#Civitavecchia, Cercarelli sui dehors: “Il nostro obiettivo è dare punti di riferimento certi e precisi”
l’Assessore: “Abbiamo predisposto un abaco di soluzioni, che abbiamo reso pubblico, aperto alle modifiche delle associazioni ma che dovrà necessariamente essere approvato dalla Soprintendenza”
#Civitavecchia, Cercarelli sui dehors: “Il nostro obiettivo è dare punti di riferimento certi e precisi”
Il Faro on line – “Ho letto con attenzione le parole del presidente della Cna civitavecchiese Alessio Gismondi riguardo la tematica dei dehors e ritengo opportuno fare alcune precisazioni. Sui dehors, purtroppo, prima dell’avvento dell’amministrazione del Movimento 5 Stelle si era registrata una clamorosa mancanza di rispetto delle norme, che portava diversi commercianti a montare strutture senza ottenere i necessari permessi di legge, su tutte l’autorizzazione paesaggistica che per essere rilasciata ha bisogno di parere positivo della Soprintendenza.
Attualmente è possibile avere dehors e non sono pochi i commercianti che ne usufruiscono: la richiesta che mi è arrivata dal basso e quella di avere maggiore chiarezza ed aprire nuove possibilità, motivo per il quale ho aperto il confronto con le forze di categoria e con la Soprintendenza stessa, senza il cui consenso è praticamente ad oggi inutile discutere” – lo dichiara Alessandro Ceccarelli, assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica
“L’obiettivo è quello di dare dei punti di riferimento certi e precisi affinchè ogni pratica abbia una rapida soluzione. Per questo abbiamo predisposto un abaco di soluzioni, che abbiamo reso pubblico, aperto alle modifiche delle associazioni ma che dovrà necessariamente essere approvato dalla Soprintendenza.
Rimarrà comunque libera la possibilità, per i professionisti che affiancano i commercianti, di proporre modelli alternativi ritenuti opportuni ma con la possibilità di dover gestire la propria pratica anche con le eventuali prescrizioni della Soprintendenza”.
“In tutto ciò si è inserita l’uscita della nuova legge Madia che, come tutte le leggi italiane, andrà letta con estrema attenzione ed interpretata correttamente. Esistono numerosissimi esempi di leggi all’apparenza chiarissime che lette da tecnici del settore hanno sollevato dubbi interpretativi e richieste di chiarimenti che hanno poi comportato tempi di acquisizione delle certezze non indifferenti. Va ribadito che lo sforzo del Comune, qualora la legge Madia non fosse immediatamente interpretabile, è direzionato in favore del facilitare le pratiche burocratiche.
E’ opportuno anche ricordare che, nel pieno rispetto delle leggi dello Stato, queste vanno contemperate con quelli che sono i vincoli urbanistici e che quindi l’applicazione andrà comunque filtrata attraverso tutte quelle che sono le maglie della regolamentazione più generale”.
“Intendo infine volutamente sorvolare sulle sterili critiche mosse dalla Cna ai dirigenti che di certo non fanno bene ad un dialogo costruttivo in favore dei cittadini, quale quello che ho voluto instaurare, puntando alla collaborazione di tutti coloro che hanno la volontà di offrire il proprio contributo in questo contesto” – conclude Ceccarelli.