Pediatra trasferita da #Fiumicino, bambini privi di copertura di base
Lettera di un genitore furioso. Nonostante le rassicurazioni la situazione non cambia.
Pediatra trasferita da #Fiumicino, bambini privi di copertura di base
Il Faro on line – E’ giunta in redazione una e-mail scritta da un genitore il cui figlio era seguito dalla dottoressa Roberta Tiberi. Ad ogni riga, ad ogni parola si riesce a cogliere la profonda delusione di questo padre verso una situazione definita “da Paese del Terzo mondo“.
Delusione ma anche rabbia e soprattutto incredulità. Già, perchè ha proprio dell’incredibile questa storia, una di quelle che di solito ci fanno sorridere nei film di ispirazione fantozziana. La pediatra non c’è più ma non è possibile sceglierne un’altra a causa di un problema informatico. E al numero dedicato non risponde nessuno.
La classica “pallina impazzita”, l’italiano medio che passa da un ufficio all’altro, una realtà dove il facile diventa difficile attraverso meccanismi complicati.
IL CASO
Ma andiamo con ordine. Il “caso Tiberi” inizia subito dopo Pasqua; dentro l’uovo di cioccolato della pediatra contesa un bel foglio di trasferimento dalla sede di Fiumicino a quello di Casal Palocco. “Bene!” Questa sarebbe potuta essere l’esclamazione di gioia dei pazienti di Roberta Tiberi, sicuramente partecipi alla gioia per l’ottenimento del trasferimento (se agognato?)
Oppure: “No, mi dispiace!”, forse i genitori avrebbero potuto fare spallucce e dispiacersi per il suo trasferimento (se d’autorità?).
Il fatto è che nessun commento è stato concesso ai pazienti, in quanto al rientro dalle festività pasquali, giorni in cui lo studio è stato chiuso, hanno appreso la triste notizia, quella di essere senza pediatra. E l’aspetto ancora peggiore sono stati i “ma” , i “non so” contro i quali sono entrati in collisione.
E’ a questo punto che il Comune si è adoperato per dare una risposta ai dubbi e alle perplessità di quanti si sono trovati loro malgrado protagonisti di questa vicenda grottesca.
Ebbene dopo che la nostra redazione ha portato alla ribalta il malcontento di tante famiglie fiumicinesi, dal Comune arriva la solidarietà dei politici oltre che ad un più concreto numero telefonico (precisamente lo 06.56483822), al quale rivolgersi in caso di emergenza pediatrica. Numero di telefono che poi così concreto non è stato… in quanto – a detta dei genitori – sembra non risponda mai nessuno!
“Volevo segnalare – dice un papà arrabbiato – che, ancora oggi, al numero dell’Asl indicato sul sito del Comune di Fiumicino come recapito da contattare per prenotare visite pediatriche per gli (ex) assistiti della dottoressa Tiberi non rispondeva nessuno”.
Per non parlare della promessa dell’assegnazione di una sostituta entro il 2 maggio. E non serve scomodare l’Accademia della Crusca per saper il significato temporale di “entro” ma nel nostro “caso – paradosso” pare che il termine sia slittato.
“Ieri la sportellista dell’Asl – dice ancora il papà, il cui nome teniamo riservato per privacy – mi ha candidamente ammesso che i nostri figli sono al momento privi di copertura di medicina di base mentre la segretaria della dr.ssa Tiberi rassicura i genitori garantendo una improbabile assegnazione automatica di un nuovo pediatra (cioè senza dover fare la fila all’Asl per effettuare la scelta) il prossimo 8 maggio”.
Non resta che cambiare medico. Questa volta il gioco sembra facile. Poliambulatorio via Coni Zugna, lettera E all’eliminacode, un paio di ore di attesa e….un bel cartello che dice che “il cambio del medico non può essere effettuato” per non meglio precisati problemi tecnici! E se si è amanti dell’informatica niente da fare perchè il sito della Regione Lazio è fuori servizio.
“L’asserito problema “informatico” che da più di una settimana impedisce di cambiare pediatra persiste ancora questa mattina. Ad oggi non abbiamo informazioni su cosa fare con i bambini malati o anche solo banalmente per richiedere un certificato di riammissione a scuola. Nessuno ci dà informazioni“.
A nulla sono valsi i due esposti presentati nei giorni scorsi contro la Asl e la Regione Lazio per avere delucidazioni in merito.
“Ho già richiesto informazioni ufficiali all’Asl via Pec, ma nessuno si degna di rispondere ed ho portato la situazione all’attenzione della Procura della Repubblica e dell’Ordine dei Medici di Roma. Nei prossimi giorni, se non riceverò ancora le dovute rassicurazioni, sporgero’ querela formale. Mi sembra di vivere in un Paese del terzo mondo… immagino che l’Asl Roma D non riserverà lo stesso trattamento ai bimbi di Palocco.
Sono amare le parole di questo padre. Non è il solito caso di “burocrazia all’italiana”, qui c’è in ballo la salute dei nostri figli. Possibile che nessuno abbia pensato per tempo ad assegnare un nuovo pediatra contestualmente al trasferimento della dottoressa Tiberi?Possibile che al numero segnalato dal Comune non risponda nessuno?Possibile?
Dice il Papà: “Vi chiedo di continuare a scrivere di questo caso di mala sanità e difendere i diritti dei nostri figli”.
Lo faremo.