Accuse nei confronti dei dipendenti comunali di #Nettuno, la Cisl Fp risponde
Cosentino: “Nessuno si può permettere di accusare e definire “parcheggione” il Comune, creando nell’opinione pubblica un’immagine negativa e di fannullonismo di tutti i dipendenti”
Accuse nei confronti dei dipendenti comunali di #Nettuno, la Cisl Fp risponde
Il Faro on line – “La Cisl Fp Roma Capitale Rieti, ha appreso con stupore quanto dichiarato recentemente da alcuni esponenti politici del Comune di Nettuno agli organi di stampa, ponendo generiche accuse nei confronti dei dipendenti comunali.
Dobbiamo con amarezza constatare che negli ultimi anni la politica, sia nazionale che locale, al fine di coprire le proprie inefficienze ed incapacità, ha scaricato le responsabilità sui dipendenti pubblici, attraverso slogan populistici” – lo dichiara il segretario Giancarlo Cosentino.
“La Cisl ha sempre accettato le sfide per il miglioramento dei servizi da erogare ai cittadini, anche perché i lavoratori pubblici sono per prima cosa cittadini di questo Paese e anch’essi esigono, come tutti gli altri, una politica capace ed una macchina amministrativa efficace ed efficiente”.
“Come sindacato non abbiamo, e non lo faremo mai, difeso chi “rallenta”, “blocca” o risponde “a logiche diverse da quelle dell’interesse pubblico e dei cittadini”, tutti comportamenti che violano le norme civili, penali ed amministrative del nostro Paese. Pertanto, gli esponenti politici che hanno dichiarato ciò, sia per il ruolo istituzionale ricoperto, ma soprattutto per la professione che svolgono nella vita civile, hanno l’obbligo di denunciare tali comportamenti, non sulla stampa, ma nelle sedi giudiziarie competenti“.
“Non bisogna però mai generalizzare – prosegue Cosentino – e buttare discredito su tutti i lavoratori, esistono gli strumenti contrattuali e giuridici per migliorare il benessere organizzativo e l’erogazione dei servizi, basta solo applicarli.
Ecco il ruolo del sindacato, un ruolo propositivo che deve accompagnare gli indirizzi politici ma soprattutto contrattare ed esaminare congiuntamente le scelte degli organi amministrativi, nelle materie previste dalle norme, anche per essere di supporto alle istituzioni”.
“La politica nazionale non ha sicuramente aiutato le amministrazioni locali, il blocco del turn over ha comportato in pratica l’impossibilità di sostituire i pensionamenti, la mancanza di formazione e di aggiornamento professionale per i dipendenti, i mancati investimenti delle amministrazioni nei miglioramenti tecnologici, le normative sull’anticorruzione che hanno ingessato le procedure per gli appalti e le funzioni delegate alle amministrazioni locali, sono alcuni dei fattori che oggi creano seri problemi in tutte le pubbliche amministrazioni, ma soprattutto negli enti locali”.
“Non per questo i dipendenti pubblici, compresi quelli del Comune di Nettuno, si sono mai tirati indietro ai loro doveri e chi lo ha fatto o lo farà in futuro se ne assumerà le proprie responsabilità. Nessuno però, neanche il politico, si può permettere di accusare, promettere di esporre al pubblico ludibrio i responsabili e definire “parcheggione” il Comune di Nettuno, creando nell’opinione pubblica un’immagine negativa e di fannullonismo di tutti i dipendenti comunali, un atteggiamento che riteniamo sbagliato anche per la stessa sicurezza dei dipendenti, soprattutto quelli che svolgono servizi in front office. Aizzare la folla è un rischio molto pericoloso, soprattutto per chi dovrebbe conoscere molto bene la suscettibilità delle persone, ancora di più in questo periodo nel quale sono aumentate le aggressioni nei confronti dei lavoratori pubblici, proprio a causa dei messaggi populistici della politica”.
“Siamo pronti ad accettare la sfida ma soprattutto siamo pronti a sederci al tavolo al più presto, con il primo obiettivo di migliorare l’erogazione dei servizi ai cittadini, però allo stesso tempo con la piena applicazione delle norme e dei contratti vigenti, condividendo le scelte, rispettandosi a vicenda, ma con la necessità di non scendere ad esternazioni di questo tipo che potranno forse portare qualche voto in più, ma non creano di sicuro i presupposti per corrette relazioni sindacali che sono la base della democrazia e dei principi costituzionali, tutto nell’interesse della cittadinanza a cui devono essere date le vere risposte per il reale efficientamento” – conclude Cosentino.