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Assoluti di Lotta. Nella greco romana, Minguzzi e Timoncini vincono l’ultimo oro in carriera

7 marzo 2017 | 08:00
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Assoluti di Lotta. Nella greco romana, Minguzzi e Timoncini vincono l’ultimo oro in carriera

Daigoro Timoncini dice addio alle gare. Tre Olimpiadi ed 11 titoli italiani, per lui

Assoluti di Lotta. Nella greco romana, Minguzzi e Timoncini vincono l’ultimo oro in carriera

Il Faro on line – Un week end firmato lotta olimpica, al Pala Pellicone, lo scorso fine settimana. Nelle giornate del 4 e del 5 marzo, i lottatori di tutta Italia si sono incontrati sui 3 tatami allestiti, presso il palazzetto del Centro Olimpico Matteo Pellicone. Circa 400 i partecipanti in totale, tra uomini e donne. Nella prima giornata di gare, si sono affrontati gli uomini della greco romana, mentre nella seconda in programma, sono scesi quelli dello stile libero e le donne per la lotta femminile.

Tanti i nomi importanti. Nella giornata di sabato, Timoncini e Minguzzi hanno acceso entusiasmo e passione

Sono stati importanti i nomi, chiamati dallo speaker, che allo stesso modo, sono stati applauditi sul podio, dal pubblico accorso. Tutto il mondo della lotta olimpica si è ritrovata, all’interno di una edizione dei Campionati Italiani Assoluti, che dopo le manifestazioni vincenti di Torino, si sono svolte direttamente a casa della Fijlkam. Ad Ostia. Frank Chamizo, Dalma Caneva e Andrea Minguzzi, sono stati solo alcuni dei grandi campioni, che sono scesi sul tappeto. C’è stato un brivido per Minguzzi. Un’emozione profonda, per il suo addio alle gare ed Andrea ha scelto questi Assoluti per dire basta. E’ salito per l’ultima volta, su di un podio, come atleta, mettendo al collo, un oro tricolore meritato e sudato, come da sua abitudine di amante dei valori dello sport. E’ stato evocativo il gesto da lui fatto, al termine dell’incontro. L’ultimo, nella giornata del 4 marzo e nella categoria dei 98kg. A tempo concluso, quando l’ultimo avversario da lui vinto, lo ha applaudito a sua volta, Minguzzi ha slacciato le sue scarpette di lottatore: “Ho pensato tante volte, a come sarebbe stato – commenta, come indicato dal comunicato diffuso dalla Fijlkamnon ho potuto evitare di emozionarmi. Da domani inizierò una nuova carriera. La mia vita da adulto”.

Anche Daigoro Timoncini dice addio alle gare. Tre Olimpiadi ed 11 titoli italiani, per lui

Non solo Andrea Minguzzi ha terminato la sua carriera, all’ombra della bandiera tricolore degli Assoluti 2017. Lo ha fatto anche, Daigoro Timoncini, che con l’oro vinto ad Ostia, segna il numero 11, ottenuto agli Italiani. Daigoro ha conquistato il suo titolo 2017, con la divisa del Centro Sportivo dei Carabinieri, nella massima categoria dei 130 kg. Nei 59kg, ha vinto l’oro, Jacopo Sandron, del Centro Sportivo Esercito, Dylan Hazan, del Cus Torino, lo ha fatto nei 66kg. Riccardo Abbrescia è salito sul primo gradino del podio, con la tuta cremisi delle Fiamme Oro, nel peso dei 71kg, mentre Ciro Russo, compagno di divisa da Abbrescia, è diventato campione italiano, nei 75 kg. Erion Garxenai, del Club Atletico Faenza, anch’esso al termine dall’attività agonistica, come racconta ad Il Faro on line, ha vinto l’oro negli 80kg. Fabio Parisi, del Centro Sportivo Esercito ha messo al collo, la massima medaglia, negli 85kg.

Le Fiamme Oro vincono la classifica a squadre

Nella classifica finale a squadre, le Fiamme Oro si aggiudicano le scettro dei primi arrivati, salendo sul primo gradino, nella greco romana maschile, con 62 punti sul petto. L’Asd Cus Torino vince il secondo posto, con 50 punti, mentre l’Asd Sporting Club Villanova arriva alle spalle dei piemontesi, con 40 punti, in graduatoria.

Le interviste de Il Faro on line

Nella prima giornata di gare, Il Faro on line ha sentito testimonianze e pareri, dei protagonisti del mondo della lotta olimpica italiana. Tra di essi, Lucio Caneva, responsabile delle squadre nazionali, ha descritto come la Federazione sta mettendo in atto progetti importanti, per il reclutamento di talenti, sul territorio italiano.

