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Movimento Nazionale per la Sovranità, Alemanno e Storace provano a riunione il centrodestra

20 febbraio 2017 | 11:13
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Movimento Nazionale per la Sovranità, Alemanno e Storace provano a riunione il centrodestra

Apertura dalla Lega, attendista Forza Italia. Grande assente Fratelli d’Italia.

Il Faro on line – Gianni Alemanno e Francesco Storace sono eletti all’unanimità segretario e presidente (Roberto Menia vicesegretario) del ‘Movimento nazionale per la sovranità’ nato dalla fusione tra Azione Nazionale e La Destra, che mira ad aggregare il centrodestra: mantenendo la tradizione delle battaglie della destra, a partire dalla difesa della famiglia, dell’ordine e dei diritti di cittadinanza. Ma anche interpretando in Italia quel sovranismo che, specie dopo l’elezione di Trump alla Casa Bianca, sempre più si fa strada in alcuni movimenti come antidoto ad una globalizzazione fuori controllo.

Un movimento, secondo Alemanno, che dia forma all’idea di Pino Rauti di uno “sfondamento a sinistra”: per un centrodestra finalmente unito, con primarie di leadership e di programma, che vinca alle prossime Politiche e, così, “salvi il Paese”. “Lancio un appello chiaro alla Lega di Matteo Salvini e a Fdi di Giorgia Meloni per fare questo polo sovranista e affrontare insieme le battaglie. Guai a chi si tira indietro” dice Alemanno che, rivolgendosi a tutto il centrodestra, propone: “facciamo il tavolo comune e usiamo lo strumento delle primarie per avere l’unità senza compromessi al ribasso. Vogliamo fare in modo che con le primarie si scelgano leader e orientamenti di fondo in base a un perimetro comune. Se lo facciamo, e non mi sembra difficile, tra un anno vinciamo le elezioni e salviamo l’Italia”.

La Lega, con Giancarlo Giorgetti, ribadisce l’interesse al progetto della nuova formazione, il cui nazionalismo in fondo non mina la radice comune sovranistica dei due movimenti. “Possiamo fare strada assieme, dobbiamo farla perché ce lo chiede la storia. Ma dobbiamo farlo nella chiarezza. Lo diciamo ad Alemanno e Storace e a Berlusconi. Senza chiarezza non c’è rispetto per il popolo”, ammonisce invocando “alleanze chiare nella sostanza e nelle motivazioni”.

E qui, se con i sovranisti di destra il Carroccio se la sente di parlare, con Berlusconi le cose si fanno più difficili. “L’alleanza con Fi la possiamo anche fare, ma come facciamo ad allearci con qualcuno che già immagina che vuole fare l’accordo con Renzi per garantire il governo al Paese?”, domanda il leghista.

E l’invito alle primarie, pur condiviso dal Carroccio, lascia fredda proprio Forza Italia. Ma il percorso è tracciato, nella consapevolezza che, come ha detto Maurizio Gasparri, “il realismo impone l’unità, vista la crisi del Pd e l’incapacità del M5S”. Sulla stessa linea Gaetano Quagliariello (Idea). Grande assente, invece, Fratelli d’Italia, anche se tutti considerano inevitabile sedersi tutti ad un tavolo, “senza conventio ad excludendum”. (fonte: ansa)