Carne rossa, siamo certi che faccia così tanto male?

Demonizzare un alimento come la carne rossa, oltre a essere inutile, può persino essere dannoso per il nostro organismo.
Il fattore di crescita
Nonostante vi siano dei benefici legati a un’alimentazione varia che comprenda anche le proteine animali, purché in quantità ragionevolmente modiche, esiste una chiara preoccupazione dei consumatori di fronte al loro consumo e questa inquietudine è spesso associata proprio alla carne rossa a causa di un fattore di crescita, la IGF-1, che è stata spesso menzionata da noti esponenti scientifici nel campo medico e nutrizionale.
La sintesi del Fattore di Crescita Insulino Simile-1 (IGF-1) è stimolata da un aminoacido presente negli alimenti, sia animali sia vegetali e per questo definito “essenziale”, poiché il nostro organismo non è in grado di sintetizzarlo in proprio ma può assumerlo unicamente dal cibo, ovvero la metionina. Da diverse ricerche è emersa una elevata presenza di questo fattore di crescita in coloro a cui è stata diagnosticato un cancro alla prostata o al seno o al colon-retto.
Dunque, è ragionevole pensare di mantenere a bassi livelli questo ormone, ma è importante precisare che la sua sintesi è stimolata tanto dalle proteine animali, quanto da quelle vegetali che contengono, appunto metionina; inoltre, è altresì importante sottolineare l’impossibilità di azzerare completamente la presenza di questo ormone nel nostro organismo, considerando anche i suoi innumerevoli ruoli che risultano comunque importanti per il corretto funzionamento dei nostri organi e apparati.
Infatti, l’IGF-1 è un ormone che aumenta anche eseguendo una regolare attività fisica e diversi studi hanno messo in evidenza che l’aumento dei suoi livelli sierici successivamente a un esercizio fisico ha effetti positivi sul cervello, inducendolo a generare nuove connessioni neuronali. Da ciò esiste una sempre maggiore rilevanza sul ruolo rivestito da questo ormone nella patogenesi delle malattie neurodegenerative come il Morbo di Parkinson, la Malattia di Alzheimer o quella di Huntington in cui si è vista una riduzione dei livelli di IGF-1 nei soggetti affetti da queste malattie. Pertanto, l’ormone in questione è identificato come fattore contrastante lo sviluppo di tali patologie promuovendo, invece, la rigenerazione neuronale.
Un altro studio recente ha dimostrato che tanto i bassi livelli di IGF-1 quanto quelli alti possono essere dannosi per l’organismo, infatti, è stata dimostrata una correlazione, sebbene al momento su modelli animali, tra bassi livelli di questo ormone e malattie autoimmuni, come dermatiti, diabete di tipo 1 e sclerosi.
Dunque, appare evidente che demonizzare un alimento come la carne rossa, oltre a essere inutile, può persino essere dannoso per il nostro organismo che necessita di un’alimentazione il più possibile varia, scegliendo alimenti che siano di qualità elevata e attenendosi alle regole della buona Dieta Mediterranea, per la quale nulla è vietato, ma certamente suggerisce un consumo moderato di alcuni alimenti favorendone altri più cospicui.
Siamo ancora certi che la carne rossa faccia così tanto male?