Vincoli a #Fiumicino, “da 20 anni sotto attacco”. Pronti i ricorsi dopo l’approvazione del decreto sull’alluvione
Il Comitato spontaneo Isola Sacra: cartografie vecchie e osservazioni ignorate
Vincoli a #Fiumicino, “da 20 anni sotto attacco”. Pronti i ricorsi dopo l’approvazione del decreto sull’alluvione
Il Faro on line – La notizia del via libera al decreto 42, poi 57 infine 58 dell’Autorità di Bacino ha innescato una serie di reazioni. Tra le quali quella del Comitato spontaneo Isola sacra, che da sempre si batte sul tema dei vincoli apposti al territorio.
“Il ragionamento – è spiegato in una nota – va fatto per punti, così è più facile capirsi. Punto primo, si sta parlando di un territorio dove l’Autorità di Bacino non ha mai fatto alcuno studio; basti pensare che Villa Guglielmi e il Capo Cetorelli risultano esenti da vincoli e i loro dirimpettai, separati soltanto da 4 metri di strada e per di più sistemati anche più in alto rispetto ai livello terrestre, sono invece a rischio morte”.
“Punto secondo: le cartografie in mano agli Enti superiori sono vecchie, basti pensare anche qui che non contemplano case e infrastrutture costruite negli anni, addirittura non è segnato nemmeno il parco Da Vinci.
Punto terzo: sono stati sistematicamente ignorati gli elaborati forniti dal Comitato stesso o dal Comune: non solo lo studio del Comune di cui si sta parlando oggi, ma anche una relazione dettagliata preparata proprio da noi – prosegue la nota del Comitato – lo scorso anno. Su Focene, e questo è assurdo, non è stato presentato nulla, ma lì il vincolo è stato tolto.
Punto quarto: il Comitato ribadisce con chiarezza che vuole la messa in sicurezza del territorio, ma va effettuato su documenti certi, aggiornati e contemplando anche l’adeguamento della viabilità. E’ del tutto evidente che con la viabilità esistente, un’evacuazione rapida in caso di emergenza sarebbe impossibile. E questo non è un dettaglio di poco conto.
Punto quinto: non è vero che non si può costruire, ma per farlo è necessario chiedere autorizzazioni particolari e sottostare a precise prescrizioni”.
Fin qui il documento, che segnala – tra l’altro – come da 20 anni ormai il territorio sia sotto attacco: prima il vincolo antiesondazione, poi la Co2 (i gas nel sottosuolo), ora il vincolo alluvione. Il primo dei tre fu contemplato già in fase di stesura del Prg (successiva alla legge Sarno), poi approvato dagli Enti superiori; gli altri sono usciti fuori solo dopo, e viene da chiedersi come abbiano fatto a dare l’ok a un piano regolatore per poi accorgersi dopo che non andava bene, apponendo nuovi vincoli. Una contraddizione evidente.
“Meno male – afferma il Direttivo del Comitato spontaneo Isola sacra – che esistiamo; non ci siamo mai fermati alle mere proteste di piazza, ma d’accordo con i soci, abbiamo iniziato una serie di azioni legali e di denunce che hanno ottenuto di fare luce su un tema per anni dibattuto ma sempre avvolto nel mistero. Ora il mistero non c’è più, ma restano i problemi, e su quelli siamo pronti ad altre denunce, perché chi sta mettendo i bastoni nelle ruote dei cittadini deve prendersi le proprie responsabilità, anche in sede civile. Faremo accesso agli atti all’Autorità di Bacino. Parallelamente, è in corso un giro di consultazioni con le altre associazioni del territorio per organizzare una grande manifestazione”.