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#Fiumicino e i vincoli… di serie A. Dalla Conferenza dei Servizi con l’Autorità di bacino emergono indicazioni importanti

19 gennaio 2017 | 08:05
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#Fiumicino e i vincoli… di serie A. Dalla Conferenza dei Servizi con l’Autorità di bacino emergono indicazioni importanti

A Tor di Valle allo studio soluzioni idrauliche per dare il via ai cantieri dello stadio della Roma. Per l’Isola sacra il progetto esiste ed è già finanziato, ma la Regione non lo rende operativo

#Fiumicino e i vincoli… di serie A. Dalla Conferenza dei Servizi con l’Autorità di bacino emergono indicazioni importanti

Il Faro on line – C’è qualcosa di oscuro, di contorto, nella storia dei vincolo alluvione che insiste sul territorio di Fiumicino.
La polemica, infatti, fino a oggi si è concentrata sul fatto che a Fiumicino il vincolo viene apposto sfruttando studi idrogeologici fatti per la zona del X Municipio; e dunque la querelle verte sul fatto che non è possibile applicare a un territorio rilevanze studiate per un altro territorio, ancorché simile sotto il profilo morfologico e idrogeologico.
L’ultima Conferenza dei Servizi sullo Stadio della Roma, però, a guardare bene sposta l’ottica del problema e, nel dare una possibile soluzione, ne apre un altro, forse quello fondamentale.

Procediamo con ordine, vista la complessità dei territori che intrecciano vincoli e prospettive. Per l’Autorità di Bacino c’è un intero alveo che va sottoposto a vincolo alluvione, e comprende le zone del X Municipio, di Fiumicino e di Tor di Valle. Fiumicino insorge contro l’ipotesi di venire accomunato al X Municipio, Tor di Valle si preoccupa di fare le opere per eliminare il vincolo.
E’ scritto nero su bianco: “In seguito interviene il rappresentante dell’Autorità di Bacino del fiume Tevere facendo presente che ai fini della cantierabilità delle opere progettate è necessario procedere alla deperimetrazione delle aree interessate dal vincolo di esondazione.
A tale scopo si evidenzia l’importanza delle opere di messa in sicurezza previste dal progetto che saranno valutate dalla stessa autorità in fase di rilascio del parere di competenza.

Al fine di approfondire gli studi prodotti dal soggetto proponente chiede un incontro tecnico per meglio definire tutte le questioni “idrauliche” dell’area di Tor di Valle”.
Insomma, lo Stadio della Roma – perché di questo stiamo parlando – potrà essere fatto a patto che si facciano opere che elimino il rischio alluvione.
E Fiumicino? Il progetto per la messa in sicurezza in realtà esiste già, e prevede nuove idrovore e la risistemazione dei canali. I soldi? Ci sono, 3 milioni di euro messi nel Decreto Salva Italia. E dove si trova tutto ciò? E’ pubblico, sta sul sito del Consorzio di Bonifica.
E perché allora non si provvede? Ecco, a quest’ultima domanda non ho risposte, ma la giro volentieri agli organi competenti, in primis il Comune di Fiumicino che potrebbe “spingere” affinché la Regione si attivasse una volta per tutte.

Altra chicca uscita dalla Conferenza dei servizi per lo Stadio della Roma: “Il rappresentante del Mibac evidenzia la necessità di eseguire indagini di natura archeologica sull’area di intervento così come richiesto anche nella fase preliminare, con l’ausilio di archeologi che saranno indicati dal ministero”.
Stando ai fatti non possiamo fare congetture, ma dall’esperienza del Ponte della Scafa, i cui lavori sono bloccati da anni dalla Soprintendenza, verrebbe da dire che il nuovo stadio della Roma non si farà mai… O no?