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Sergio Mattarella, al Coni, ‘Lo sport è passione collettiva, contribuisce a farci sentire un popolo’

13 giugno 2017 | 18:00
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Sergio Mattarella, al Coni, ‘Lo sport è passione collettiva, contribuisce a farci sentire un popolo’

La sua importanza nella società civile e l’immagine dell’Italia nel mondo. Lotti lo pone da scudo contro il terrorismo. Malagò riafferma la sua indiscutibile reputazione, nel mondo

Sergio Mattarella, al Coni, ‘Lo sport è passione collettiva, contribuisce a farci sentire un popolo’

Il Faro on line – Ai piedi dello Stadio Olimpico, compatto, il cuore di un atleta, ha battuto senza sosta. All’interno dello Stadio dei Marmi, dove è stata allestita una elegante e suggestiva location, in colore marmoreo, oltre 602 atleti, vincitori di medaglie olimpiche, mondiali ed europee, hanno assistito alla cerimonia sportiva, probabilmente dell’anno.

Lo scorso 12 giugno, in un caldo pomeriggio romano, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto visita al Coni. E’ stata la prima volta nella storia, che la carica massima dello Stato si è recata a Palazzo H. E loro, tutti lì ad ascoltare, le sue parole, arrivate dirette e piene di passione, stima, sensibilità ed entusiasmo.

Lo si deve accarezzare con esse, il cuore di un atleta. E lui lo ha fatto, sottolineandone l’importanza. Non solo per la società civile, ma anche per la storia stessa e per la vita quotidiana, di tutti. Lo sport ha il potere di cambiare il mondo e di migliorare le persone. Può abbattere barriere e sfondare muri insormontabili. Sta lì, la forza dei campioni e delle campionesse che in ogni gara, combattono e non solo per se stessi. Lo fanno anche per chi, li guarda. Fermo ad osservare e ad ascoltare, ciò che il loro corpo ha da dire.

E’ stato questo, il filo conduttore degli interventi che si sono alternati, sul leggìo, con sfondo, forse, unico al mondo. Sergio Mattarella, Luca Lotti, Ministro dello Sport, Giovanni Malagò, Presidente del Coni, insieme a Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, a fare gli onori di casa. E dietro, uno scenario affascinante, che solo l’Italia può offrire. Stadio dei Marmi, Stadio Olimpico e Foro Italico.

Tutto il mondo dello sport italiano, presente. Hanno partecipato Federazioni Sportive Nazionali e Paralimpiche. Unite. Come un cuore ed un mondo unico. Non cambiano le emozioni, per ciascuno di loro. Quelle sono. Provenienti dall’anima di persone che in gara, soffrono, lottano e vincono. Anche perdere è concesso, se tanto si mette, nello sport. E gli atleti azzurri non mollano mai, in gara e quelle medaglie in bacheca, lo testimoniano: “Vi auguro i migliori successi, in tutti i campi – ha detto Mattarella, rivolgendosi agli atleti presenti – buona gara a tutti voi. Il mio auspicio riguarda il vostro contributo, al miglioramento della società del nostro Paese”. L’incontro avvenuto è servito per riaffermare i valori dello sport e la sua importanza, ampia e crescente. Lo sottolinea, il Presidente della Repubblica, proseguendo :”Lo sport è causa e conseguenza, di una passione collettiva che accompagna gare e campionati. E talvolta, contribuisce a farci sentire un popolo”. Porta in dote al mondo che guarda, l’immagine dell’Italia, lo sport. Lo dice, Mattarella rivolgendosi a tutti. Con il sole sul viso e con il cuore emozionato, per questo evento, il Presidente della Repubblica dichiara: “Se sapremo fare squadra nessuna sfida sarà, neanche la più difficile, sarà irrealizzabile”. Potranno diventare realtà, i sogni arditi. Niente è impossibile, per il cuore di un atleta, che cerca il proprio infinito, nella vita e nella sua gara personale.

Il Ministro Lotti si sente di fare riferimento, partendo dallo sport, al complicato momento di crisi internazionali e a quella paura che prende tutti, quando gli occhi si appoggiano alle immagini provenienti da luoghi colpiti dagli attentati terroristici : “E’ l’antidoto contro la paura, lo sport”. Dice Lotti. Concludendo, aggiunge: “Voglio affermarlo, con forza e chiarezza : esso è una delle risposte più efficaci, che il nostro mondo ha da offrire, anche ai signori del terrore”.

