#Ponza, tra cori da stadio e gazzarre, è subito ‘inferno’ in consiglio comunale
Vigorelli: “È stato il funerale della democrazia e il becchino è il sindaco Ferraiuolo.”
#Ponza, tra cori da stadio e gazzarre, è subito ‘inferno’ in consiglio comunale
Il Faro on line – I festeggiamenti sembrano essere durati poco a Ponza. Neanche il tempo di far giurare il neo sindaco, infatti, che i toni si fanno immediatamente accesi e aspri.
“Lunedì 26 giugno si è insediato il nuovo Consiglio Comunale di Ponza. È stato il funerale della democrazia e il becchino è il sindaco Ferraiuolo”, è il commento di Piero Vigorelli, l’ex Sindaco, e dei consiglieri di opposizione Ambrosino, Feola e Esposito.
Esaurite le formalità di rito, il nuovo sindaco ha esposto il suo programma di governo parlando per una cinquantina di minuti.
Il tutto fra cori da stadio, urla e applausi, da parte di un folto pubblico, – e, in un consesso istituzionale, ricorda Vigorelli, per il pubblico è vietato parlare.
Terminato l’intervento, Piero Vigorelli ha preso la parola per spiegare quale sarebbe stato il ruolo dell’opposizione.
In primis, ci ha tenuto a rispondere a un’affermazione di Ferraiuolo. Ha sottolineato, infatti, che spetta alla maggioranza, e non all’opposizione, avere un ruolo costruttivo e garantire l’agibilità politica alla minoranza.
Non è, e non può essere viceversa.
Queste affermazioni sono state accolte da vociare e schiamazzi, da parte di chi- secondo Vigorelli- è convinto che, in una democrazia, solo la maggioranza ha il diritto di avere sempre ragione.
Vigorelli ha poi letto un’analisi del voto, in una campagna elettorale piena di veleni e di ricatti, citando alcuni episodi ignobili che hanno visto i vincitori dipingere la sua persona come quella di un dittatore e un soffocatore delle libertà.
Arrivati a questo punto, il nuovo sindaco Ferraiuolo ha iniziato a spazientirsi, facendo presente a Vigorelli che aveva già parlato più di dieci minuti – obbligatori-, lo ha invitato a non uscire dal “seminato”.
E quando Vigorelli ha cominciato a ricordare che in Consiglio Comunale, dalla parte del sindaco, siedono persone sul banco degli imputati in diversi processi, si è scatenato l’inferno.
Il sindaco Ferraiuolo, gli ha tolto la parola, impedendogli, quindi, di proseguire l’intervento.
Di seguito riportiamo le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza riguardo a quanto accaduto:
Quella che è accaduta in consiglio, è una cosa inaudita, di sapore stalinista, che fa ben comprendere come Ponza abbia fatto un tuffo nel sinistro e lugubre passato.
La cosa si è reiterata con gli altri interventi dei consiglieri dell’opposizione, interrotti dal Sindaco o dagli schiamazzi del pubblico.
Mai vista una vergogna come questa.
E si tenga ben presente che la nostra amministrazione non ha mai tolto la parola all’oppositore di ieri, e oggi Sindaco, non ha mai sollevato questioni per la lunghezza dei suoi interventi, non ha mai organizzato “pattuglie” di ultras.In ogni caso, questo funerale della democrazia ci consente ampia libertà di azione a tutto campo: politico, amministrativo e penale. E senza sconti o falsi buonismi.
È un fatto evidente che in appena 15 giorni della nuova amministrazione, Ponza è sporca e disordinata, molti non rispettano più le regole, e che il Comune ha già commesso alcune malefatte.
Due giorni dopo la vittoria, sono riprese alla grande alcune attività abusive e illegali, non bloccate dal nuovo sindaco, da parte di chi nel passato è stato più volte sanzionato per gli stessi motivi.
Ponza ha già cominciato il cammino a ritroso verso l’illegalità e le prepotenze.
Non è, quindi, per un caso che l’intervento del leader dell’opposizione sia stato “ghigliottinato” quando ha ricordato che un assessore e un consigliere comunale sono sotto processo per i fatti del 2011 (quello sulla cricca di Ponza) e anche in altri processi, e che alcuni esponenti della maggioranza sono in palese conflitto di interessi.
A chi ha voluto fare lo stalinista, ricordiamo che in lingua russa ‘stalin’ vuol dire acciaio.
La nostra opposizione sarà, quindi, d’acciaio inossidabile.