#Plastiche in #mare, pescatori e Comune di #Fiumicino pronti ad agire, ma va cambiata la normativa sui rifiuti
Parte dai cantieri Tecnomar la campagna Expedition Med alla ricerca di batteri nocivi sulle plastiche abbandonate in mare
#Plastiche in #mare, pescatori e Comune di #Fiumicino pronti ad agire, ma va cambiata la normativa sui rifiuti
(in preparazione il servizio video dell’evento)
Il Faro on line – “Appena la legge Vassallo, fortemente voluta dai pescatori di Fiumicino che hanno contribuito in massa a firmare la proposta, diventerà operativa (la norma prevede – tra le altre cose – uno sgravio sul costo del carburante per i virtuosi che contribuiranno a pulire il mare dai rifiuti), il Comune di Fiumicino e i pescatori sono pronti ad iniziare, prima marineria del Tirreno a farlo”.
L’annuncio è stato dato dall’assessore alla pesca del Comune di Fiumicino, Anna Maria Anselmi, nell’ambito del convegno “Salviamo il mare dai rifiuti di plastica” organizzato dal Faro on line insieme ai cantieri Tecnomar e ai francesi di Expedition Med.
Un primo passo operativo per arrivare, nel tempo, a pulire il Mediterraneo dalle tonnellate di plastiche – micro e macro – che infestano le acque. Ma è una strada difficile da percorrere se non verrà eliminato un vulnus legislativo che – di fatto – impedisce qualunque azione realmente efficace per coinvolgere le marinerie nella pulizia del mare e creare al contempo le condizioni economiche per sollecitare i Comuni ad impegnarsi su questo fronte.
Attualmente – infatti – il rifiuto issato sulla barca viene catalogato per legge come “rifiuto speciale”, a prescindere se si stratti di una busta di plastica, una bottiglia, un bidone di olio o un pezzo di legno. Impossibile dunque, a queste condizioni, pensare a una differenziata degna di questo nome, a meno di calcolare costi esorbitanti per lo smaltimento. Costi però che nessuno, né i Comuni né tantomeno i pescatori, possono accollarsi.
Ecco dunque che dal convegno organizzato dal Faro on line è uscita anche una proposta operativa al fine di modificare la legge: stilare un documento comune che veda la firma di tutti i presenti al convegno (esponenti della Commissione Ambiente della Regione Lazio, Comune di Fiumicino, Consorzio dei pescatori di Fiumicino, Expedition Med, Legambiente, Clean Sea Life, Bioscience Research Center) da inviare ai Ministeri competenti per far mettere in agenda la proposta di declassificazione dei rifiuti di mare da “speciali” a “ordinari”, e comunque catalogarli per settori, in modo da poter iniziare davvero quel percorso virtuoso di pulizia del mare che fino a oggi è rimasto sulla carta.
Nelle prossime settimane il documento, che ha ricevuto durante il convegno l’ok di massima da parte di tutti i partecipanti, verrà preparato e, una volta condiviso, inviato ai Ministeri.
Dunque due cose concrete sono state raggiunto in una giornata di incontri molto approfonditi e interessanti, che hanno visto anche ufficialmente partire la Campagna 2017 di Expedition Med.
Una campagma tesa a capire come la polverizzazione delle materie plastiche dovuta all’azione degli agenti atmosferici e alla degradazione in ambiente marino comporti un lungo processo di mutazione alla fine del quale si ottengono batteri che entrano nella catena biologica degli organismi marini (molluschi in primis) creando danni irreparabili e conseguenze nefaste anche per l’uomo; obiettivo primario, dunque, catalogare questi batteri.
Presenti all’evento il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, la marineria di Fiumicino con Lorenzo Melchiorri, l’associazione francese Expedition Med, il consigliere regionale Fabrizio Santori e la consigliera regionale Cristiana Avenali entrambi membri della Commissione Ambiente, la Capitaneria di Porto con il comandante Cosimo Pasanisi, il Presidente e Erica Antonelli della Commissione Ambiente del Comune di Fiumicino, Maurizio Ferreri della Commissione pesca del Comune di Fiumicino e ovviamente il fondatore di Expedition med, Bruno Dumontet.
Un altro tassello operativo scaturito da questo incontro è la collaborazione tra Expedition Med e il Comune di Fiumicino – grazie alla disponibilità manifestata dal sindaco Esterino Montino – per un coinvolgimento delle scuole al fine di educare i giovani al rispetto dell’Ambiente.