Non può non fare riferimento Giovanni Malagò, al sogno olimpico sfumato. O almeno, la corsa verso il traguardo dell’assegnazione dei Giochi 2024 :”Roma 1960 resterà ancora l’unica edizione dei Giochi estivi, disputata nel nostro Paese, purtroppo”. La ferita non si è rimarginata. Ma l’Italia ha acquisito una reputazione indiscutibile, in campo internazionale: “Difendiamo questa posizione ogni giorno con il nostro lavoro, strenuamente”. Ha continuato a dichiarare Malagò: “Non consentiamo a nessuno, di offuscarne sacrifici e impegno”.

E ad ascoltare loro, i protagonisti. Quelli che tutto creano e tutto cambiano. Coloro senza i quali, lo sport non avrebbe motivo di esistere. Gli atleti. Di seguito, alcuni nomi : gli olimpionici Elia Viviani (ciclismo), Diana Bacosi (Tiro a Volo), Niccolò Campriani (Tiro a Segno) e, tra gli altri, Fabrizio Donato (Atletica), Matteo Castaldo (Canottaggio), Marta Pagnini (Ginnastica Ritmica), Gabriele Detti (Nuoto), Francesca Piccinini (Pallavolo), Riccardo De Luca (Pentathlon Moderno), Mirco Scarantino (Pesi), Margherita Granbassi (Scherma), Valentina Marchei (Sport del Ghiaccio), Francesca Lollobrigida (Sport Rotellistici), Filippo Volandri (Tennis), Claudia Mandia (Tiro con l’Arco), Alessandro Fabian (Triathlon), Flavia Tartaglini (Vela), Veronica Yoko Plebani (Canoa Kayak), Anika Niederwieser (Handball), Luigi Busà (Karate), Yuri Farneti (Squash), Alessia Mesiano (Pugilato), Luca Marziani (Sport Equestri), Giacomo Redondi (Motociclismo), Alberino Pascale (Armi Sportive da Caccia), Alessia Zecchini (Pesca Sportiva e Attività Subacquee), Gianluca Formicone (Bocce), Rosario Maddaloni (Badminton), Letizia Ingrosso (Danza Sportiva), Erika Piancastelli (Baseball e Softball), Renato Paratore (Golf), Chiara Colantoni (Tennistavolo), Davide Spinosa (Taekwondo), Dalila Mirabella (Hockey), Thomas Degasperi (Sci Nautico), Sara Gama (Calcio), Fabio Andolfi (Automobil Club), George Biagi (Rugby), Renato Molinari (Motonautica), Alex Righetti (Pallacanestro), Sofia Goggia (Sport Invernali), nonché la rappresentanza di atleti delle Discipline Sportive Associate, tra cui Laura Rogora (Arrampicata Sportiva), Cosimo Zecca (Bowling), Marco Zanetti (Biliardo), Gayashan Munasinghe RangaDe Silva (Cricket), Ilaria Giunchiglia (Tiro Dinamico Sportivo), Daniele Macali (Dama), Mauro Sabatini (Giochi e Sport Tradizionali), Christine Kirchlechner (Orientamento), Federico Merighi (Palla Tamburello), Massimo Vacchetto (Pallapugno), Michele Godena (Scacchistica), Dario Botta (Canottaggio Sedile Fisso), Federica Gasparini (Wushu Kung Fu), Luisa Gullotti (Kickboxing Muay Thai Savate), Daniele Zambito (Twirling), Paolo Sensi (Turismo Equestre) e quella dei Rappresentanti degli Atleti e dei Tecnici in Consiglio Nazionale.

Hanno inoltre partecipato – tra gli altri – Raffaello Leonardo (Canottaggio), Daniele Lupo (Pallavolo), Clemente Russo (Pugilato), Paolo Maldini (Calcio) e una rappresentanza di grandi campioni della Walk of Fame, tra cui Nino Benvenuti, Gianni Rivera, Dino Meneghin, Gabriella Dorio, Mario Fiorillo, Ezio Gamba, Mauro Numa, Carmine Abbagnale, Giuseppe Abbagnale, Giuseppe Di Capua, Josefa Idem, Novella Calligaris, Giorgio Lamberti, Jury Chechi, Stefano Baldini, Domenico Fioravanti, Maurizio Damilano, Paola Pigni, Nicola Pietrangeli.

Per il mondo paralimpico protagonisti Alex Zanardi, Bebe Vio, Valerio Taras, Tiziano Capitani, Paul Eghaghe Osarobomwen Iyobo, Andrea Lanfri, Marco Ferrazza, Chiara Coltri, Simone Ianiro e Davide Bendotti. Hanno presenziato anche i Commissari Tecnici della Nazionale Italiana di Calcio, Giampiero Ventura, e della nazionale italiana di pallavolo maschile, Gianlorenzo Blengini, oltre a Claudio Ranieri.

Foto : GMT/Coni