#Elezioni amministrative, nel centrodestra vince l’asse Nord, duello Cav-Salvini
La coalizione unita prende forma, ma è alta tensione sulla leadership.
#Elezioni amministrative, nel centrodestra vince l’asse Nord, duello Cav-Salvini
Il Faro on line – Silvio Berlusconi non nasconde ai suoi la soddisfazione per il risultato dei ballottaggi, anche se ottenuto con quello che nel suo partito viene definito il “modello Toti”, modello che guarda ad una coalizione unita e stretta alla Lega Nord di Matteo Salvini.
Insomma, “l’asse del Nord” ha oggi segnato diversi punti a suo favore e un centrodestra a trazione leghista, al momento, rappresenta più che una speranza per il segretario del Carroccio, che punta dritto al problema di fondo che ha scosso Forza Italia negli ultimi mesi: si vince con la Lega o con con altre alchimie politiche?
Salvini da ieri sera non ha più dubbi, il centrodestra vincente deve puntare sui lumbard per la guida della coalizione. Giovanni Toti esulta per il risultato che plasticamente gli dà ragione. Anche se per gli azzurri resta aperta la questione della leadership.
Il Cavaliere esulta per la vittoria ottenuta da un centrodestra unito ma non esterna platealmente: la corsa isolata con una Forza Italia capace di raggiungere da sola il 30% alle prossime elezioni politiche, per poi gestire il quadro delle possibili alleanze, al momento si infrange contro i dati delle amministrative.
E questo sarà nei prossimi mesi il fronte caldo dell’ex premier che, al netto di un ipotetico Nazareno bis, ha sempre accarezzato l’idea di raccogliere sotto la sua ala tutta l’area moderata del paese, senza escludere – a determinate condizioni – neanche i centristi di Alfano.
Il tutto con l’obiettivo di riprendersi una leadership politica e morale a destra che non riesce però a sfondare sia per il continuo pressing di un aggressivo e determinato Salvini, sia per la mancanza di una netta alternativa all’assetto ipotizzato dalla Lega ed anche da una parte di Forza Italia.
In questo quadro si inserisce Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, partito fautore dell’unità a destra ma senza un grande entusiasmo per una leadership salviniana. Tutti elementi di un puzzle tutto da costruire per la guida del centrodestra.