancora davanti a me, tanti anni di agonismoconfessa, nel comunicato diffuso, dalla sua agenzia di promozione, continuando – voglio praticarlo ai massimi livelli. Le Olimpiadi sono per me, un chiodo fisso”. E non nasconde tuttavia, il sogno di potersi stabilire in Irlanda, una volta smessa la carriera: “Potrebbe anche essere il naturale approdo, della mia attività professionale. Potrei andare, nei panni di istruttore”.

Confluito, da pochi giorni, nell’Arma dei Carabinieri

Dal mese di gennaio, gli atleti della Forestale sono confluiti all’Arma dei Carabinieri. Anche per lui è stato così. Lo spiega in questo modo: “Dal primo di gennaio, sono un Carabiniere scelto e ci tengo a ringraziare l’Arma, per la fiducia ed il supporto, che mi sono stati accordati”. Sarà un orgoglio per lui, salire sul tatami, con i colori rossoblu.

Foto : Ale Piva Production