Il veliero Ainez, attrezzato per lo studio delle microplastiche, salperà il 22 giugno 2017 e durante due mesi solcherà il Mar Mediterraneo Occidentale e Centrale. Un gruppo di ricerca interdisciplinare composto da ricercatori, navigatori e volontari, navigherà per circa 2000 miglia nautiche con l’obiettivo di studiare la Plastisfera, e in particolare la composizione e il funzionamento delle comunità di microorganismi che vivono sui frammenti di rifiuti plastici nel Mediterraneo, e comprendere il ruolo delle microplastiche nell’aggregazione e trasporto di alghe, batteri e altri microorganismi.
I microbiologi Linda Amaral-Zettler e Erik Zettler, del NIOZ Marine Royal Dutch Institute for Sea Research in Olanda, sono i partner scientifici principali della campagna Expédition MED 2017. Questi due ricercatori hanno scoperto che i rifiuti plastici che galleggiano in mare sono ricoperti in superficie da una comunità di microorganismi ben distinta dalle comunità microbiche che si trovano nell’acqua libera ed hanno coniato il termine “Plastisfera” per descrivere questo nuovo ecosistema marino.
Tra i partner scientifici italiani, la Dott.ssa Cristiana Guerranti del Bioscience Research Center di Grosseto, esperta in Chimica ambientale e Chimica degli alimenti, ed il Prof. Enrico Zambianchi, docente di oceanografia fisica presso l’Università Parthenope di Napoli.
Legambiente si sta occupando con maggiore intensità del tema rifiuti marini dal 2013, anno in cui sono iniziati i monitoraggi dei rifiuti galleggianti nei mari italiani. Da allora l’associazione ha promosso diversi studi per la quantificazione dei rifiuti dispersi in ambiente marino e si è impegnata nella ricerca delle soluzioni, promuovendo incontri con stakeholders a tutti i livelli e portando avanti progetti di sensibilizzazione.
Un impegno che si rinnova anche quest’anno con la campagna Goletta Verde, partita il 17 giugno dalla Liguria e che si concluderà il 14 agosto in Friuli, dopo aver navigato per le acque italiane. Quest’anno, oltre ai temi classici della campagna verranno monitorati i rifiuti galleggianti e gli inquinanti adsorbiti da questi, grazie alla collaborazione con l’Università di Siena.
Un tema importante quello dei rifiuti marini nel Mediterraneo che abbiamo portato anche all’ONU in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani di giugno, occasione in cui abbiamo ribadito la necessità di estendere il bando dei sacchetti di plastica non compostabili e biodegradabili a tutti i paesi del mediterraneo, sul modello dell’Italia, in quanto essi rappresentano uno dei rifiuti maggiormente rinvenuti sulla superficie marina dai nostri monitoraggi. E’ comunque necessario un maggiore controllo sull’implementazione del bando anche dove è stato già emanato.
Importante anche implementazione di processi virtuosi che coinvolgano pescatori e mitilicoltori (dato Beach litter Legambiente 2017: oltre 4000 le calze per mitili registrate sull’Adriatico).
Non meno importante la prevenzione. Ricordiamo che secondo stime della comunità europea i rifiuti marini costano all’Europa oltre 470 milioni di euro all’anno, quindi quando si pensa ai costi da mettere in campo per contrastare il problema, questi si dovrebbe considerare come investimento per evitare costi superiori successivi.
Il fishing for litter è una delle più importanti misure considerate dal Ministero dell’Ambiente nella risposta alla Direttiva europea Marine Strategy. Gli ostacoli ci sono (classificazione ufficiale e normata dei rifiuti marini, competenze dello smaltimento e costi) ma è anche vero che sono molti i progetti e le buone pratiche da cui prendere esempio già sperimentate in Italia.
Il comune di Fiumicino sembra molto ben predisposto a dare un altro buon esempio da seguire, importante vista la situazione e posizione particolare in cui si trova (alla foce di un fiume come il Tevere). Va senz’altro seguito, incoraggiato e indirizzato, oggi è stato un buon inizio!
Il centro ricerche BsRC, nato nel 2013, si occupa di ricerca, formazione e servizi nei settori ambiente, agroalimentare e cosmetologia. BsRC svolge attività di ricerca, servizi e consulenza di alto livello grazie al personale altamente qualificato, alla consulenza di professionisti, alla costante collaborazione con il mondo universitario e ad un solido e strutturato network con enti pubblici e strutture private di analisi e ricerca, sia nazionali che internazionali.
Clean Sea Life è una campagna di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti marini che unisce subacquei, pescatori, diportisti, bagnini, bagnanti, ragazzi e tutti i cittadini nella difesa del mare. Un mare pulito, libero dai rifiuti: lo sognano tutti gli amanti del mare. Sacchetti, flaconi, bottigliette, cotton fioc, mozziconi di sigarette sono gli oggetti più frequenti. Col tempo si sbriciolano e i frammenti, simili a plancton o uova, vengono ingeriti da quegli stessi pesci, crostacei e molluschi che poi finiscono sulle nostre tavole.