l'assemblea |
Cronaca Locale
/

Il Pd di #Fiumicino “torna” a pensare al lavoro. Successo per l’assemblea pubblica del 13 marzo sull’emergenza in atto

16 marzo 2017 | 07:02
Share0
Il Pd di #Fiumicino “torna” a pensare al lavoro. Successo per l’assemblea pubblica del 13 marzo sull’emergenza in atto

Autocritica e proposte per una grande sfida

Il Pd di #Fiumicino “torna” a pensare al lavoro. Successo per l’assemblea pubblica del 13 marzo sull’emergenza in atto

Il Faro on line – “Il sottoscritto e il Partito Democratico di Fiumicino esprime grande soddisfazione per come si è svolta l’assemblea del 13 marzo dal titolo Emergenza Lavoro ed è più grande per aver insieme al Segretario del Circolo Alesi, Luigi Giordano, fatto la scelta del circolo del Pd come sede dello straordinario dibattito che si è sviluppato lunedì 13 marzo” – così in una nota il Segretario del Pd di Fiumicino Stefano Calcaterra che continua: “E’ stato un luogo democratico, aperto al confronto con tutti, e in particolare con tutti i lavoratori delle aziende chiuse o in crisi, senza remore nel fare autocritica e con il coraggio nell’ affrontarla dove è arrivata, comunque e sempre indirizzata alla politica e alla soluzione dei problemi. Ieri l’antipolitica è stata sconfitta. Tutti si sono sentiti a casa, con una attenzione ed uno sguardo teso al futuro e indirizzati alla ripresa di un cammino da fare insieme, insieme ai lavoratori, a chi ha di meno, a chi soffre condizioni difficili e a volte drammatiche come quella della perdita del posto di lavoro , senza avere neanche più gli ammortizzatori sociali. Una grande questione sociale, una grande sfida che il Pd dovrà affrontare con ancora più determinazione. Un grande partito come il Pd di sinistra e di centro sinistra non può e non deve prescindere da questo”.

Luigi Giordano Segretario del Circolo Italo Alesi: “Il Circolo è stato il luogo, come auspicavamo potesse essere da tempo e mi auguro che lo diventino anche tutti i circoli del Pd, il posto in cui si discute, in cui anche con momenti duri e aspri ci si confronta, in cui si faccia elaborazione e approfondimento politico, senza avere nostalgia di forme che vengono dal passato che sono irripetibili, ma fatto con uno slancio nuovo di modernità, ascoltando e dando forza alla base per costruire le nuove classi dirigenti sentendo cosa hanno da dire tanti e tanti lavoratori che stanno perdendo o hanno già purtroppo perso il posto di lavoro.
Anche da questi appuntamenti partecipati si può far ripartire l’Italia e il nostro territorio falcidiato da continue emorragie di posti di lavori perduti. Insieme alle migliori espressioni del centro sinistra nostre e del Paese”.