Secondo incontro sulla prevenzione del bullismo alla scuola primaria Papacchini di San Gordiano
Verni: “I bambini con cui stiamo lavorando sono molto interessati alla tematica ed interagiscono volentieri con riflessioni anche importanti”
Secondo incontro sulla prevenzione del bullismo alla scuola primaria Papacchini di San Gordiano
Il Faro on line – Si è svolto lunedì mattina scorso, presso il plesso di scuola primaria “Don G. Papacchini” di San Gordiano, il secondo incontro sulla prevenzione del bullismo, nell’ambito del progetto denominato “Bulli da favole: capire e contrastare il fenomeno del bullismo attraverso le favole di Esopo e Fedro”, inserito nel piano dell’offerta formativa afferente all’anno scolastico in corso, che vede coinvolti i giovani alunni della seconda elementare (per quest’anno, limitatamente alla sezione “C”).
Molto soddisfatto l’avvocato Marco Valerio Verni, promotore dell’iniziativa (di concerto con il corpo docente) che afferma:” Alcuni fatti di cronaca dei giorni scorsi sembrano aver riportato l’attenzione mediatica su questo fenomeno, che spesso viene ignorato o sottovalutato, magari non riconoscendo che dietro alcuni comportamenti aggressivi o litigiosi, che sono anche normali nelle fasi della crescita, si possa nascondere, delle volte, qualcosa di diverso e di dannoso che, se non gestito, può portare a conseguenze anche drammatiche. I bambini con cui stiamo lavorando sono molto interessati alla tematica ed interagiscono volentieri con riflessioni anche importanti. Un plauso, in tal senso, va sicuramente alle loro insegnanti, Teresa Lucignani e Claudia Ottoni, di cui è evidente l’attenzione e la scrupolosità del metodo educativo, molto sensibile anche alle dinamiche relazionali e comportamentali dei loro alunni”.
Dello stesso avviso la psicologa che collabora al progetto, Emanuela Lupo, che aggiunge: “Nonostante il problema sia da molti sottovalutato, il bullismo produce effetti che si protraggono nel tempo e che comportano rischi, tanto per chi agisce le prepotenze quanto per chi le subisce. È importante agire per tempo, meglio ancora educando alla prevenzione, perché le conseguenze di questo fenomeno possono essere anche gravi e svolgere i propri effetti per un tempo prolungato. Ogni adulto, dal genitore all’insegnante, secondo il proprio compito e ruolo educativo, è chiamato ad attivarsi in tal senso, anche con programmi dedicati, strutturati e ad ampio raggio che, sviluppati nell’arco dell’anno scolastico, e con la collaborazione- ove possibile e necessario- di professionisti esterni esperti della materia, possano toccare vari aspetti del problema, per non lasciare nulla al caso”.