#Ostia, De Donno ‘perché lo sgombero del Vittorio Emanuele potrebbe essere un atto illegale’
Il Responsabile Caritas: “Buona parte dei residenti posseggono la residenza ufficiale del Comune di Roma presso il Centro socio abitativo.
#Ostia, De Donno ‘perché lo sgombero del Vittorio Emanuele potrebbe essere un atto illegale’
Il Faro on line – Era il 18 aprile scorso quando il responsabile Caritas di Ostia, Franco De Donno, si esprimeva in merito alla vicenda del Centro socio abitativo dell’ex Colonia Vittorio Emanuele, sottolineando che il provvedimento di sgombero previsto per il Centro potrebbe costituire un atto illegale.
“Come evidenziato nell’incontro avvenuto il 13 aprile 2017 con la dott.ssa Cinzia Esposito direttrice del Municipio, la dott.ssa Gabriella Saracino, responsabile dei Servizi Sociali, la dott.ssa Matarazzo, dirigente commissariato di Ps, la dott.ssa Giuliana di Pillo, delegata al Litorale della Sindaca Raggi e una delegazione del Centro Socio abitativo – afferma De Donno – buona parte dei residenti posseggono la residenza ufficiale del Comune di Roma presso il Centro stesso (L.mare P.Toscanelli,184), rilasciata dal Municipio X a partire dall’anno 2000”.
“Lo sgombero forzato di queste persone – prosegue il Responsabile – costituirebbe un’ invasione indebita di uno spazio legalmente assegnato. Ogni pensiero e tentativo di sgombero non può non tenere conto di questa storia che dura da più di 20 anni”.
“Soltanto trattative su dignitose alternative basate su una analisi più attenta e approfondita per conoscere le diverse condizioni sociali delle persone residenti, non escludendo neanche situazioni di effettive e concrete fragilità, potrebbero evitare che una azione di sgombero assomigli a una ‘deportazione forzata’”, scrive De Donno.
“Come per la Caritas si attende che prima di provvedere allo sgombero sia subito pronta un’altra alternativa, così anche dovrebbe avvenire per il Centro socio abitativo – sottolinea il Responsabile Caritas – nessuno sgombero prima di aver provveduto a una concreta e dignitosa alternativa”.
“Facciamo presente che ciò è già accaduto, in occasione del Giubileo, quando si trattò di liberare lo spazio occupato alla Vittorio Emanuele per ricavare gli spazi per l’attuale Ostello – ricorda Franco De Donno – a quelle persone ‘sgomberate’ furono assegnati dignitosi appartamenti popolari a via delle Azzorre”.
“La ex Colonia Vittorio Emanuele fu donata dai Savoia al Comune di Roma per provvedere a situazione di ‘fragilità sociali’ (allora bambini con genitori malati di tubercolosi) e tutta la ex Colonia perciò dovrebbe essere utilizzata unicamente per scopi sociali e non per interessi di privati. Noi vigileremo – conclude il Responsabile – perché quanto affermato avvenga”.