#Fiumicino, Nicholas Mugnos e la sua squadra sono i vincitori di ‘Piccoli Giganti’
Il piccolo si è aggiudicato la borsa di studio messa in palio dall’Unicef.
#Fiumicino, Nicholas Mugnos e la sua squadra sono i vincitori di ”Piccoli Giganti”
Il Faro on line – E’ andata in onda venerdì scorso in prima serata su Real Time la puntata conclusiva dello show “Piccoli Giganti”, il talent per bambini organizzato in collaborazione con l’Unicef.
Tre squadre si sono date battaglia a suon di musica e di passi di danza ma alla fine le “Stelle filanti” capitanate dall’attrice e ballerina Rossella Brescia hanno avuto la meglio su “Aquiloni” e “Bolle di sapone”.
Tra le “Stelle filanti” le sorelle Rebecca e Gaia che hanno emozionato il pubblico con le loro performance canore e le coreografie di Miriana, la bambina ballerina con un sogno nel cassetto, quello di esibirsi al “Teatro alla Scala” di Milano.
E poi lui, un ciclone di simpatia e vitalità, un sorriso birichino e dolcissimo allo stesso tempo, la mascotte della squadra vincitrice, direttamente da Fiumicino, Nicholas Mugnos.
Fiumicinese doc nonostante il nome esotico, occhi marroni e profondi, sorriso senza denti, una parlantina da fare arrossire i politici più agguerriti, studente presso la scuola elementare G.B. Grassi, ecco l’identikit del vincitore.
Il giorno della finale un piccolo gruppo di amici e parenti si è ritrovato a casa Mugnos per ascoltare la voce di Gabriele Corsi che proclamava i vincitori.
“E’ stato difficile per tutti mantenere il segreto sull’esito della gara – dichiara mamma Valentina – più per Nicholas ovviamente che è piccolo e non sa cosa sia un vincolo contrattuale”.
L’affermazione si riferisce al fatto che le puntate erano registrate e i genitori dovevano mantenere il più stretto riserbo sull’andamento della gara.
“La cosa che più mi ha colpito è stata la naturalezza con la quale Nicholas si è comportato – aggiunge la mamma. Il giorno in cui abbiamo registrato l’ultima puntata e abbiamo saputo che nostro figlio aveva vinto non stavamo più nella pelle. Lui, arrivato a casa, ci ha salutati ed è andato a letto, come se nulla fosse”.
Un dono naturale quello di Nicholas che con i suo 120 centimetri di altezza sta davanti alla macchina da presa come un attore navigato. Un talento che grazie alla borsa di studio messa in palio dall’Unicef potrà sicuramente coltivare.
“Aiuteremo Nicholas a realizzare il suo sogno – dichiara papà Emiliano – sfrutteremo a fondo questa opportunità”.
Anche perchè, giova sottolinearlo, per Nicholas questa è stata un’esperienza sicuramente unica ma che è costata al piccolo non pochi sacrifici per il tempo sottratto allo studio e per le giornate passate all‘Auditorium Massimo di Roma a provare e riprovare le scenografia.
Perchè Nicholas nel corso delle puntate è “cresciuto” nel senso che, se dapprima la sua partecipazione non era prettamente artistica, a partire dalla terza puntata ha cominciato a ballare con i suoi compagni di squadra, lasciando tutti senza parole.
“Ci è capitato che alcune persone ci fermassero per strada per scattare una foto con mio figlio” – dice orgogliosa Valentina. Sicuramente la vita della famiglia Mugnos è cambiata e probabilmente i cambiamenti maggiori sono quelli che riserverà il futuro artistico del loro primogenito.
Rimarrà scolpita nelle mente del pubblico l’immagine di Nicholas che interpreta il “Cappellaio matto di Alice nel paese delle meraviglie”, col suo sorriso impertinente e un cappello a cilindro dal sapore fiabesco. Oppure il suo sguardo serio mentre fa il saluto militare vestito da marinaretto, sempre in una coreografia del talent show. Per non parlare delle sue performance comiche alla pulsantiera…
E ci vorrebbero chissà quante pagine per segnalare gli episodi divertenti di cui si è reso protagonista Nicholas nel corso di queste sei puntate di “Piccoli giganti”, trascinando alla vittoria la sua squadra.
Ci sono attitudini e qualità che non si apprendono, si possiedono e basta e Nicholas ha tutte le carte i regola per sfondare nel mondo dello spettacolo.