La Nasa spenderà 2,6 miliardi per prelevare sassi, da #Marte
Se riusciranno ad arrivare sulla Terra, varranno più dei diamanti.
La Nasa spenderà 2,6 miliardi per prelevare sassi, da #Marte
Il Faro on line – La Nasa ha messo a disposizione 2,6 miliardi di dollari per finanziare il progetto di prelevazione di pietre e “aria” di Marte. Se l’impresa avrà un esito positivo, questi preziosi sassolini verranno portati sulla Terra e saranno i più cari che siano mai esistiti.
Saranno, inoltre, la risposta alla domanda che tormenta non solo i studiosi, ma anche miliardi di persone comuni. E’ possibile l’esistenza di vita di origine marziana sul pianeta? La Nasa sta già progettando la costruzione del più complesso e moderno dei suoi rover, una macchina assai evoluta, dotata di ruote simili a cingoli e una trivella. Il progetto è di Adam Stelzer, l’ingegnere grazie al quale, nel 2012, “Curiosity” arrivò su Marte dopo un atterraggio da manuale.
Stelzer è ossessionato dalla pulizia: i contenitori che conterranno i campioni dovranno essere assolutamente esenti da contaminazioni, allo scopo di essere certi dell’origine marziana di eventuali forme di vita. La partenza della macchina è prevista per il 2020 e disporrà di 43 provette. Dal suolo di Marte, verranno prelevate polvere, pietre e gas che, probabilmente, rimarranno sul pianeta per il successivo decennio, in attesa di un’altra navicella spaziale con un altro rover che andrà a recuperarli per portarli sulla Terra.
Il materiale prelevato sarà il più incontaminato che sia mai stato esaminato, poiché le rocce marziane finora studiate sono meteoriti che sono stati esposti a impatti violenti, sbalzi di temperatura, contatti sia con l’ambiente spaziale che quello terrestre.
Se le provette di Steltzer conterranno qualche microrganismo o qualche molecola biologica, non potrà che essere extraterrestre e con il marchio di fabbrica del pianeta rosso.
Per ora è tutto da definire: data della aprtenza, luogo, atterraggio, ritorno. Nel frattempo proseguono i test nel deserto a est di Los Angeles. Il primo rover marziano, “Pathfinder”, risale al 1996 e pesava 11 chilogrammi, che sono diventati 180 con “Spirit” e “Opportunity” nel 2003 e 900 con “Curiosity” nel 2012. I campioni che il nuovo rover raccoglierà saranno estratti a 15 grammi per volta (10 centimetri cubi) e inseriti nelle provette-trapano autosigillanti, lunghe 14 centimetri e larghe 2.