#Fiumicino, gli alunni della Porto Romano vincono ‘Living Together 2017’
Con Living Together è nato un patto tra i giovani della Porto Romano e gli anziani del territorio di Fiumicino.
#Fiumicino, gli alunni della Porto Romano vincono ‘Living Together 2017’
Il Faro on line – Martedì 16 maggio al Teatro Fara Nume di Ostia si è tenuta «Living Together», la Convention annuale del Movimento dei Giovani per la Pace di Roma, nella quale sono stati premiati i lavori dei giovani delle scuole medie che quest’anno si sono confrontati sul tema «Non muri ma ponti». Le opere realizzate sono tante: testi, poesie, installazioni artistiche, composizioni musicali, foto e video.
Grande commozione hanno suscitatato le parole della giuria: « Per il lavoro attento nel rappresentare con precisione e capacità di sintesi, per la cura artistica dei particolari, il vincitore dell’edizione 2017 Living together, con la sua opera «Connessi alla vita reale», é la 2 F dell’Istituto Comprensivo «Porto Romano».
La prof.ssa Maria Dora Palermo, docente di lettere presso l’Istituto, coinvolge ogni anno le sue classi in percorsi solidali considerevoli.
Quello dei giovani vincitori ha avuto inizio lo scorso anno, con l’iniziativa legata all’associazione onlus «Peter Pan», che si occupa dell’accoglienza dei genitori di bambini e adolescenti in cura nei reparti di oncologia negli ospedali Bambin Gesù e Umberto I di Roma.
Una raccolta fondi nei pressi del mercato Paolo Borsellino e successivamente uno spettacolo teatrale presso la struttura di Trastevere, che vedeva come attori gli stessi studenti, emozionava i protagonisti, le famiglie e i piccoli ospiti speciali.
Con Living Together è nato un patto tra i giovani della Porto Romano e gli anziani del territorio di Fiumicino; si è anche rinnovato l’impegno dei ragazzi a non lasciare soli gli anziani, specialmente quelli che vivono negli istituti, come gli ospiti di Villa Carla, che adorano i pomeriggi in compagnia dei ragazzi della 2 F.
Emerge chiaro il messaggio che accomuna queste attività: la forza dei giovani deve servire non a fare la guerra, ma a costruire la pace, abbattendo i muri invisibili dell’indifferenza, del pregiudizio, della diffidenza, della paura, e costruendo ponti di solidarietà.