Lucio Caneva, Team Manager Squadre Nazionali :

“Il programma di sviluppo del quadriennio è rivolto alla prima squadra, per centrare gli obiettivi di Tokyo. Inoltre, abbiamo la necessità di lavorare sul territorio, per incrementare il numero dei nostri atleti, mediante il reclutamento e le basi tecniche che serviranno per il futuro e per le Olimpiadi del 2024. In questo caso, stiamo progettando un nuovo sistema sul territorio, dove saranno coinvolti 100 tecnici, di ogni regione. Quest’anno abbiamo preso con noi, 3 direttori tecnici stranieri, che insieme a dei collaboratori tecnici già individuati, visiteranno i Centri Regionali, con l’obiettivo di avere migliori atleti a disposizione, per la squadra nazionale. Abbiamo qualche punta di diamante, in tutti e tre gli stili. In particolare, abbiamo Frank Chamizo che è campione del mondo e bronzo alle Olimpiadi. Il nostro scopo è quello di trovare altri campioni come lui. Sicuramente, può essere un gap, perdere un grande lottatore come Andrea Minguzzi. Purtroppo, è arrivato ai 35 anni ed è chiaro che, noi come lui, sappiamo che questa, è la fine dell’agonismo. Speriamo per lui, che sia l’inizio per una carriera da tecnico. Sono stato un lottatore dal 1970, al 1982. Non sono stato in Nazionale e ho fatto un buon piazzamento, ai campionati liguri. I miei bei ricordi sono due. Da atleta, la vittoria e da tecnico, quella dei miei atleti. Mi auguro che Dalma, come tutte le altre ragazze della Nazionale, in questo quadriennio, possano dimostrare il loro valore. Le qualità ci sono e speriamo che arrivino anche i risultati, come accaduto nel passato, per lei”.

Fabio Parisi, oro negli 85kg. Centro Sportivo Esercito

“Sinceramente, non è stata difficile la mia finale. Sapevo chi fosse il mio avversario. Non l’avevo incontrato prima, ma l’ho visto in parecchie gare. Credevo di vincere e ce l’ho fatta. Spero di fare bene, a livello internazionale. Ci saranno gli Europei di maggio. Ho appena terminato questo campionato assoluto, che era il test per accedere alle qualifiche. Vincendo il titolo, esiste la possibilità di accedere alla Nazionale. Spero che mi convochino e che mi portino in gara. Si partirà il prossimo 10 marzo, per un collegiale in Bulgaria, in preparazione al torneo continentale. Spero di poterli fare. All’interno dei nostri stage, cerchiamo in verità di rubare il più possibile, gli uni dagli altri, per aiutarci. Per chi magari, ne sa più di noi e che ha un colpo, magari migliore del nostro. Comunque, è bello partecipare, perché sei a contatto con persone che culturalmente, ma anche a livello di allenamento, usano metodi completamente diversi. Questo è il mio quinto titolo. Una volta che entri nella mentalità del lottatore, sei ad un passo in più, rispetto agli altri. Noi affrontiamo di petto, la vita quotidiana. Il mio desiderio sportivo è quello di arrivare a Tokyo”.

Erion Garxenai, oro negli 80kg. Club Atletico Faenza

“La mia finale è stata un po’ dura. Alla fine, c’ho creduto fino in fondo ed il risultato è arrivato. Ho messo tanto sacrificio. Mi sono detto : “Se non lo faccio, non ci provo mai più !”. E’ arrivato l’oro. Se sei allenato, il risultato viene da sé, se hai le carte in regola, il risultato viene. Nella giornata no invece, puoi metterci tutto quello che vuoi .. se è no, è no. Ho vinto oggi ed è andata bene. Chiudo la carriera qui. Ho chiuso con il titolo italiano. Ci voleva. Sono 17 anni che pratico la lotta. Ho cominciato con alcuni miei compagni del mio paese e mi hanno incoraggiato a provare. Mi sono innamorato di questo sport. E’ stato il mio primo amore e quindi, non ho mai mollato. Mi ha formato nel carattere. Mi ha trasmesso la costanza e la precisione, nelle cose.”.

Ciro Russo, oro nei 75kg. Fiamme Oro

“Sono felicissimo del titolo. Non è la prima volta che vinco, questa è la terza. Ogni volta, è un’emozione diversa. Sono stato tre anni campione italiano, ma non in modo consecutivo. Due anni fa, in semifinale ho perso. Essere quest’anno, sulla vetta d’Italia e della mia categoria, è sempre una grande soddisfazione. Riconfermarsi in una categoria, in cui ci sono tanti giovani, che ti corrono dietro, prendendosi il più possibile, è difficile. In preparazione, gran parte del lavoro dipende dalla testa. L’impegno quotidiano in palestra e per tutto il giorno, risulta difficile da mantenere. L’aspetto più bello della lotta è innanzitutto, viaggiare e scoprire altre culture, sempre nel mondo della lotta. Ogni Paese sviluppa un sistema di lotta diverso, è bello vedere come lo fa. E’ produttivo anche per te. La soddisfazione più bella è salire sul tappeto, dove sei solo tu, che devi dare tutto di fronte al tuo avversario, che fa come te. Vedere, chi è il più forte. E’ una battaglia contro di lui, ma anche contro te stesso, per migliorarsi sempre di più. La tecnica che mi viene meglio, è quella del braccetto. L’avversario ti mette il braccio sotto la tua spalla, si fa una rotazione tirando il braccio verso terra e fai fare una sorta di capriola, con cui lui finisce con la schiena a terra. Quando l’avversario finisce con la schiena per terra, si prendono 4 punti, se riesco invece ad immobilizzarlo, finisce l’incontro. E’ come un ko. Inizierò il raduno con la Nazionale e andremo in Bulgaria, con il nostro allenatore. Faremo circa un mese di preparazione. Cambiare il metodo di allenamento è stimolante. Facciamo questo periodo di preparazione, per poi giungere agli Europei di maggio, pronti. Il mio desiderio è quello di tutti gli atleti. Andare alle Olimpiadi e fare un bel risultato. Mi piacerebbe farlo anche, in un Mondiale o Europeo, che ancora mi manca. A maggio avremo gli Europei e a settembre, i Mondiali”.

Foto : Fijlkam