Alessandro Iodice e Gianluca De Vivo raccontano il bronzo di Rotterdam. L’Italia brinda alle loro medaglie
Ottime sensazioni provate sul tatami, per Iodice. De Vivo vince la medaglia, con dedica speciale per coach Loria
Alessandro Iodice e Gianluca De Vivo raccontano il bronzo di Rotterdam. L’Italia brinda alle loro medaglie
Il Faro on line – Entrambi hanno vinto il bronzo a Rotterdam. Sia nel kata, che nel kumite maschile, Alessandro Iodice e Gianluca De Vivo hanno conquistato due terzi posti, che fanno ben sperare per il futuro. All’orizzonte, ci sono tanti impegni importanti da affrontare sul tatami, tra i quali, gli Europei di maggio. La competizione regina dell’anno 2017.
Di ritorno dall’Olanda, i due guerrieri raccontano la loro esperienza e le loro sensazioni. Vissute sul tappeto, con accanto i propri coach e i propri sogni da inseguire. Tra le 5 medaglie ottenute in totale, tra le quali, l’oro della squadra femminile di kata, formata dal trio delle meraviglie, Sara Battaglia, Viviana Bottaro e Michela Pezzetti, i bronzi messi al collo da Alessandro e Gianluca hanno peso, all’interno del cammino che l’Italia sta percorrendo verso Tokyo 2020. E’ importante iniziare bene e con un bottino così importante in tasca, il primo anno del quadriennio olimpico. Il karate debutterà in Giappone, come sport a Cinque Cerchi e la Nazionale Italiana, da sempre famosa per i tanti successi ottenuti, non può indietreggiare, di fronte ad una sfida simile. Bisogna salire sul podio, sempre di più e allora, di due karateka tricolori, senza smentire attese ed aspettative, lo hanno fatto.
Nella seconda tappa della Premier League di Rotterdam, inserita all’interno del circuito internazionale di gare, della Wkf, Alessandro ha vinto la sua medaglia di bronzo, nel kata individuale, nella giornata di domenica 19 marzo, registrando il punteggio pieno di 4 a 1, sul tabellone, a bordo tatami: “Torno molto soddisfatto – sottolinea Iodice, continuando – ho sentito ottime sensazioni. Sono contento, sia per la prestazione, che per il risultato finale”. Nel comunicato diffuso, dall’Ale Piva Production, l’agenzia di comunicazione di Alessandro Piva, che promuove l’immagine di Iodice, come quella di De Vivo, il karateka racconta, la sua competizione nella Dutch Open: “Ho dovuto affrontare sei incontri, con avversari molto impegnativi. Un percorso non semplice, sia dal punto di vista fisico, che della concentrazione”. Nella finalina per il terzo posto poi, ha incontrato lui, il campione europeo under 21. Un rivale molto valido. E Alessandro è riuscito a prendersi una grande soddisfazione, sfilando dal collo del campione continentale in carica, Galan Lopez, il bronzo che voleva: “Sono molto felice per questa medaglia, che avevo sfiorato a Parigi”. Un appuntamento solo rimandato allora, la vittoria del terzo posto per Iodice, consapevole che gli appuntamenti importanti in calendario, dovranno ancora arrivare.
Anche Gianluca De Vivo sa che prossimamente, la battaglia si farà cruenta sui tappeti europei e mondiali, ma puntare sempre su passione e concentrazione, è fondamentale. Nella categoria dei 67kg, del kumite maschile, De Vivo ha dovuto lottare anche contro una forma fisica, non proprio al top: “E’ stato un bel test, per vedere a che punto ero con la preparazione”. Ha dichiarato, nella nota dell’Ale Piva Production. Superando per 4 a 3, il cinese Po Shen di Taipei, dopo un recupero, soprattutto tattico, da un 3 a 0 iniziale, il karateka ha mantenuta una promessa a cui teneva molto: “Avevo promesso a Savio, che mi sarei preso il bronzo”. E’ importante per lui, la figura del suo coach. Savio Loria è costantemente vicino ai suoi atleti e sempre a bordo tatami. E non solo tecnicamente. De Vivo in lui, ha trovato una figura importante su cui contare, nel momento di difficoltà: “Ci tengo a sottolineare, l’importanza del mio allenatore. Come al solito, mi è stato vicino”.
Ed allora, anche grazie al suo talento tattico, messo tutto sul tatami, dopo che di mattina, prima dell’incontro per il bronzo, De Vivo si era svegliato stanco e dolorante, la medaglia è arrivata e tutta meritata: “Speravo di svegliarmi, con un altro smalto. Invece, sia il dito malconcio alla mano, che il piede dolorante, mi hanno fatto rendere conto, di non essere al massimo”. Ha puntato sulla tattica, allora, Gianluca, dopo aver conquistato la finale ai ripescaggi: “Qui, ho trovato nuove motivazioni, perché a dispetto della condizione, volevo assolutamente prendermi la medaglia”. E’ arrivata, alla fine. Quel bronzo nei 67kg ha vestito collo e cuore di Gianluca. Con grande gioia di tutti e soprattutto del suo coach Loria, che ha festeggiato, insieme a lui, anche le altre medaglie della delegazione tricolore.
Foto : Ale Piva Production